Racconti noiosetti |
Un pò di storia
cosa succedeva 3000 anni fà? Sono tanti 3000 anni. Il nonno di tuo
nonno di tuo nonno… quanti nonni dei nonni occorrerà risalire per
arrivare a 4000 anni?
Immagina che
ci vogliano 30 anni per fare un figlio. Cioè che tu avrai un figlio
a 30 anni e che poi tuo figlio ne avrà un altro a 30 anni (cioè
30 + 30 .. fra 60 anni). Ognuno di questi periodi di 30 anni si chiama
generazione. Mio papà era di una generazione prima della mia. Io
sono di due generazioni prima della tua. Mio trisnonno, il nonno di mio
nonno di quante generazioni fa era, rispetto alla tua? Devi fare un po'
di somme:… Io due generazioni fa (sono tuo non-no), mio nonno 2+2 generazioni
fa, il nonno di mio nonno 2+2+2 generazioni fa.
Allora per sapere quante
generazioni fà c’erano i tuoi avi (cosa significa avi? Cerca su
dizionario) 3000 anni fà, devi dividere 3000 per 30. Quanto fa?
(è semplice, ma puoi usare la calcolatrice.. Diciamo che faccia
100...
Ora domandati:
quanto c’è nel tuo sangue di quei tuoi lontani avi? Anche qui va
fatto una divisione. Nel figlio c’è la metà del sangue del
papà (metà è della mamma), che ha la metà di
quella del nonno. Quindi tu hai la metà della metà del sangue
del nonno. Su, su fino ad arrivare ai tuoi avi di 100 generazioni fa. Allora
devi dividere per due per due per due 100 volte. Viene un numero piccolissimo.
Non puoi neanche immaginare quanto piccolo. 0,0000……..01 con 30 zeri. Comunque
un pezzettino di te risale a quei lontani avi che vivevano 3000 anni fa.
Tutta questa solfa
(verificare su dizionario cosa significa solfa) per dirti che ti dovrebbe
interessare sapere cosa facevano 3000 anni fa i tuoi avi.
Cosa facevano?
(Attenzione: d'ora in poi, quello che vedrai scritto in corsivo non è farinadel mio sacco. L'ho preso da qualche parte e l'ho copiato per te.)
3000 – 4000 anni fa, grazie soprattutto all'invenzione della scrittura e della ruota, fioriscono le prime civiltà urbane del mondo antico: prima in Mesopotamia e successivamente in Egitto.
Magari il tuo avo era là che abitava.
Sorgono le città
della Mesopotamia mettendo assieme dei villaggi di contadini. Grazie all'immigrazione
nella zona di genti vicine (i sumeri), si arricchiscono con l'agricoltura
e il commercio con altri popoli. Le città poi cominciano a litigare
tra di loro e nessuna raggiunge una stabile supremazia.
Questo avveniva
in Mesopotamia. In Egitto, invece, la precoce unificazione e la centralizzazione
del potere sfociano nella celebrazione dell'autorità del faraone.
Intorno al 2000 a.C. (prima di Cristo) i Sumeri
sono gravemente minacciati da invasioni di barbari, mentre l'Egitto entra
in una fase di declino a causa di tensioni interne; nel contempo si sviluppa
la civiltà minoica (in Grecia).
Ma forse il tuo avo abitava in Italia. E qui cosa succede 3000 anni fa?
Finisce la fase della rivoluzione neolitica (quando usavano solo strumenti di pietra), che apporta le grandi innovazioni dell'allevamento del bestiame, dell'agricoltura, dell'invenzione della ceramica, della tessitura, e dunque un progressivo sviluppo delle forme stanziali di vita, che nell'Italia settentrionale si basano sul sistema del villaggio lacustre su palafitte. Nel Salento e in Sardegna si trovano concentrazioni di menhir (che sono delle enormi pietre messe in piedi come fossero delle colonne), mentre gli eccezionali graffiti rupestri della Valcamonica raffigurano uomini intenti all'aratura e alla caccia, animali e armi. La lavorazione della ceramica conosce una notevole fioritura, mentre l'introduzione della metallurgia del rame e dell'aratro a trazione animale segna l'inizio dell'Età del Rame. Si incrementano gli scambi fra le varie comunità italiane e con gli altri popoli del Mediterraneo, mentre si delineano i primi feno-meni di differenziazione sociale.
