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Changzhou Chronicle Pt. 8
12 Settembre 2003
Altri due mesi sono passati dall’ultimo aggiornamento: il tempo vola e sto sviluppando un’insofferenza acuta per la tastiera, soprattutto in tempi di budget (quando passo tutta la giornata davanti a fogli di Excel). Ne approfitto anche per scusarmi del ritardo enorme con cui rispondo alle vostre e-mail...
Luglio: Il Grande Caldo Lo so, anche in Europa quest’anno l’estate non ha scherzato: questo potra’ farvi immaginare un po’ meglio cosa vuol dire trascorrere i mesi estivi nella zona piu’ umida/afosa della Cina. Uscivi la mattina dalla freschissima (pure troppo) lobby dell’albergo e nei 10 metri dalla porta al pulmino sudavi gia’ l’anguria della colazione. Ho dovuto per forza di cose abbandonare la bicicletta. E poi c’e’ stata la stagione delle piogge! (nessuno mi aveva avvisato...) I panni ci mettevano 3 giorni a non-asciugarsi. Con Joyce e Wim mi sono avventurata a Hangzhou, ma il caldo era folle. I cinesi affrontano la calura a modo loro: gli uomini con il pantalone lungo tirato su e la maglietta rigorosamente arrotolata per lasciare la pancia all’aria; le donne con l’ombrello per ripararsi dal sole e l’immancabile ventaglio. Osservazione: l’antiestetico gambaletto cinese color carne alla caviglia ha resistito anche al clima piu’ torrido. In questo contesto, a fine Luglio comincio a temere l’impatto climatico per gli amici che arriveranno in visita ad Agosto..... Agosto 2003: in viaggio per la Cina Sfidando la paranoia collettiva e trovando gli ultimi biglietti sugli ormai limitati voli, il 2 Agosto Federico, Cristina e Marco sono atterrati sul suolo cinese. L’impatto di Federico, a Shanghai, e’ abbastanza brusco: appannamento istantaneo degli occhiali non appena mettiamo piede fuori dall’aeroporto e diluvio universale. Ci riuniamo tutti e quattro il 3 mattina a Beijing, da dove iniziamo la nostra avventura. La nostra missione: il maraffone* alla conquista della Cina. *per i non-romagnoli: il maraffone e’ un gioco a carte, simile al tressette, ma con la briscola. 3-Agosto: la Grande Muraglia, da Jinshanling a Simatai: bel tempo, caldissimo, muraglia senza turisti. La guida stimava il percorso in 4 ore; noi dignitosamente ce ne mettiamo... 5 e mezzo! (foto) 4-5 Agosto: Pingyao Deliziosa. Successivamente, dopo avere fatto la media delle citta’ cinesi viste, anche gli altri condivideranno il mio entusiasmo per questa citta’ vecchia, ancora miracolosamente intatta. Il maraffone conquista il tempio taoista di Pingyao e comincia ad attirare la curiosita’ del popolo cinese. Ottima la cucina: constato che nel nord della Cina si mangia infinitamente meglio che a Changzhou. 6-7 Agosto: Xi’An Esercito di Terracotta a parte, Xi’An non ci conquista. Sara’ per la cappa e la foschia, ma siamo privi di energia. Per fortuna che ci sono i cinesi: un vecchietto, commosso per averci conosciuti, abbraccia di slancio Marco. Alcune bimbe ci seguono per regalarci un fiore. Al tempio della Grande Oca (conquistato!) una cinese esclama: “Malaffona!”. 8-12 Agosto: Sichuan del Nord Viaggio di 10 ore in pullman per arrivare sulle montagne a nord di Chengdu, dove sono gli impressionanti parchi naturali di Jiuzhaigou e Huanglong. Essendo estremamente popolari tra i turisti cinesi, entrambi i parchi sono affollati. A Jiuzhaigou Marco strippa e comincia a inveire contro le orde dei turisti che gli invadono i soggetti piu’ panoramici. Fede e la Cri con i loro capelli biondi vengono considerati un’attrazione ancora maggiore dei laghi ultra-turchesi: i cinesi ci fermano per fotografarci. Per fortuna non appena ci si allontana dai punti clou e si cammina un po’, si e’ da soli in mezzo alla natura. L’acqua e’ davvero strabiliante: limpidissima e di un colore impossibile. Peccato che piova tutti i giorni!!! :-( I Parchi di Jiuzhaigou (a sinistra) e Huanglong La popolazione di questa zona e’ tibetana e siamo sopra i 3000 metri. Rimaniamo affascinati in particolare da Songpan, la cittadina tibetana dove assaggiamo la carne di yak (eccezionale, anche per me che non amo la carne) e dove Marco fa l’acquisto della vacanza (vedi foto): un mantello in pelo di vero yak che dovra’ venire successivamente spedito per non impestare il resto del bagaglio di Marco. Arrivo a Songpan Very Yak!
13 Agosto: Chengdu, Leshan A Chengdu proviamo l’hot pot originale. Un’esperienza che nessuno di noi vorra’ ripetere. A parte il sopracitato strumento di tortura per il palato, la cucina del Sichuan e’ all’altezza della sua reputazione (e ancora una volta fa impallidire al confronto quella della zona di Changzhou). A un’oretta da Chengdu, il budda di Leshan e’ il piu’ grande del mondo. Purtroppo la maraffa sull’unghia del piede del budda salta per motivo di affollamento (il leitmotif di qualsiasi attrazione turistica in Cina). Il 13 sera lascio gli altri tre per tornare a Changzhou al lavoro. Prendo il treno alle 18 da Chengdu convinta di arrivare il giorno dopo alle 8 di mattina e invece... scendo dal treno 40 (QUARANTA) ore dopo. Credevo di avere superato i problemi di comunicazione in Cina??! 16-17 Agosto: Shanghai Raggiungo di nuovo gli altri, che nel frattempo se la cavano perfettamente anche da soli (salvo Fede, che ha rimediato dei bolli violacei sul braccio e sulla schiena, dopo che si e’ sottoposto a qualche strana pratica di massaggio tradizionale). Un evento: niente foschia sul Bund! 18-20 Agosto: Changzhou Faccio in tempo ad andare al lavoro il lunedi’ e poi schiatto: 38.5 di febbre! Gli altri mi fanno compagnia, ne approfittano per riposarsi un po’ al Mingdu e farsi contagiare da Friends in dvd. Il 20 sera la Cri, Fede e Marco partono per Beijing, dove li raggiungero’ il week-end successivo. 25-26 Agosto: Beijing Qui concludiamo la vacanza con l’immancabile partita a maraffone in Piazza Tian An Men a mezzanotte. Grazie a tutti e tre per le bellissime 3 settimane insieme! Per altre foto cliccare su: Beijing, Pingyao, Xi'An, Sichuan, Jiuzhaigou e Huanglong, Shanghai
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