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La pianificazione sociale delle emergenze

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un libro di

di Alberto d’Errico, Fabrizio Cola, Luigi De Luca

In un mondo che cambia alla velocità della luce, la Protezione Civile non può segnare il passo ed essere spettatrice dei cambiamenti, ma deve invece, costituirne parte attiva.

La società viene profondamente modificata dalle nuove tecnologie che se da un lato aumentano la "qualità della vita", dall’altro, in molti casi, aumentano di pari passo il livello di pericolosità degli impianti industriali destinati alla ricerca e alla produzione.

Gli insediamenti umani devono sempre e costantemente misurarsi con un "impatto ambientale" segnato dal retaggio di una pressoché totale assenza di pianificazione e integrazione della presenza dell’uomo sul territorio.

Tutto questo ha come risultato, quello di impegnare gli esseri umani in un confronto costante, a volte tragico, con le "insidie" della natura e con i pericoli legati all’impiego delle moderne tecnologie.

Una Protezione Civile che voglia rimanere al passo coi tempi, deve percepire tempestivamente, comprendere fino in fondo ed integrarsi pienamente con l’evoluzione della società dell’informazione e della comunicazione.

Nuove strategie comunicative devono prendere vita nelle dinamiche evolutive di un contesto sociale dove, proprio la Protezione Civile, se sarà in grado di modificare le originarie impostazioni legate esclusivamente alla gestione del soccorso e dell’emergenza, potrà giocare un ruolo di fondamentale importanza nelle attività di previsione, pianificazione ed educazione alla sicurezza.

Coscienti di questi cambiamenti, abbiamo unito le nostre diversificate esperienze nel settore, per la realizzazione di un lavoro impegnativo nel quale abbiamo tentato di riportare, ci auspichiamo con successo, le nostre sensazioni e le esperienze maturate sul campo, ma soprattutto il nostro personale profondo convincimento a riguardo della assoluta necessità di una "pianificazione sociale delle emergenze" che trovi i propri presupposti nell’attività di informazione, formazione e comunicazione, e nel responsabile coinvolgimento di tutti i soggetti attivi della società civile con l’imprescindibile e prioritario obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di sicurezza del cittadino.

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