Per oggi basta. La storia prosegue domani
Ciao
siamo rimasti che i tuoi antenati si davano da fare con la caccia e con
la pesca. Andavano a caccia nei boschi. Prima avevano clave e coltelli
di pietra, poi avevano imparato a fondere il rame. Chi faceva il fabbro
fondeva il rame, faceva le spade, non aveva tempo per andare a caccia.
E allora come faceva a mangiare? Il cacciatore gli portava magari mezzo
cinghiale e lui gli dava in cambio una spada. I soldi allora non esistevano
e la gente scambiava una cosa con un’altra. Era il baratto.
Poi quando la gente comincia a formare
delle città, non basta più andare a caccia per dare da mangiare
a tutti. E così inventano l’agricoltura. E per vangare la terra
che era incolta e dura, inventarono l'aratro che facevano tirare dai tori.
Era una vita dura non come la tua che ti alzi la mattina ed intingi i biscotti
nel te.
Nella storia antica lo sviluppo delle idee religiose è legato alla
nascita di un'agricoltura stabile e al sorgere dei primi stati e imperi.
Il passaggio da un'economia basata sulla caccia a una basata sull'agricoltura
si riflette innanzi tutto nella nascita di culti della fertilità,
in cui la figura centrale è una madre o una dea della Terra. Con
la crescita di civiltà urbane nelle fertili valli del Nilo e dell'Eufrate,
si sviluppa una società dominata dai sacerdoti e basata su un sistema
di divinità, ognuna delle quali è connessa a una particolare
città o regione.
Le piene ricorrenti fanno della valle dell'Eufrate (un fiume
dove adesso ci sta l’Irak e il petrolio) una delle
regioni più fertili e più ricche dell'età antica.
Determinano così il sorgere, tra il IV e il I millennio a.C., di
culture basate su elementi etnici diversi come quelle dei Sumeri, dei Semiti
e degli Indeuropei. Sulle sue rive sorgono alcune delle più famose
città dell'età antica: Babilonia, Mari, Karkemish (Babilonia
c’è ancora adesso).
La centralizzazione
dell'autorità dello stato e dei sacerdoti si riflette nell'acquisto
di importanza di alcune divinità rispetto ad altre. In Egitto, si
assiste alla nascita della dottrina della divinità regale e a quel
fiorire di templi monumentali e di tombe reali che culminerà nell'Età
delle Piramidi.
La leggenda vuole
che i primi tre sovrani dell’Egitto (Userkaf, Sahura e Neferkara) siano
figli del dio Râ e della sposa di un sacerdote di Eliopoli e i loro
successori, oltre ad avere nomi composti con Râ, portano tra i loro
titoli quello di "figlio di Râ", indicando con ciò una dipendenza
dal Sole. È questo un chiaro segno del potere sacerdotale va via
via consolidandosi a fianco dell'autorità regale.
L'invenzione della scrittura, intesa come trasferimento del pensiero e
della parola in una dimensione permanente mediante un sistema di segni
grafici convenzionali, rappresenta il passaggio dalla preistoria alla storia,
la scoperta del mezzo di comunicazione per eccellenza degli esseri umani
lontani fra loro nel tempo e nello spazio. Questa invenzione è il
frutto di un processo durato millenni e i suoi precedenti li si può
individuare già nei dipinti e graffiti su roccia risalenti a 50000-35000
anni fa, praticati da popolazioni preistoriche diverse: le immagini di
animali, di impressionante precisione, sono, oltre che rappresentazioni
naturalistiche e fedeli degli oggetti, simboli che rimandano ad atti rituali,
alla funzione magica delle parole che i primitivi consideravano capaci,
di per se stesse, di dare la vita e la morte. In seguito, il disegno comincia
ad essere utilizzato anche per fini pratici.
Risalgono al 15000-12000 a.C. le tacche di argilla che i cacciatori-raccoglitori
usavano per contare.
