Escursione al Lago Santo e ai Lagoni


SECONDA TAPPA

PARTENZA: Rifugio "G. Mariotti " al Lago Santo mt. 1507 sml
ARRIVO: Rifugio "Lagoni" Loc. Lagoni mt. 1342 slm
DISLIVELLO: In salita mt. 530, in discesa mt. 895
TEMPO DI PERCORR.: 5 ore
DIFFICOLTA': E

Partendo dal Rifugio Mariotti, si costeggia il Lago Santo per un tratto e si comincia a salire prendendo il sentiero che conduce alla vetta del monte Marmagna (segnavia CAI 723).
Dopo circa un quarto d'ora di cammino conviene dirigersi a sinistra attraverso il sentiero che dalla sella degli Sterpari ci condurrà al passo delle Guadine (segnavia CAI 719).

Prima di giungere al passo delle Guadine entriamo nella parte superiore della RISERVA NATURALE GUADINE PRADACCIO.

Raggiungiamo finalmente la linea di crinale (segnavia CAI 00) e proseguendo verso Sud-Est arriviamo sulla vetta del monte Brusa (mt.1796).
Quando le condizioni atmosferiche lo permettono, lo spettacolo che si può ammirare da una di queste vette ripaga grandemente della fatica fatta per raggiungere lo spartiacque. Il mare antistante il porto di La Spezia, le bianche vette delle Alpi Apuane, ma anche l'Isola di Capraia, Gorgona e l'Elba si mostrano al nostro sguardo come su una immensa carta geografica. Spingendo lo sguardo verso Ovest si può vedere l'inconfondibile mole del Monviso e verso Nord le nevi del Monte Rosa, Cevedale e tutto l'arco Alpino sino al Baldo.

La meta più prossima è il Passo di Badignana, uno degli innumerevoli valichi che un tempo mettevano in comunicazione le due vallate del Parma e del Magra. Questi sentieri erano percorsi da mandrie di ovini e da carovane di muli che dal mare trasportavano soprattutto sale che veniva scambiato con farina e manufatti. Nella Lunigiana vi sono ancora oggi alcuni pastori che durante l'estate, quando sul versante Sud i pascoli diventano brulli, mandano le loro greggi a pascolare sulle pendici dei monti dell'Appennino Emiliano dove l'erba resta verde e abbondante per tutta l'estate.

Dopo il Passo di Badignana, per raggiungere i Lagoni occorre passare dal Lago Scuro e lo si può fare attraverso due sentieri: segnavia CAI 715 per la Fontana del Vescovo e passo del Fugicchia, oppure segnavia CAI 717 salendo prima sulla vetta del monte Matto.
Nelle vallate di Badignana e in quella dei Lagoni, al limite della vegetazione arborea, dove cominciano i pascoli vi sono ancora due grosse stalle che hanno ospitato mucche e pecore sino a non molto tempo fa . Attualmente una di esse, Capanna del Lago Scuro, è stata affidata all'Università di Parma che la usa come punto di appoggio nel monitoraggio delle acque del Lago Scuro. Nei pressi si trova una profonda forra detta "Buca della Neve" nel fondo della quale la stessa si mantiene per tutto l'anno; veniva un tempo usata dai pastori per conservare gli alimenti.

Il bosco che si attraversa per raggiungere il rifugio Lagoni, posto sulle rive del Lago Gemini Inferiore è stato di recente diradato e convertito ad alto fusto, mentre prima dell'acquisto della foresta da parte dell'Azienda Demaniale, il sistematico sfruttamento aveva fortemente ridotto il patrimonio forestale della zona.


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