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Pareti rivestite in legno

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PARETI RIVESTITE IN LEGNO

I rivestimenti in legno possono essere eseguiti con vari manufatti, diversi per aspetto e dimensioni: le perline in legno e i compensati sono quelli più usati.

I compensati si trovano in commercio in una grande varietà di tipi, più o meno pregiati, con superficie rifinita oppure grezza e quindi adatta a essere verniciata. Sono pannelli formati da un numero dispari di fogli di legno (tre, cinque, sette e così via) incollati uno sopra l'altro in modo che le fibre di due fogli successivi siano perpendicolari le une alle altre.

E' una struttura che dà al compensato resistenza e indeformabilità molto superiori, a parità di peso e di spessore, a quelle del pannello in legno massiccio. La larghezza dei pannelli va da 122 a 170 centimetri, la lunghezza da 170 a 240 circa. Lo spessore varia secondo il numero dei fogli che formano il compensato. Alcuni magazzini specializzati forniscono pannelli tagliati nelle misure desiderate. Il fissaggio dei compensati si fa su un'orditura di sostegno se i muri sono irregolari, oppure presentano macchie di umidità. In questo modo, fra la parete e i pannelli di compensato, si forma una intercapedine di circa due centimetri che impedisce il passaggio dell'umidità. L'orditura va predisposta in modo che oltre ai listelli orizzontali, distanziati circa 50 centimetri uno dall'altro, ci siano anche listelli verticali in corrispondenza di ogni giunto tra un pannello e l'altro. Il fissaggio si ottiene con groppini zigrinati (chiodini a testa piccola). Se i pannelli sono in compensato grezzo, i giunti anche se ben eseguiti, si notano sempre un po': in tal caso si possono rivestire in carta tessuto, oppure si possono nascondere i giunti con coprigiunti. I pannelli in compensato impiallicciato, già trattati con vernice trasparente e dotati di scanalature, risolvono bene il problema dei giunti. L'inchiodatura in questo caso si effettua lungo le scanalature: i chiodini (groppini) se accuratamente ribattuti, risultano invisibili.

Prima di incollarli, bisogna sincerarsi che le pareti siano ben asciutte, livellate e lisce. Si preparano i pannelli tagliati nelle dimensioni utili e si allineano sui muri gli spazi che corrispondono ai pannelli, curando bene che siano verticali. Naturalmente la parete deve essere ripulita da ogni impurità prima di stendere l'adesivo consigliato dal fornitore. Con lo stesso adesivo si spalma il retro del pannello, poi si aspettano 15 o 20 minuti, cioè il tempo necessario a far evaporare il solvente, e si appoggiano i pannelli contro il muro nella posizione giusta, pigiando bene. Attenzione ai giunti: bisogna che siano bene accostati. Per ottenere un incollaggio uniforme occorre battere la superficie di ogni pannello dal centro verso i lati, con un mazzuolo di legno dopo aver fasciato il mazzuolo per non danneggiare la superficie del pannello. Come si è fatto con il compensato, si può eseguire un rivestimento per incollaggio usando pannelli di masonite o con altri materiali, magari a superficie plastificata.

Le perline di legno sono sottili tavolette impiegate di solito per costruzioni rustiche. Sono lunghe da due a quattro metri e larghe da sei a quindici centimetri. Gli spessori variano dai dieci ai trenta millimetri, così come può variare il profilo che può essere liscio o sagomato, e l'essenza del legno. Per tutta la loro lunghezza le perline hanno sagome a maschio e femmina per potersi incastrare fra loro.

Normalmente si fissano al muro inchiodandole a una orditura di sostegno che può essere formata da listelli di legno (sezione 2 x 4 centimetri) disposti in senso orizzontale alla distanza di circa 50 centimetri uno dall'altro e fissati con comuni tasselli a espansione in plastica. Stabilito quanto deve essere alto il rivestimento della parete, si traccia sul muro la posizione dei listelli. Lungo l'asse di ciascun listello si praticano col trapano (vedere il catalogo Bosch. Programma Hobby) alcuni fori alla distanza di circa 60 centimetri; appoggiando il listello alla parete nella posizione prefissata, si riporta sul muro, con un punteruolo, la posizione dei fori. In corrispondenza dei punti segnati si inserisce il tassello e poi si fissano i listelli con le viti. Se la parete è irregolare, è bene assicurarsi, con il filo a piombo, se le facce anteriori dei listelli si trovano tutte sullo stesso piano. Se il muro è molto umido, è meglio interporre tra il muro e i listelli una fascia di materiale isolante (cartone catramato o altro). Predisposta l'orditura si applicano le perline tagliate nella misura giusta, cominciando da un lato e procedendo verso quello opposto. Attenzione a non fare giunti nel senso della lunghezza.

La prima perlina si dispone con il profilo a femmina rivolto verso il lato di partenza e si pianta una fila di chiodi a poca distanza dal profilo stesso. Se la verticalità è esatta si inchioda la perlina anche dal lato opposto: se lo spessore lo permette (cioè non c'è pericolo di rottura) è meglio che la seconda inchiodatura avvenga nello spessore del profilo a maschio in modo da risultare invisibile. I chiodi si piantano di sbieco e si ribattono nel legno con il punteruolo per permettere l'incastro dell'elemento successivo. Le altre perline si inchiodano soltanto su questo lato. Occorre, dopo aver applicato un certo numero di perline, controllare che siano perfettamente verticali. Quasi sempre accade che l'ultima perlina non si inserisca perfettamente a incastro come le altre. Di solito si deve eliminare la parte posteriore del profilo a femmina e poi fissare la perlina con una fila di chiodi vicino a entrambi i bordi. Poiché i chiodi rimangono a vista, corre ribatterli bene e poi stuccarli usando il tipo di stucco per interno.