A partire dal 4000 a.C. circa, lungo l'arco di due millenni, si sviluppano
i primi sistemi di scrittura che andranno evolvendosi gli uni dagli altri:
in Mesopotamia, ai primi sistemi ancora pittografici e ideografici, seguirà
l'invenzione sumera della scrittura cuneiforme, quella geroglifica degli
Egizi, nella quale è evidente l'influsso sumerico, e infine quella
alfabetica, elaborata dai Fenici e in forma definitiva dai Greci.
In Cina, intorno al 3000 a.C., comincia a svilupparsi, in modo del tutto
indipendente, l'ideogramma, che ancora oggi caratterizza il sistema di
scrittura cinese.
Il seguito al prossimo fax. Studia bene tutto questo. Se no i tuoi antenati ti vengono a tirare le orecchie.
Ciao
non ti lamentare come il tuo solito, non dire che il nonno Lucio rompe,
che hai già tanto da fare che mancavano solo questi fax sulla storia
degli antenati.
Con tutte quelle storie sulla scrittura,
pittografica, cuneiforme, geroglifica! Chi ci capisce è bravo.
E no, mio caro
Pietro. Rileggi attentamente e se non capisci fammi delle domande. La scrittura
pittografica è quella che per farsi capire disegna gli oggetti.
Così, se disegno un uccellino, vuol proprio dire uccellino. Per
dire casa, disegno una casa. E’ la scrittura degli uomini delle caverne.
Facevano vedere un bisonte ed un cacciatore per dire che il cacciatore
era andato a caccia di bisonti.
Nella scrittura
ad ideogrammi, quella degli antichi egizi (quella che vedi andando al museo
egizio di Torino), invece la cosa è diversa. Se vedi un uccellino,
non vuol dire uccellino. Magari vuol dire notizia perché la notizia
vola come gli uccelli. Se vedi un bastone vuol dire re, perché il
bastone è il segno del comando.
Quindi se vai a visitare le caverne dei primitivi sulle parati vedi scritto delle cose che capisci anche un asino (non è il tuo caso, naturalmente). Mentre se guardi un obelisco egiziano e vedi tutti quei segni, non capisci nulla. Come hanno fatto allora gli studiosi (quelli come te, per intenderci) a decifrare i geroglifici? C’è stato un sapiente dell’epoca che conosceva sia l’egiziano che il greco e ha fatto un dizionario. Siccome allora la carta non c’era e poi i topi l’avrebbero mangiata, ha scolpito il dizionario con lo scalpello sulla pietra. E’ una lapide che è stata scoperta cento anni fa in un posto che si chiama Rosetta. E così la lapide è chiamata da allora la pietra di Rosetta. Da una parte c’è il testo in egiziano e dall’altra quello in greco. E così (sempre gli studiosi, non i lavativi) hanno saputo decifrare la lingua egiziana. Adesso, se uno studia a fondo può imparare a leggere l’egiziano. Ti va l’idea?
Poi per fortuna hanno inventato l’alfabeto. I segni della scrittura non assomigliano a nessuna cosa, né animale ne casa, né altro. Sono dei segni e basta. Da soli non significano niente, ma messi assieme… messi assieme fanno la parola e questa sì che significa. Sempre che uno sappia leggere. Per esempio tu che sai leggere che vuol dire zug? (per saperlo deve guardare su un dizionario tedesco).
La musica probabilmente ha origine dal desiderio dell'uomo di esprimersi
più pienamente di quanto non possa fare con la parola. La sua nascita
e il suo sviluppo sono normalmente associati alla vita religiosa e rituale
dei popoli, nel cui contesto la musica assume un ruolo di particolare rilievo
nell'espressione del sacro e nella comunicazione con il divino: nei miti
delle diverse culture la musica è, infatti, un dono della divinità.
È interessante notare come culture molto distanti fra loro siano
arrivate a produrre strumenti musicali molto simili, adattando oggetti
naturali, come accade per i flauti e gli zufoli d'osso trovati in Ungheria
e in Russia e risalenti al 25.000 a.C.
