Oltre la parola, i nomi, i valori dei numeri e delle loro permutazioni possibili, il rituale della musica è soprattutto il rituale della memoria più profonda: quella che indaga sul segreto dell'origine della vita, osservando e conservando, nel meraviglioso paradosso del rinnovare se stessi nell'atto di ripetere —virtuosamente o virtuosisticamente contemplando— le variazioni d'aspetto dell'immutabile. |
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