SOMMARIO NEWS
Della realtà trascesa. Cd rom di C. Sammartino
Guardare, ascoltare, leggere. Un libro di Claude Lévi-Strauss
Balthus. Riflessioni di un solitario della pittura. Il libro e la mostra
Sammartino: le proposte artistiche del momento
Perchè i poeti. Un convegno a Verona
Accettare la diversità. Il nuovo sito presentato da Umberto Eco
Le attività di ArtePhoros e la sede
Milano, Roma, Palermo: Per una carta visiva dei diritti civili. Mostra
Scrittura e nuovi media negli anni '90
E r l e b n i s: la chitarra come memoria
* Suggestioni artistiche nel cd-rom "Della realtà trascesa. Tra figurazione e astrazione costruttivista". Il disco raccoglie una ricca selezione antologica delle opere di Sammartino. Gli slides multimediali sono corredati da brani musicali e testi, nonchè da un contributo critico in copertina.
Le richieste vanno inoltrate ad artephoros@iol.it
costo del cd-rom: € 7,75
*"Guardare, ascoltare, leggere" di Claude Lévi-Strauss
Il libro, edito da Il Saggiatore, è recententemente apparso nelle librerie e focalizza l'attenzione sull'estetica elaborata da Lévi-Strauss, padre dell'antropologia contemporanea. "Nel corso della sua lunga vita l'autore ha anche ammirato quadri, ascoltato musica, letto libri, applicando a queste forme d'arte la sua capacità di analisi e la sua sensibilità. Scritto in tono colloquiale, il libro apre nuove prospettive critiche nella pittura, nella musica, nella letteratura giungendo a conclusioni inaspettate. Spaziando da Rimbaud a Breton, da Poussin a Diderot, dal mito di Parsifal alla simbologia dei colori, i saggi contenuti in queste pagine mettono in luce alcuni degli elementi che sono alla radice del giudizio estetico di un gande intellettuale del Novecento" (da "Linea d'ombra"/Il Saggiatore, gen./lug. 2001).
Si concluderà
il 6 gennaio 2002 la grande mostra, allestita a Palazzo Grassi di Venezia,
dedicata a Balthus. In alternativa al costoso catalogo, ArtePhoros propone
l’acquisto del volumetto “Balthus. Riflessioni di un solitario della
pittura” che raccoglie un’esclusiva intervista fatta all’artista
da Francoise Jaunin (Edizioni Archivio / collana Le vele
- € 6,20):
-
Signor Balthus, essere un artista del
proprio tempo significa qualcosa per lei?
-
Non sono e non sono mai stato un pittore
moderno. I pittori moderni cercano soprattutto di esprimere se stessi, mentre io
cerco di esprimere il mondo. Certamente, il fatto di dipingere non significa che
si capisca tutto quello che si vede, ma è una strada per pensare il mistero del
mondo. Nel procedere lungo questa strada l’umiltà deve essere di gran lunga
superiore alla preoccupazione di esprimersi.
*Dario Fo & Franca Rame News
"Il C@C@O della domenica"
14 Ottobre 2001
Dobbiamo
confessarvi che ci e' venuto un dubbio, quando siamo stati
attaccati cosi' brutalmente per le nostre posizioni pacifiste. Il dubbio di
esserci sbagliati a condannare a priori l'azione militare Usa.
Abbiamo anche sperato di esserci sbagliati: "Magari sara' veramente
un'azione di polizia, precisa e mirata che non fara' morti tra i civili.
Magari l'orrore dell'11 settembre ha instillato umanita' e prudenza nelle
teste dei militari..."
Invece, disgraziatamente, avevamo ragione.
Sono iniziati i bombardamenti a tappeto sull'Afghanistan, muoiono
donne, bambini, interi villaggi vengono sterminati, per carita', un errore
umano, 4 volontari delle organizzazioni umanitarie vengono centrati in
pieno dalla solita bomba intelligente: spariti. La guerra sta provocando
migliaia di morti anche tra i civili in fuga, senza cibo, senza medicine e
senza la possibilita' di ricevere soccorsi.