In Egitto si sviluppa la civiltà neolitica di Naqada, che produce
vasi e tessiture e conosce l'uso dei metalli. Sia qui sia in Mesopotamia
le prime forme di scrittura a caratteri cuneiformi sono incise su tavole
d'argilla; trionfa la decorazione nelle tavolozze da belletto oltre ai
primi oggetti di ferro forgiato; la ceramica è prodotta con la ruota
da vasaio.
In Europa e nel Vicino Oriente si diffonde il fenomeno del megalitismo
con statue-stele, menhir, dolmen e cromlech. In Italia popolazioni indoeuropee
introducono le culture dell'età del rame; dal centro-sud forme e
decorazioni ceramiche si estendono a tutta la penisola.
In Cina vive l'arte della ceramica rossa, con decorazioni geometriche in
bianco e nero o solo nere, e quella della ceramica nera; in Giappone vive
la cultura neolitica del periodo Jomon, con ceramica decorata a sempre
maggior effetto plastico, mentre in India giungono dall'Iran le prime comunità
di agricoltori con ceramica fabbricata al tornio; successivamente si diffonde
la civiltà urbana dell'Indo con impianti urbani a pianta ortogonale,
acropoli, edifici in mattoni cotti e legno, e ceramica con motivi geometrici
e naturalistici.
La nascita delle civiltà superiori della Mesopotamia e dell'Egitto
è favorita dal miglioramento climatico susseguente alla fine dell'ultima
glaciazione (12000-10000 a.C.) che consente lo sviluppo dell'agricoltura
e dell'allevamento, nonché dalla scoperta della ceramica,essenziale
per la raccolta e la conservazione dei prodotti agricolo-pastorali. A queste
attività si affianca, a partire dal 5000 a.C., la tessitura di filati,
conseguenza diretta della manifattura di stuoie e canestri.
Il IV millennio a.C. (cioè 5000 anni fa) vede l'invenzione dell'aratro,
della barca a vela e dei metodi di scrittura, derivati dalla modificazione
di semplici pittogrammi. Gli utensili di pietra diventano sempre più
raffinati e differenziati secondo l'uso, ma lasciano il posto dapprima
a quelli in rame, metallo malleabile già presente in natura, e poi
a quelli in bronzo, una lega di rame e di stagno scoperta nella seconda
metà del IV millennio a.C. e di uso comune nel millennio successivo.
Lo sviluppo dei commerci e le migrazioni dei popoli agevolano lo scambio
e il progresso delle conoscenze tecnologiche. Metodi scientifici nel senso
moderno del termine si sviluppano molto più tardi, ma in queste
prime società le conoscenze empiriche basate sull'osservazione continua
del mondo fisico raggiungono livelli di grande ingegnosità. Le conoscenze
di astronomia e di agrimensura necessarie a risolvere i problemi dell'agricoltura
portano alla nascita e allo sviluppo della matematica e della geometria.
Per il loro impatto sociale le scienze diventano appannaggio di potenti
caste privilegiate che sovrintendono alla realizzazione di opere monumentali.
Le piramidi delle prime dinastie egiziane rimangono una delle più
raffinate opere di ingegneria di tutti i tempi. Anche in Mesopotamia e
nella valle dell'Indo, come più tardi in Cina e in Mesoamerica,
le nozioni astronomiche e matematiche dei sacerdoti forniscono le basi
per lo sviluppo delle altre scienze.
Per oggi smetto di rompere.
Ciao
Riprendiamo un po' il viaggio del tuo lontano antenato. Sai quello che
prima fonda una città in Mesopotamia, là dove poi ci sarà
la città di Babilonia e dove ora c’è il petrolio degli arabi.
Quell’antenato, non proprio lui ma qualche suo nipote, è poi andato
in Egitto a costruire le piramidi.
Anzi, prima di
lui un nonno del nonno vive in Valcamonica, vicino a Bergamo ed era ancora
all’età della pietra. Si divertiva a disegnare delle figure sulle
rocce.
Poi però
un suo nipote è andato in Mesopotamia, perché nel frattempo
aveva imparato a fondere il rame. Così faceva e vendeva le spade
di rame ai babilonesi.
