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OTTOCENTO Nel secolo XlX aumenta in modo notevole la varietà dei giocattoli e viene riconosciuto il loro valore educativo. Compaiono cubi, sfere, solidi geometrici, giochi ad incastro, costruzioni. La scelta del giocattolo diventa un atto sempre più importante e delicato. Maria Montessori difende l’importanza di un materiale già perfezionato e preordinato; Dewey, invece, sottolinea la necessità dell’uso di un materiale grezzo da manipolare liberamente: creta, sabbia, legnetti, sassi. Alcune teorie psicoanalitiche vedono nel giocattolo un solido strumento non solo per diagnosticare eventuali complessi e conflitti interiori ma anche per scaricare l’ansia e la pressione psichica. In questo periodo gli adulti si rendono conto che i bambini hanno bisogno di vivere all’aria aperta: così si producono giocattoli adatti per essere utilizzati all’esterno: cerchi, racchette, volani, palle e corde per saltare. Adesso le nuove teorie pedagogiche, danno alla vivacità dei bambini maggiore spazio di sfogo. Ed ecco giochi semi-ginnastici, come il diabolo, la corda, i cerchietti, mentre il rinnovato interesse per la scienza fa ritornare di moda i giocattoli istruttivi. |
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