Una
delle cose che colpisce in Sud (1993), ultimo film di Salvatores
prima di Nirvana, è la scelta di inserire alcuni effetti
visivo-sonori (un movimento di macchina accelerato unito ad un rumore)
per segnalare il passaggio tra diverse parti del film. Questo accorgimento
non ha un significato preciso, ma serve, nelle intenzioni del regista,a
ricercare un linguaggio nuovo, più vicino alla sensibilità
del pubblico giovane.
In Nirvana questa
ricerca giunge a costituire l'elemento forse più impegnativo di
tutto il progetto. Trattandosi di un film di fantascienza i set vengono
completamente ricostruiti e l'impatto delle scenografie e degli ambienti
è notevole. Inoltre il lavoro di post-produzione ha impegnato il
regista molto più che negli altri film, e ha ridisegnato attraverso
la grafica computerizzata tutte le sequenze del videogioco. Se quindi buona
parte dello sforzo produttivo del film era votata alla ricostruzione dell'agglomerato
del nord, la megalopoli che fa da sfondo alla vicenda, altrettanto importanti
sono le laboriose soluzioni stilistiche adottate per rappresentare le diverse
realtà che compongono il film, prima fra tutte la dimensione virtuale
nella quale si muove Solo.
Lo stile è caratterizzato
da un elegante eclettismo che ha l'obiettivo di permettere allo spettatore
una visione il più possibile completa di ogni particolare, permettendogli
così di possedere tutti gli elementi necessari alla completa costruzione
della vicenda. Come per altri film di Salvatores la narrazione è
onnisciente e non viene limitata a un solo punto di osservazione, ma anzi
offre allo spettatore una visione multipla, che va dalle immagini mentali
di Jimi, ai flash della memoria di Lisa (visti da Naima mentre Jimi prova
a interrogare i ricordi conservati nel microchip).
Nel film c'èdi
tutto: voci fuori campo di diversi personaggi, visioni soggettive (di Jimi,
ma anche di Naima e di Joystick), immagini video, immagini al computer.
La ragione di questo ampio spettro di punti di vista sta nel fatto che
lo spettatore diviene il "terminale" al quale vengono convogliati tutti
gli stimoli utili ad una conoscenza completa della vicenda. Ogni passaggio
è sottolineato, scandito, commentato. Accadeva così anche
in Mediterraneo, o in Sud, ma in Nirvana la tendenza si fa
ancora più evidente, anche in considerazione del fatto che il pubblico
d'elezione del film doveva essere quello giovane, abituato ai ritmi sincopati
della comunicazione audiovisiva contemporanea. |
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