E tragicamente si rischia che il numero dei morti tra i civili afgani,
continuando con questo ritmo le incursioni intelligenti a colpi di centinaia
di missili per volta, raggiunga lo stesso numero di trucidati americani
nell'orrendo attacco alle torri di New York e al Pentagono. Ed ecco
realizzato il paventato occhio per occhio.
E nessuno tra i sostenitori di Bush sembra leggere l'assurdita' di questa
situazione. Nessuno di loro riesce a sentire per questi morti senza
cellulare la stessa pieta', la stessa indignazione. E meno male che si ripete
a tormentone che questa e' una guerra umanitaria.
E' interessante notare come avviene questa cancellazione del senso di
umanita', questa mostruosa capacita' di distinguere un morto da un altro e
di collocarli all'interno di due categorie mentali completamente diverse.
La morale che rende possibile questo doppio salto mortale logico e'
quella del fine che giustifica i mezzi.
Se il fine e' giusto (punire i terroristi) qualunque costo collaterale
(uccidere civili innocenti) e' accettabile.
Al contrario noi pensiamo che per raggiungere un fine giusto si possano
compiere solo azioni che rispecchiano la giustizia del fine.
Siamo convinti di questo, non solo per imprescindibili ragioni morali, ma
anche perche' abbiamo dato un'occhiata alla storia e abbiamo notato che
ogni volta che si e' cominciato a giustificare i mezzi con il fine sono
successi disastri.
"Il fine giustifica i mezzi" portava i comunisti di mezzo mondo a non
vedere che in Unione Sovietica c'era la dittatura e che l'invasione della
Cecoslovacchia era un crimine vergognoso. Ha portato a non accettare
l'accusa rivolta a Stalin, di aver massacrato almeno un milione di
oppositori, dentro il suo stesso partito.
La stessa filosofia ha portato gli Usa a sostenere dittatori e assassini come
Pinochet, i colonnelli greci e argentini, Saddam e Bin Laden quando
servivano a proteggere gli interessi economici e militari statunitensi.
Ora questa idea perversa fa si' che nella coalizione anti-talebani siano
bene accetti dittatori, torturatori, criminali, signori della guerra. Ora si
sostengono i loro governi antidemocratici e oppressivi. Si chiude un
occhio quando uccidono oppositori che hanno il solo torto di chiedere nel
loro paese gli stessi diritti concessi negli Stati Uniti d'America... Non ci
si rende conto che la filosofia del fine che giustifica tutto e' parte centrale
del problema terrorismo. Sostenendo oggi i regimi totalitari, perche' ci
servono contro i Talebani, si stanno allevando i terroristi di domani.
E questo allarme lo manifestano decine di intellettuali sui piu' importanti
giornali americani a partire dal New York Times.
Le stesse preoccupazioni le abbiamo lette perfino sul Corriere della Sera,
in un articolo di due intere pagine a firma dello scrittore Tiziano Terzani.
Ma se non bastasse questa considerazione, a lungo termine ce n'e'
un'altra che dovrebbe indurre a fermare immediatamente i
bombardamenti.
Il piano di Bush ci sembra completamente delirante. Dice di voler colpire
i sostenitori dei terroristi ovunque essi siano al governo. L'idea e' quella
di tempestare scientificamente l'Afghanistan e cosi' indurre Iraq e Siria a
sotterrare gli oppositori senno' peggio per loro. Se il progetto non
funziona si passa all'Iraq. E se poi la Siria ancora continua con la sua
ambiguita' si sistema anche lei.
Si tratta evidentemente di una logica militare da battaglia navale che
manca di qualsiasi senso della realta'. Non si calcolano assolutamente le
reazioni che questa guerra puo' innescare. Non si vede come Arabia
Saudita, Pakistan, Filippine, Indonesia, Kashmir, Algeria, Libia, Sudan,
Somalia, ex Jugoslavia siano paesi caratterizzati da una grande
instabilita'. Non si capisce che si sta giocando col fuoco sopra una
polveriera e che nessuno puo' sapere che cosa succedera' se si comincia
ad allargare a dismisura il conflitto. Si sta scommettendo su eventi che
possono innescare reazioni a catena spaventose.
