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Amateur Astronomy in Turin, Italy

Astronomia amatoriale a Torino


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AMATEUR AND PROFESSIONAL ASTRONOMERS




"No man can reveal to you aught but that which already lies half asleep in the dawning of your knowledge. The teacher gives not of his wisdom but rather of his faith and his lovingness. If he is indeed wise he does not bid you enter the house of his wisdom, but rather leads you to the threshold of your own mind. The astronomer may speak to you of his understanding of space, but he cannot give you his understanding. The musician may sing to you of the rhythm which is in all space, but he cannot give you the ear which arrests the rhythm, nor the voice that echoes it. And he who is versed in the science of numbers can tell of the regions of weight and measure, but he cannot conduct you thither. For the vision of one man lends not its wings to another man. Say not, 'I have found the truth', but rather, 'I have found a truth'."


Kahlil Gibran

(from: "The Prophet", 1923)






Obviously there are many ways to be an amateur astronomer. Some people have a mere cultural interest that leads them to read books and magazines, sometimes going deeper into some special subjects. Others, on the contrary, have their own small telescope and they take it out once a month or so to have a look at some well-known object in the sky or at some particularly interesting phenomenon. Then we have those much-envied enthusiasts who, at the drop of a hat on any clear evening, are always ready to drive out to a dark enough place with their telescopes. These "star fans" often get together and form associations so it's easier for them to follow their passion. Among them we find those who love just observing the heavens, people who wish to photograph the sky, and enthusiasts of the new imaging techniques through CCDs (Charge Coupled Devices). Other subdivisions are those who concentrate on the objects of the solar system, or who wish to track down very faint, non-stellar objects such as nebulae and galaxies. A few, finally, try to seriously face some difficult fields of research, as for instance photometry or the search for asteroids having peculiar characteristics: these amateurs come very near to the professional world of astronomy.

But professional astronomers are something else. Indeed, it frequently happens that a scientist becomes an astronomer, perhaps by chance, by deepening his studies in some scientific field. It's not a mystery, however, that a master degree in Astronomy is pretty similar to a master degree in Physics. Often a professional has very deep knowledge of a single very narrow field: so he is not unlike, in some senses, a very specialized physician.

It is important, however, to legitimate each and every form of interest towards the things of the sky, at any level, as long as it is serious and motivated. One strikingly clear meaning that reaches down to us from the past, and that must necessarily be transferred to the future, is that the awareness of the value of things, however dazzling and expensive they may be for the moment, is directly proportional to the quantity of love we place in them. No-one must consider himself the sole owner of the truth, or worse still, think himself the cleverest: instead we should all engage ourselves in reading and studying much more. On the other hand, modern technology is developing at such a rate that progress is forced to follow at rhythms so vertiginous that yesterday's discoveries are already old and outdated tomorrow. Reality is like running water and all we can do is to learn ever more new things every day and, at the same time, be awestruck by the massive quantity of things we still know nothing about.

The world of amateur astronomy has taken giant steps forward in recent years, mainly thanks to the widespread diffusion of compact catadioptric telescopes and to the increasing diffusion of CCDs, both manufactured in California. CCDs, in particular, are now able to give extremely high performances. What's more is that if they used in conjunction with a 16-20 inch wide telescope, it is possible to obtain images comparable to those taken with Mount Palomar's colossal reflector, for many years the world's biggest with its 200 inch wide primary mirror.






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ASTROFILI ED ASTRONOMI




"Nessuno può insegnarvi nulla se non ciò che già si trova mezzo addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. Il maestro non dà la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e la sua devozione. Se egli è davvero saggio non vi invita ad entrare nella casa della sua sapienza, ma piuttosto vi guida alla soglia della vostra mente. L'astronomo può parlarvi della sua comprensione dello spazio, ma non può darvi la sua comprensione. Il musicista può cantarvi la melodia che vi è nell'aria, ma non può darvi l'orecchio che ascolta la melodia, né la voce per farvi eco. E chi è versato nella scienza dei numeri può raccontarvi dei regni dei pesi e delle misure, ma non può condurvi colà. Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali ad un altro uomo. Non dite, 'Ho trovato la verità', ma piuttosto, 'Ho trovato una verità'."


