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Changzhou Chronicle Pt. 2

25 Novembre 2002

 

Ciao a tutti, al ventottesimo giorno di Cina e' tutto ok.

Ho fatto la prime lezioni di Taiji Quan e sono diventata un maestro del mimo.

 

La Cucina Cinese (II)

Dopo il brusco impatto all’arrivo e un pollo al chili che mi ha fatto piangere per mezz’ora (e ne avevo assaggiato solo una puntina!), nelle ultime due settimane ho limitato gli esperimenti.

In compenso ho visto gli altri ragazzi mangiare spiedini di scorpioni e cicale e Marco bere la bile e il sangue di serpente.

  Spiedini di Cicale e Scorpioni a Beijing

Complimenti per il coraggio. Chissa’ se anch’io dopo 9 mesi mi azzardero’ a tanto?

 

La Bicicletta

Due settimane fa ho deciso di comperarmi una bicicletta. Alex l’aveva comprata il giorno prima per 160RMB (20 euro), cosi’ gli ho chiesto di vederla per farmi un’idea. Scendiamo in strada e... gliel’avevano gia’ rubata. Abbiamo comprato due bici e quattro lucchetti che sono costati quanto meta’ bicicletta.

Ora quando non piove vado al lavoro pedalando. Prima di partire riaggiusto parafanghi e copricatena con le mani (latta), poi mi avventuro nel traffico di Changzhou.

Le piste ciclabili sono pericolose quanto le strade, perche’ i ciclisti cinesi sono indisciplinati e distratti almeno quanto gli automobilisti.  Inoltre si e’ piu’ esposti allo sport nazionale cinese (lo sputo), quindi quando si sente “caricare il colpo” bisogna prevedere la traiettoria e decidere se superare a destra o a sinistra. Per il resto la mia bici perde viti e sta per perdere la sella, ma non mi preoccupo perche’ a ogni angolo della strada c’e’ qualcuno con attrezzi, toppe e pompa per le emergenze.

 

I Fine Settimana

Grazie alla posizione geografica ottimale di Changzhou (ma soprattutto data la totale assenza di cose da fare qui nel week-end) tutti i fine settimana colgo l’occasione per esplorare un po’ di Cina.

Due settimane fa siamo stati a Zhouzhuang, l’ennesima cittadina soprannominata la “Venezia dell’Oriente”. Questa volta non siamo rimasti delusi: ZZ e’ un gioiellino.

Al ritorno, l’autobus ha fatto una rotonda in senso contrario. Anarchia totale.

      Zhouzhuang

Il week-end passato, invece, abbiamo fatto un ‘salto’ a Pechino. 13 ore di treno all’andata e altrettante al ritorno, ma grazie al treno notturno e’ fattibile.

   La Grande Muraglia a Simatai

Sono stata sulla Grande Muraglia: che emozione... (e che freddo!). Altre highlights del w-e: l’anatra alla pechinese e il tassista cinese che cantava “Bella Ciao”.

 

L’Esercitazione Antincendio

La settimana scorsa CBC ha organizzato un’esercitazione antincendio. Hanno chiesto ad alcuni di noi espatriati di partecipare, cosi’ alle 14 Joyce, Michele ed io abbiamo raggiunto la folla radunata nel cortile per l’occasione.

L’esercitazione prevedeva un quiz e una prova pratica, il tutto sotto forma di gara sportiva. Ignari delle finalita’ o delle modalita’ del tutto, abbiamo fatto quanto ci veniva detto di fare, con momenti di assoluto divertimento.

14:00 distribuzione dei numeri ai partecipanti e disposizione su piu’ file.

14:20 marcia in fila indiana dal punto A al punto B (A e B distanti circa 100 metri)

14:25 discorso (rigorosamente in cinese)

14:30 marcia da B ad A

14:35 di nuovo tutti in fila da A a B, questa volta c’e’ anche la musica

14:40 discorso (??)

14:45 da B ad A, senza rompere i ranghi

15:00 stiamo ancora aspettando. Dopo un po’ ci rendiamo conto che finora abbiamo solo fatto le prove generali e che stiamo aspettando le autorita’ locali (nonche’ la televisione) per potere iniziare la cerimonia

15:10 sono arrivati i VIP, si puo’ cominciare!

15:15 marcia da A a B a ritmo di musica

15:20 siamo schierati in file davanti alle “autorita’”, ognuno di loro fa un breve discorso. L’operatore della tv se ne strafrega di quanto viene detto perche’ e’ troppo impegnato a inquadrare fisso - per un minuto di fila - prima me e poi Michele. E’ durissima rimanere seri. Siamo ‘lao wai’ (stranieri) e percio’ siamo destinati ad essere al centro dell’attenzione.

La gara teorica si svolge come segue: due partecipanti alla volta devono rispondere alla domanda scritta su un cartellone, ad esempio: “con cosa si spegne un fuoco di bambu’?”. Le risposte tra cui scegliere (acqua, CO2, sabbia,...) sono scritte su dei cartelli su un tavolo alla partenza: allo sparo i concorrenti devono afferrare la risposta giusta e correre verso il traguardo, piu’ o meno a 60 m dalla linea di partenza. Tutto (ovviamente) e’ scritto in cinese.

     Il tabellone con le domande

Tra l’elevato numero di giudici di gara presenti, quelli al traguardo registrano i tempi dei concorrenti (in secondi e decimi di secondo), rigorosamente misurati A MENTE (non c’e’ l’ombra di un cronometro).

Questo comunque e’ un dettaglio, visto che non abbiamo idea di come siano fatte le squadre, se esistano delle squadre, quale sia l’obiettivo della gara, come e se vengano valutate le risposte sbagliate.

Anche la funzione dell’ufficiale in divisa vicino al tavolo delle risposte non e’ del tutto chiara. Nella maggiorparte dei casi dieci secondi prima dello sparo da’ una bussata vicino alla risposta giusta.

Ovviamente pero’ si dimentica di dare il suggerimento quando tocca a me – e’ troppo impegnato a guardare la “laowai “ – e cosi’ allo sparo afferro il primo cartello a caso e corro. Avrei potuto strisciare e mi avrebbero fatto vincere lo stesso: si lascia sempre vincere lo straniero.

  La Partenza

La gara pratica consiste invece nello spegnere un fuoco con una coperta (le donne) o con l’estintore (gli uomini).

Al termine delle gare la televisione intervista Joyce (la laowai bionda: wow!) e come premio per avere partecipato ci regalano una bilancia a testa.

Alla prossima!

Linda

 

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