E ancora di piu' stupisce constatare che non e' stata realizzata nessuna
delle azioni che molti ritenevano essenziali per distruggere la reale
capacita' operativa dei terroristi: agire immediatamente sul segreto
bancario e i paradisi fiscali, dove si annida la gran parte del potere dei
terroristi. Annullare il debito col terzo mondo e convertirlo in
investimenti strutturali a favore dei miserabili del pianeta e stabilire
regole di protezione per le economie deboli e aprire i cordoni della Banca
Mondiale a favore del microcredito...
No, si sarebbe trattato di misure troppo onerose per questo benedetto
capitalismo speculativo. E, soprattutto, come ha detto un noto economista
americano: non possiamo entrare nei caveau segreti di migliaia di banche,
a questo punto dovremmo bombardare anche la Svizzera.
E' meno rischioso bombardare l'Afghanistan.
E non ci si e' neanche preoccupati di distruggere le infinite coltivazioni di
oppio afgane e pakistane che insieme pare producano addirittura l'80%
dell'eroina mondiale, con relativo gioco di riciclaggio dei narcodollari
che coinvolge gran parte del sistema finanziario dei paesi "liberi".
Quel che succede invece e' che, mentre si bombardano le citta', il grosso
dei talebani se ne sta ammassato a nord, lungo la linea del fronte contro i
ribelli afgani filo-occidentali. Ma queste truppe non sono state ancora
attaccate ne' dal cielo ne' da terra dalle forze anglo-americane. Perche'?
Forse stanno contrattando con i ribelli del nord garanzie sul futuro regime
di Kabul, i giornali dicono che bombarderanno i talebani schierati al
fronte solo dopo un accordo... Ci sono molti dubbi sull'affidabilita' di
questi alleati guerriglieri... Tanto che a loro si preferirebbe il vecchio re
deposto e cacciato, che non ha certo la fama di un democratico, ma e'
disposto fino in fondo a creare un governo completamente gestibile dagli
Stati Uniti. Cosi' ci sara' finalmente la possibilita' di impiantare il
piu'
grande oleodotto del mondo che, partendo dagli stati dell'ex Unione
Sovietica, attraversera' l'intero Afghanistan fino a raggiungere
l'India e
da li' tutti i paesi del Sud Est Asiatico, senza dover passare per l'Iran.
Tiziano Terzani a questo proposito dice: "Nessuno in questi giorni ha
ricordato che, ancora nel 1997 due delegazioni di "orribili" talebani
sono
state ricevute a Washington (anche al Dipartimento di Stato) per trattare
di questa faccenda e che una grande azienda petrolifera americana, la
Unocal, con la consulenza niente di meno che di Henry Kissinger, si e'
impegnata col Turkestan a costruire questo oleodotto attraverso
l'Afghanistan. E' dunque possibile che dietro i discorsi sulla necessita' di
proteggere la liberta' e la democrazia, l'imminente attacco contro
l'Afghanistan nasconda anche altre considerazioni meno altisonanti, ma
non meno determinanti." (Corriere della Sera, 8 ottobre 2001)
Nella
trasmissione di Santoro abbiamo ascoltato una madre americana
che ha perso il figlio nel crollo delle due torri. Questa donna diceva con
grande fermezza: se credete di lenire il mio dolore producendo vittime
innocenti sappiate che non cancellerete la mia disperazione ma anzi la
raddoppierete.
Dario Fo,
Franca Rame, Jacopo Fo
www.francarame.it
* PERCHE' I POETI: il rischio di una vita poetica
"Perchè i poeti nel tempo della povertà?". Il 10 novembre 2001, ore 10, al Teatro Camploy di Verona un Convegno aperto con poeti, artisti, filosofi.
Immagini, parole, idee per chi non può accontentarsi di questo paradiso in terra.
Partecipano Alda Merini, Marcelo Barros, Maurizio Castellini, Giovanni Catti, Roberto Cerati, Giovanni Dusi, Lech Maria Raczak, Giuliano Scabia, Elisabetta Zamarchi.
