LE FONTI DI ENERGIA OGGI SFRUTTATE

La maggior parte dell’energia mondiale proviene, attualmente, dai combustibili fossili (petrolio, carbone e gas naturali), mentre una piccola parte deriva dall’energia idroelettrica, geotermica e nucleare.

I COMBUSTILI FOSSILI

I combustibili sono quelle sostanze che bruciando sviluppano calore. “Bruciare”  significa combinarsi l’ossigeno in una combustione avviene una reazione chimica tra una sostanza  combustibile e l’ossigeno comburente presente nell’aria.

I combustibili fossili possono essere:

1.solidi: i carboni

2.liquidi: il petrolio

3.gassosi: i gas naturali

Attualmente il 93 % dell’energia utilizzata sulla terra trae origine da questi cambiamenti. Si tratta, inoltre, di risorse non rinnovabili destinate ad esaurirsi. La loro importanza energetica ha assunto un ruolo particolare: è quindi opportuno conoscere le caratteristiche fisiche e chimiche, definirne le zone di estrazione, studiarne i mezzi di produzione e le tecnologie di trasformazione.

I CARBONI

I carboni fossili derivano da una lenta e graduale decomposizione che, migliaia di secoli fa, ha subito il legno di antichissime foreste, sommerse dalle acque e sepolte poi sotto la crosta terrestre. Questa decomposizione è avvenuta in mancanza di aria, sotto l’azione di alte temperature e pressioni, e in presenza di speciali batteri.

CLASSIFICAZIONE DEI CARBONI

I  carboni si classificano a secondo della loro età in:

1.Torbe    2.Ligniti   3.Litantraci    4.Antraciti

IL PETROLIO

Il petrolio naturale o grezzo è un liquido oleoso, più o meno denso, di odore gradevole, di colore bruno verde scuro o quasi nero, con riflessi fluorescenti azzurro-verdastri. Ha un peso specifico inferiore a quello dell’acqua. Si trova comunemente in strati profondi della crosta terrestre, ma talvolta scaturisce spontaneamente dalle rocce, e persino affiora in superficie, formando piccoli laghi.

Il suo nome deriva dal latino petrae oleum che significa olio di pietra.

Ai nostri giorni è conosciuto anche come l’oro nero, per il suo colore e, soprattutto, per il suo valore: infatti, dal punto di vista energetico è attualmente la più importante materia prima della terra. Chimicamente il petrolio greggio è una miscela di idrocarburi.

GLI IDROCARBURI

Gli idrocarburi sono composti chimici formati da idrogeno e carbonio (da qui il nome) a cui possono aggiungersi: ossigeno, azoto e zolfo. Gli idrocarburi sono numerosissimi, molte migliaia, le loro caratteristiche dipendono dalla differente costituzione delle molecole. Gli atomi di carbonio ed idrogeno possono unirsi tra loro e formare delle molecole in modo molto diverso. Un solo atomo di carbonio e quattro di idrogeno formano l’idrocarburo più semplice:

il metano (formula chimica CH 4).

Diversi atomi di carbonio e di idrogeno si riuniscono un catene e formano gli idrocarburi più complessi. Tutti gli idrocarburi hanno in comune la proprietà di essere combustibili, ovvero di bruciare ombinandosi con l’ossigeno e di sviluppare calore. Gli idrocarburi possono essere: gassosi, liquidi o solidi. Quelli con molecole più semplici e leggere sono gassose a temperatura e pressione normale, come il metano. La maggior parte degli idrocarburi composti da molecole più complesse sono invece liquidi in condizioni normali e sono quelli che, in diverse miscele, formano tutti i tipi di petroli. E’ opportuno a questo punto sottolineare che i petroli greggi possono essere molto diversi tra loro e di avere quindi un diverso valore secondo la zona di estrazione.. non esiste una composizione chimica unica, valida per qualunque greggio, ma si può dire che ogni giacimento petrolifero è composto da una miscela particolare di idrocarburi. Infine, gli idrocarburi più complessi con molecole molto pesanti sono solidi alla temperatura normale, come la naftalina e la paraffina.