Scusa, avevo perso
il filo. In Egitto quel tuo avo delle piramidi era un sacerdote e aveva
le sue belle cose da dire ai vari dei di allora che stavano in cielo.
Sai quei dei della fertilità. Lui li pregava perché
facessero venire le piene nel Nilo e così l’acqua fertilizzasse
i campi.
Insomma, dai
e dai ha poi inventato la scrittura. Non lui, ma un suo nipote che poi
è anche lui un tuo antenato. Prima ha inventato i geroglifici, poi
un suo nipote che abitava in Fenicia ha inventato l’alfabeto.
D’accordo fin
qui? E visto che tutti ormai sapevano scrivere, non va a inventarti anche
la musica? Questo avveniva in Grecia 3000 anni fa. Ma più su nel
Nord Europa, un altro tuo antenato era rimasto più indietro. Aveva
appena inventato l’aratro e così faceva il contadino e seminava
e faceva crescere il grano (quello che serve per fare la farina per il
pane). Il pane, l’avevano già inventato? Chissà. Prima comunque
dovevano aver inventato la farina.
Tutto questo te l’ho già
scritto nelle mie tre lettere sulla storia precedenti e che tu avrai letto
e riletto. Le ’hai lette, oppure no?
Sveglia Pietro! Ho visto che sbadigli. Mica ti addormenterai. Vengo lì io e ti do un calcione…
Allora vediamo
un poco cosa ha fatto quel tuo antenato della tribù degli
ITTITI E ASSIRI.
Siamo sempre nel 2000 a.C. (a.C.
vuol dire “prima di Cristo”), cioè un 4000 anni fa (Cristo è
nato 2000 anni fa, visto che noi ormai siamo nell’anno 2000 dopo Cristo,
2 più 2 fa qquattro, o no?).
Gli
scambi commerciali e le guerre sono i principali stimoli per il progresso
tecnologico del II millennio a.C. (cioè tra il mille ed il duemila
a.C).
Per via di terra
si consolidano le vie carovaniere che dall'Asia centrale e la Persia portano
in Mesopotamia e da qui raggiungono il Mar Nero, l'Anatolia, il Mediterraneo
e l'Egitto. Le carovane erano formate da file di animali da soma quali
l'asino, sostituito molto più tardi dal cammello, nonché
da carri a due e quattro ruote, trainati da cavalli. Are che fosse un tuo
vecchio cugino quello che guidava gli asini?
Le automobili ed i camion non li avevano ancora inventati).
Le
vie marittime, dominate dai Cretesi che sfruttano il rame di Cipro e poi
dai micenei, sono percorse da grandi barche a remi munite di vela quadrata.
La forte domanda
di bronzo comporta la ricerca attiva di nuovi giacimenti di rame e stagno.
In Anatolia (dove oggi c’è la Turchia) le nuove popolazioni indoeuropee
come gli Ittiti sfruttano un nuovo metallo, il ferro, prima presente solo
come rarità di origine meteorica (cioè che veniva dal cielo,
dalle pietre dette meteora, quelle che ogni tantosi vedono come stelle
filanti).
Il ferro viene usato regolarmente a partire dal 1300 a.C. I giacimenti
di ferro sono molto più comuni di quelli di rame e anche se la sua
metallurgia cioè l’arte di fondere e lavorare i metalli) risulta
più difficile, alla fine del millennio si assiste in Oriente al
passaggio dall'età del bronzo a quella del ferro.
In Europa il passaggio avviene attorno al 900 a.C. per le popolazioni maggiormente
in contatto con l'Egeo e successivamente per quelle più lontane.
Grazie al nuovo metallo le armi si modificano e divengono più efficaci:
si fabbricano spade più lunghe che colpiscono di taglio e di punta.
In Cina si assiste al grande ed improvviso sviluppo del bronzo che coincide
con l'avvento della dinastia Shang (ca.1700 a.C.).
La tecnologia del vetro si affina e si sviluppa in Egitto a partire dal
1500 a.c.
Per oggi basta, visto che hai già quasi chiuso gli occhi. E non sbadigliare!!!!
Ciao