Tolerance.it
http://www.tolerance.it/ita/ non è un sito nuovo "ha una
storia piuttosto lunga alle spalle: frutto di un'iniziativa di Eco,
Colombo e Le Goff, il progetto è stato discusso a più riprese con
gli altri membri dell'Académie Universelle des Cultures negli anni
passati - ci ha detto Valentina Pisanty, coordinatrice editoriale -
"Materialmente, il sito è nato nel 1999, con le versioni inglese e
francese del primo capitolo (Different yet equal). Da quest'anno la
versione inglese (alla quale si è aggiunta quella italiana) è passata
sotto la gestione di Kataweb e, oggi, sono disponibili online i primi
due capitoli".
Una bella introduzione di Umberto Eco spiega, sotto forma di
intervista, quali sono i contenuti del sito, fondamentalmente
composto da un manuale interattivo in progress dal titolo "Accettare
la diversità", rivolto a studenti ed educatori, ma naturalmente anche
al pubblico interessato a questo tema. La proposta è chiara nelle
parole di Eco: "la redazione propone solo degli spunti, dei
suggerimenti, degli esempi. Ciascun educatore, a seconda della
situazione in cui si trova, dovrà inventare le proprie soluzioni. Se
queste soluzioni saranno interessanti e avranno dato buoni risultati,
comunicatele a noi. Ogni capitolo si arricchirà di giorno in giorno,
incorporando le vostre proposte (o sintetizzandole, nel caso che
esse siano troppe per poter essere messe tutte on line, o che
diverse proposte coincidano)". Un modo per costruire un repertorio
ricco di voci differenti che presenti un panorama completo sulle
tematiche affrontate.
Al momento sono in linea i primi due capitoli: Diversi ma uguali e
Le differenze religiose. Quest'ultimo particolarmente stimolante in
un momento in cui la religione si è prepotentemente imposta
all'attenzione anche in paesi in cui era da qualche tempo collocata
un po' ai margini dell'interesse collettivo: per chi volesse una
panoramica completa sulle religioni e i loro fondamenti etici e
spirituali queste pagine sono utilissime.
Ogni sezione è preceduta da una traccia di lavoro per gli
insegnanti, che può essere davvero preziosa per introdurre questi
temi nella classe. Molti insegnanti hanno già contattato i
responsabili del sito e mandato i resoconti delle loro esperienze,
fornendo utili spunti.
Abbiamo chiesto a Valentina Pisanty quando saranno in linea altri
contributi: "Sui tempi futuri non mi sbilancio, ma è in corso la
stesura dei prossimi due capitoli. Presto verrà aperto un forum per
dare spazio alle risposte e alle proposte di chi ci scrive".
A cura di Giulia
Mozzato (Notiziario FADISnet dei Docenti di Sostegno Specializzati. Curatore
Nicola Quirico <bomarzo@tin.it>
*SCRITTURA E NUOVI MEDIA NEGLI ANNI '90
Storico
volume su scrittura e nuovi media negli anni 90: il
primo libro italiano sull'argomento, presentato in anteprima il 20
novembre all'Universita' Roma III.
Autore: Caterina Davinio
Titolo: Tecno-poesia e realta' virtuali
Genere: Saggio
Prefazione: Eugenio Miccini
Lingua: italiano/inglese
Editore: Editoriale Sometti, Comune di Mantova 2002
Collana: Archivio della Poesia del 900
Volume doppio: 13-14, pp. 320
ISBN 88-88091-85-8
Euro 6
Primo saggio/catalogo italiano dedicato alla videopoesia, computer-poesia e
net-poesia internazionali dal 1990 al 2002.
Il libro presenta 130 artisti internazionali significativi nell'attuale
scenario tra scrittura e nuovi media, e una sezione dedicata alle rassegne
video italiane, convegni e progetti web curati da Caterina Davinio dal 1992,
con tutti i partecipanti ai festival:
- Electronie d'arte e altre scritture, festival itinerante, 1994-95,
- Oltre le arti elettroniche, la nuova sperimentazione, Museo Pecci, 1995
- Poevisioni elettroniche, festival itinerante, edizioni del 1996, 97, 98,
2000,
- Parole Virtuali 99 (48ma Biennale di Venezia),
- Techno-Poetry 2001 (Le tribu' dell'arte, Galleria Comunale d'Arte Moderna
e Contemporanea, Roma),
- Azione Parallela (on line) - Bunker Poetico (49ma Biennale di Venezia),
- Bunker Poetico (i 100 poeti sperimentali scelti da Karenina.it, 49ma
Biennale di Venezia),
- Global Poetry 2002 (progetto di net-poetry, UNESCO).
