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Dall'introduzione di Marcello Lupano
alla mostra personale al Forte Spagnolo, L'Aquila, 28
Marzo/18 Aprile 1990.
"Ugo Uva...
perché?"
Perché si parla oggi di
un pittore non più giovanissimo? Perché
se ne parla come se fosse un nuovo pittore? Perché
non si ricorda preliminarmente la sua vita interamente
dedicata alla pittura ed alla scultura? Perché
non si ritrova il suo nome in rassegne, cataloghi o
mostre degli ultimi dieci, quindici anni? Perché
ancora si sorvola sulle mostre da lui effettuate con
successo negli anni sessanta, ai premi vinti, alle critiche
avute? La risposta è molto semplice, così
semplice da sembrare paradossale ai cultori del successo!
Dopo I primi apprezzamenti avuti, Ugo Uva ha spontaneamente
e deliberatamente abbandonato la pubblica gestione delle
sue opere e si è chiuso in volontario ritiro
per lavorare solo come si sentiva di fare. A questo
punto ritornano altre domande: perché? quali
ragioni hanno indotto un pittore che stava per navigare
sulla cresta dell'onda, quindi con probabile imminente
successo, a ritirarsi lavorando, con energia e vigore
ritemprati, solo per se stesso e raramente per qualche
amico, ammiratore o suo affezionato collezionista? il
libero ed autonomo spirito del Maestro Ugo Uva non era
disponibile ad accettare condizionamenti alcuni, standards
quantitativi di produzione - tanti quadri al mese -
passaggi obbligati attraverso certe gallerie, magari
con accordi di esclusiva, questuanti richieste di appoggio
critico, articoli su giornali con il significato di
supporto promozionale, e così via. |