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In Gran Bretagna e negli Stati Uniti dalla fine del XIX secolo fino agli anni cinquanta, il metodo più comune di fabbricazione fu la fusione cava che consisteva nel versare una miscela di piombo negli stampi. Il desiderio di vederli su un campo di battaglia e il fascino di rivivere un’epoca passata sono alla base dell’attività di “war games”. Solo agli inizi dell’800 appaiono giochi di guerra importati. Pochi sono i war games che utilizzano soldatini già pronti giacchè usare quelli fatti con le proprie mani procura maggiore soddisfazione. Lo stesso discorso vale per i plastici che mirano a ricostruire, con maggiore fedeltà possibile Nelle letture delle fiabe di H.C. Andersen mi è piaciuto molto il racconto dove protagonista è un soldatino di piombo: IL SOLDATINO DI PIOMBO C’era una volta, un bimbo che aveva ogni tipo di balocco: costruzioni, biglie, trenini elettrici, trottole, carillon. Era presente anche un battaglione di soldatini di piombo, tra cui si notava un soldatino che, per un errore di fusione, aveva una sola gamba. Il bimbo giocava spesso con i suoi soldatini e metteva quello senza gamba come vedetta, perché pensava che fosse più coraggioso degli altri. Di notte i giocattoli si animavano e il soldatino strinse amicizia con una ballerina (di piombo anch’essa) e senza quasi accorgersi pian piano se ne innamorò. C’era però una grossa scatola dalla quale usciva ogni sera, per mezzo di una molla, un jolly, molto antipatico. Una notte, davanti a tutto il mondo dei giocattoli animati esclamò: “Soldatino, non guardare troppo la ballerina!”. Il soldatino arrossì e si sentì molto umiliato. La sua ballerina cercò di sollevargli il morale. Finché un bel giorno il bimbo divise senza volerlo i due innamorati: decise infatti di mettere il soldatino di piombo sul davanzale, a fare la guardia. Una notte nel bel mezzo di un temporale, una folata di vento scaraventò il soldatino di piombo giù dalla finestra. Fu raccolto da due bambini e messo in una barchetta di carta su di un rigagnolo che finiva nelle fogne. Scrutato malamente dai topi, pieno di paure il soldatino si ritrova a galleggiare in mare dove la sua permanenza fu breve, poiché poco dopo fu inghiottito da un grosso pesce. Anche lui però ebbe vita breve, fu pescato e così il giorno dopo si ritrovò a giacere su un bancone del mercato. Il caso volle che la cuoca della casa dove viveva il bambino vedendo il grosso pesce decidesse di comprarlo. Trovando il soldatino di piombo si meravigliò moltissimo e lo restituì al bambino, che andò a posarlo sulla mensola del camino, proprio accanto alla ballerina. Potete immaginare la felicità dei due, che quasi avevano perso la speranza di rivedersi! Il vento gettò la ballerina fra le fiamme e il soldatino vedendo cadere la sua amata si lanciò nel fuoco. Il piombo dei due piedistalli incominciò a fondersi, dando vita ad un’unica base a forma di cuore. Il bambino si accorse che le due statuine erano cadute e le allontanò dal fuoco: così i due innamorati rimasero per sempre insieme. |
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