scienza

Mi spiace che il virus dell’influenza abbia cercato di installarsi nelle tue cellule.

Come è successo? Ha approfittato del fatto che gli anticorpi dormivano, ed è entrato senza chiedere il permesso. Ma ora vedrai che gli anticorpi si svegliano e daranno la caccia al virus.

Hai la febbre proprio perché le sentinelle si sono accorte che il virus è arrivato. Così la febbre è come una sirena d’allarme.

Sveglia, anticorpi! Gli anticorpi si attaccano ad ogni virus in modo di farlo riconoscere dai fagociti. Gli attaccano di nascosto una specie di gobba sulla schiena che li fa subito riconoscere. E’ come se avessero un cartello al collo che dice “attenzione, io sono un virus”. Loro non se ne accorgono perché la gobba dietro.

Così arrivano i fagociti che sono i guardiani del sangue, Riconoscono i virus dalla gobba che gli hanno attaccato gli anticorpi. Allora li mettono in un sacco, li incapsulano e li rispediscono fuori attraverso l’intestino.

Ci vogliono un paio di giorni per fare la battaglia. Poi la febbre se ne va. Cessato allarme.

Ci vogliono poi un altro paio di giorni perché le cellule sono stanche e si devono riposare.

Una volta si diceva che non esiste, che la natura aveva paura del vuoto. Poi è venuto Torricelli che ha fatto un'esperienza.
Prendi una bottiglia e la riempi d'acqua fino all''orlo. Ci metti un dito sopra e poi la capovolgi. Ora togli il dito. Cosa succede? Esce l'acqua? Prova con un bicchiere. Riempilo fino all'orlo. Mettici sopra un foglio di carta. Tenendo una mano sopra la carta rovescia il bicchiere. Poi togli la mano. Cosa succede? E' la cara che tiene su l'acqua? Sfila via la carta. Ora esce l'acqua?

Un signore molto ricco a Roma nel '600 aveva sentito che Galileo diceva che se uno riempie un tubo lungo 11 metri e poi lo rovescia, l'acqua nel tubo scende di mezzo metro, poi si ferma. Allora lui, che era ricco, si fece costruire un tubo lungo 11 metri, lo appese ad una carrucola e lo riempì d'acqua. Poi con un meccanismo complicato (come quelli che saprebbe inventare anche l'ingegnere tuo amico Willie Coyote), rovesciò il tubo in modo che l'imboccatura guardasse verso terra. L'acqua scese nel tubo solo di mezzo metro. Proprio come aveva predetto Galileo.

Se il tubo fosse stato lungo 20 metri l'acqua sarebbe scesa sempre fino alla stessa altezza: 10 metri e mezzo. Come mai? E che cosa c'è sopra l'acqua nella colonna? C'è il vuoto?

Perchè l'acqua scende sempre fino a 10 metri emezzo e mai di meno?
E se ora invece dell'acqua uso un liquido molto più pesante dell'acqua?

Torricelli prese il mercurio che pesa 13 volte pù dell'acqua. Riempì un tubo e lo rovesciò. Cosa sucesse? Il mercurio scese fino a formare una colonna di mercurio alta 76 cm. Ora 10 metri e mezzo sono 1050 cm. Se divido 1050 per 13 cosa trovo? Proprio 76 cm. Lo stesso che l'altezza della colonna di mercurio.

E se invece dell'acqua usassi l'olio che pesa di meno? Un litro d'acqua pesa un chilo, cioè 10 etti. Un litro d'olio pesa 9 etti. Se riempio un tobo di olio e poi lo rovescio la colonna d'olio sarà più alta o più bassa di quella dell'acqua? Sarà uguale a 10,5 metri per 10 diviso 9. E cioè un pò più di 11 metri.

Come mai succede tutto questo? Se il tubo è quadrato e largo un centimetro, il peso della colonna d'acqua alta 10,5 metri, quella di olio alta 11 metre e quella di mercurio alta 76 cm, pesano tutti lo stesso, er cioè un chilo. Questo vale se il raggio del tubo è sempre lo stesso. Se il tubo è più largo, pesa di più. Ma non cambia il risultato. La colonna è sempre alta uguale.

Come mai? Torricelli, uno scienziato vissuto 450 anni fà ha trovato la spiegazione. L'aria che ci sta sopra la testa pesa anche lei. E precisamente pesa un chilo su ogni centimetro quadrato. Questo peso spinge in su l'acua o il mercurio o l'oilo. Proprio fino a che il peso nel tubo è uguale a quello dell'aria.

Cosa succede ora se nel mio tubo ci faccio un buchino in alto? L'acqua o il mercurio o l'olio escono tutto fino in fondo. Perchè? Perchè l'aria c'è arrivata anche da sopra e con il suo peso spinge in giù il liquido. Se invece non cè il buco, c'è il vuoto che non pesa niente.