Kahlil Gibran

(da: "Il Profeta", 1923)






Vi sono ovviamente molti modi, o meglio gradi, di essere astrofilo. Molte persone nutrono un interesse verso l'astronomia meramente culturale, che li porta a leggere libri e riviste e, a volte, ad approfondire alcuni argomenti. Altri invece dispongono di un piccolo telescopio personale, che viene forse rispolverato una volta al mese al fine di dare un'occhiata a qualche oggetto o fenomeno celeste particolarmente interessante. Infine, vi sono mitici personaggi, davvero invidiabili, sempre pronti a scattare in tutti i weekend ed in qualsiasi serata limpida e serena, trasportando in auto il loro telescopio in qualche luogo il più possibile buio: spesso, i personaggi di questo tipo si riuniscono in gruppi, al fine di semplificare la propria attività. Fra questi ultimi, vi sono gli appassionati di pura e semplice osservazione visuale, oppure chi preferisce dedicarsi alla fotografia celeste, o infine chi è entusiasta delle nuove tecniche di ripresa con camere elettroniche denominate CCD (Charge Coupled Device). Altre suddivisioni sussistono fra chi si dedica principalmente agli oggetti del sistema solare, oppure chi preferisce andare a caccia di oggetti non stellari molto deboli ed evanescenti quali nebulose e galassie. Pochi eletti, infine, affrontano seriamente alcuni impegnativi campi di ricerca, come ad esempio la fotometria o la ricerca di asteroidi con caratteristiche speciali: questi ultimi si vengono pertanto a trovare in una situazione per certi versi molto più vicina al mondo dell'astronomia professionale.

Ma gli astronomi professionisti sono tutta un'altra cosa. Succede abbastanza frequentemente, infatti, che un ricercatore professionista possa finire per ritrovarsi a fare l'astronomo forse quasi per caso, perché portato dall'approfondimento dei suoi studi in qualche disciplina scientifica: non è un mistero, d'altra parte, che il corso di laurea in astronomia presenta significative somiglianze con quello in fisica. Spesso, un professionista ha una conoscenza estremamente approfondita su pochissimi o addirittura su una singola ristrettissima categoria di astri, venendo così ad assomigliare, in un certo senso, ad un medico altamente specializzato.

E' tuttavia importante e significativo legittimare tutte e qualsiasi forma di interesse per le cose del cielo, a qualsiasi livello ed in qualsivoglia forma di manifestazione, purché seria e motivata. Personalmente, un significato che ci perviene chiarissimo dal passato, e che dobbiamo per coerenza trasferire al domani, è la consapevolezza che il valore delle cose, ben lungi dal prezzo monetario o dall'abbaglio del momento, è direttamente proporzionale alla quantità di amore che abbiamo riposto in esse. Nessuno può pensare di essere l'unico detentore dello scettro della verità o, cosa ancora più ridicola, il più bravo: piuttosto, dovremmo tutti impegnarci a leggere e studiare molto di più. D'altra parte, i continui e meravigliosi sviluppi delle attuali tecnologie impongono un progresso dal ritmo talmente vertiginoso e stravolgente che ciò che è stato scoperto appena ieri è già vecchio e superato. La realtà è acqua corrente, e noi non possiamo far altro che continuare ad imparare cose nuove, oltre a restare sgomenti davanti all'enorme quantità di cose che non abbiamo ancora avuto l'opportunità di affrontare.

Tra i fatti che, in questi ultimi anni, hanno rivoluzionato il mondo dell'astrofilia, possiamo citare dapprima la vasta diffusione dei compatti telescopi catadiottrici di provenienza statunitense, quindi la crescente diffusione dei sensori CCD, nati anch'essi in California. Questi ultimi, in particolare, sono ormai in grado di sfoderare prestazioni di estremo rilievo, se appena si pensa che oggi, abbinandoli ad un telescopio del diametro di poche decine di centimetri, si possono realizzare immagini realmente confrontabili con quelle classicamente ottenute tramite il colossale telescopio riflettore di Monte Palomar, per molti decenni il più grande del mondo, ed il cui specchio principale è di ben 5 metri di diametro.






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