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Tulum è il sito più piccolo che ho visitato. Nel 2002, non ci ero andato nel 1996. In effetti aveva senso tralasciare questo sito per concentrarsi su capolavori come Palenque, Chichen Itzá o Uxmal. Ma questa volta ero vicino, e perché non andarci? E così, eccomi affittare una Jeep e via al sito. Non c'è molto da vedere, solo poche rovine, e non
certo imponenti. Nessuna piramide e e niente di maestoso. Tulum fu costruita
intorno al 1200, quindi nel periodo finale della civiltà Maya, quando stava
iniziando la decadenza. I Maya si erano fusi con i Toltechi, e la loro religione
aveva subito profonde modifiche. Come la loro cultura. Da popolo pacifico (anche
se per noi, crudele) e amante delle scienze, si erano trasformati in guerrieri,
come erano i Toltechi. La religione dei Maya era, come dicevo, molto crudele, si
basava sul sacrificio umano, ma dei sacerdoti e dei nobili. Insomma, non
predicavano bene e razzolavano male, ci credevano! E questo doveva portare ad un
profondo rispetto dei nobili da parte del popolo. Poi, con l'arrivo dei
Toltechi, si iniziarono a sacrificare i nemici, e non uno, ma a volte si
facevano delle vere ecatombi, si ammazzavano 150 persone sull'altare. La visita a Tulum comunque vale la pena di essere
fatta, non fosse altro che per il posto. Tulum è su un'altura, su un dirupo che
cade sul mare. La vista, se c'è bel tempo, è insuperabile: il Mare del Caribe,
verde e azzurro si fonde con il cielo azzurro e vi toglie il fiato. Se siete
fortunati e riuscite ad arrivare un po' presto, quando non c'è molta gente,
potete ascoltare il vento e godervi il paesaggio, senza grida in varie lingue e
gente che vi sposta perché deve fare una foto.
Ultimo aggiornamento domenica 12 maggio 2002 23.04.27 +0200 |