Contenuti:
Techno-Poetry and Virtual Realities. History, Theory, and Experiences, in
Writing, Visuality, and New Media
A route in the 90s
Video-performance and performance in video
Videopoetry
Video-Visual Poetry
Computer poetry
Hypertext, Hypermedia, Interactive Pages, Generative Writing
CD ROM Poetry
The Hypertext in the net. A performative attitude
Hierarchy, interactivity and collective creation
Some common features
Net poetry, e-mail poetry, SMS poetry and poetry in phatic function
Art as communication and stratification of the virtual object. A concrete
electronic data processing
The object in the hypermedia and in the net
Conclusions
Per
leggere una presentazione e l'elenco degli artisti seguire
il link:
http://members.xoom.virgilio.it/kareninazoom/daviniobook.htm
*E R L E B N I S: la chitarra come memoria
Disco di pregevole raffinatezza: un viaggio nella memoria per proiettarsi nel futuro. Il cd scorre veloce mentre le chitarre acustiche ed elettriche s'incontrano in un sodalizio arioso ed affabulatorio.
I bravi artisti siciliani sono Piero SCIASCIA e Antonio SAMBATARO.
La realizzazione del disco si avvale della collaborazione di EG Studio, Sandro Sciascia, Luigi Placa, Giuseppe Greco, Francesco Cusumano, Giuseppe Madonia.
Il ricavato delle vendite del cd "Erlebnis" (Edizioni Musicali "Cielozero-Teatro del Sole") è destinato ad un progetto di solidarietà per bambini di strada dell'America del Sud.
Ulteriori notizie sul cd, biografia degli autori, foto ed eventi che riguardano "Erlebnis" sono disponibili sul sito http://members.xoom.it/erlebnis
Per informazioni: dirette e-mail: duescia@libero.it
sono in fase di programmazione:
- Percorsi formativi (ginnastica dolce, terapie del movimento, arteterapia, interventi educativi sul territorio).
- Eventi culturali, di ricerca e di solidarietà sociale.
- Animazione per bambini e ragazzi: costruiamo mongolfiere; dipingiamo 100 metri di libertà; ingessiamo le anime salve; strutturiamo lo spazio con reticoli di leggerezza; archeoimmagini; impronte e calchi della memoria.
- Incontri sull'arte come ecologia della persona: "Abitare la bellezza" per una decostruzione dell'estetica.
- Rassegne espositive d'arte contemporanea sia sulle sponde del Mediterraneo sia nello spazio polivalente della sede di ArtePhoros (Birbesi di Guidizzolo MN).
"CONTROVERSI"
serate di animazione letteraria.
Dal mese di ottobre 2003 si sono avviati i percorsi di lettura e di scrittura, secondo gli orientamenti di Paulo Freire e della sua felice intuizione che vide realizzare in Brasile, tra i ragazzi di strada, le cosiddette "botteghe poetiche". Per informazioni ed eventuali iscrizioni rivolgersi alla referente Mariliva Zamboni - tel. 0376.638629 - e mail: mariliva@lycos.it
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C O R P O 15 |
Il carattere sociale dell'informazione nell'artexfotografica |
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Villa Brescianelli Castiglione delle Stiviere (MN) 13 dicembre 2003 - 10 gennaio 2004 |
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- Inaugurazione atelier a Birbesi e VERNISSAGE di Anna Maria BIGNOTTI con Francesco NANNI.
- Corso di Educazione alla Teatralità a Guidizzolo (Elena Sammartino).
- Mostra "L'ESTRO E LA PENA - La pittura dei ragazzi nei contesti penali minorili. Anni '60-'70" (Palazzo Brescianelli di Castiglione delle Stiviere, 2006).
- Rassegna Nazionale di pittura e fotografia "GIOVANINTERCULTURA - Identità e condizione giovanile" (Palazzo Brescianelli di Castiglione delle Stiviere, 2007).