Quando la poesia coinvolge un intero paese.
È successo a Pagnacco in occasione della presentazione del libro
"Partint de Liule" di Rina Peressotti che nella sala grande della
Baita degli alpini ha visto la partecipazione di oltre 200 persone.
In trecento pagine le poesie di Rina, morta nel 1988, cantano la vita
semplice di una volta: le notti nelle stalle, i baschi, il disfueâ,
le rogazioni.
Poesie scritte di getto per l'ingresso del parroco o per le nozze d'oro;
poesie spesso accompagnate dalle fotografie dei destinatari delle rime o dai disegni
delicati del pittore Dino Coccolo.
Sono stati i quattro figli di Rina e di Riccardo Paolini a raccogliere il materiale della madre e ad offrirlo alla comunità che lei aveva amato.
A presentare l'opera l'amico di famiglia Ennio Moreale, autore della prefazione
del libro, e il giornalista scrittore Enzo Driussi.
In questo libro, poesia dopo poesia, si spalanca davanti al lettore la vita di 40 anni di Pagnacco, la sua storia più vera, la storia della sua gente.
"Partint de Liule" è un libro anche per tutti i friulani
che non pensano che solo un'artista che rispetta la metrica e la rima e scrive secondo le regole,
faccia poesia friulana.
È questo che avviene leggendo le poesie di Rina Peressotti, una donna
generosa, piena di vita, sempre pronta a dare una mano a tutti e per tutte le iniziative del paese.
E tutto il paese era lì alla presentazione del suo libro, ritrovando i
valori profondi di questa terra, per continuare ad essere comunità.
La serata è stata animata dal coro "La Viarte" che ha presentato alcune villotte friulane.Il frutto della vendita andrà in solidarietà a "casa mia", la struttura all'interno dell'ospedale che ospita i parenti di malati che hanno bisogno di essere seguiti per lungo tempo e non hanno possiiltà economiche di sostenere le spese di un lungo soggiorno.