Hänsel e Gretel Centro Studi sui problemi dell'età evolutiva Corso Roma 8, 10024 Moncalieri (TO) tel e fax 0116405537 e mail hansel.e.gretel@iol.it |
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Rompere il Silenzio - Movimento per l'infanzia
Dal 1997 il Centro Studi Hänsel e Gretel ha
contribuito alla nascita dellAssociazione
nazionale Rompere il silenzio e del suo
progetto di prevenzione primaria e secondaria e di
sensibilizzazione allascolto delle problematiche
dei minori. Il Centro Studi Hänsel e Gretel è unassociazione
di professionisti che lavorano nel campo della
prevenzione, della formazione e del trattamento della
sofferenza minorile. Rompere il silenzio è invece
unAssociazione che si fonda sullimpegno
volontario dei suoi componenti; non ha finalità
professionali, bensì culturali e politiche (nel
senso che è rivolta allintera polis
degli adulti). LAssociazione è composta non solo
da addetti ai lavori e intende aggregare
genitori ed operatori interessati a promuovere una
cultura della sensibilità ai bisogni dellinfanzia
e delladolescenza. Rompere il silenzio è unassociazione nata nella scuola, da unesperienza di formazione e di attivazione di un gruppo di insegnanti nel ruolo di conduttori di gruppo sulle problematiche della relazione educativa e dellascolto. LAssociazione Rompere il silenzio sè già impegnata nel novembre-dicembre 1997 in una prima campagna di sensibilizzazione nazionale sul tema dellascolto della sessualità dei minori. Abbiamo voluto affermare nelle città e nelle scuole dove siamo stati presenti che la più grande strategia di prevenzione dellabuso sessuale allinfanzia consiste nellaiutare i genitori, gli insegnanti, i professionisti dellinfanzia e delladolescenza a sviluppare la capacità di ascolto e di dialogo con i minori, di condivisione dei loro problemi, di vicinanza emotiva ai loro sentimenti e alle loro difficoltà. Solo così possono essere tenuti aperti canali comunicativi preziosi che consentono ai bambini di segnalare immediatamente agli adulti protettivi che li circondano problemi piccoli o grandi, segreti piccoli o grandi. LAssociazione Rompere il silenzio ha organizzato nel settembre-novembre 99 una seconda campagna di sensibilizzazione nazionale che sè tradotta in cinquanta iniziative tra incontri, dibattiti, seminari e convegni in quasi tutte le regioni italiane sul tema dellascolto del disagio del bambino. Allinterno della suddetta campagna Rompere il silenzio ha presentato e diffuso una Dichiarazione di principi sul ruolo degli insegnanti e dei dirigenti scolastici di fronte al disagio e al maltrattamento degli allievi: una dichiarazione che tenta di contrastare la rimozione da parte del mondo della scuola del problema della sofferenza dei bambini e dei ragazzi, offrendo agli operatori scolastici linee guida concrete su come affrontare le situazioni di disagio e di maltrattamento |
Il progetto di aggregazione
A seguito del processo di cambiamento
culturale che vede emergere in maniera sempre più pregnante nella
società una richiesta di maggiore e diversa attenzione ai problemi e
alle esigenze dell'infanzia. si sono sviluppate negli ultimi anni nel
nostro paese una serie di importanti iniziative (ultima delle quali il
progetto di Indifesi e Offesi) che hanno posto l’esigenza di un
movimento capace di incidere nell’opinione pubblica e nella vita sociale
ed istituzionale del paese per la protezione efficace dell’infanzia
dalle varie forme di violenza e dalle diverse sorgenti di disagio. La vocazione del movimento
L’aggregazione che intendiamo promuovere
ha una vocazione nazionale, sovranazionale e universale.
Nazionale, perché intende proporre e promuovere un movimento su
tutto il territorio nazionale in modo da diventare un punto di
riferimento imprescindibile per un rinnovamento culturale e per un reale
e consapevole impegno del mondo politico e di tutta la società volto
alla tutela e all'ascolto dei bisogni dell'infanzia. Internazionale,
perché si occuperà dei problemi del bambino in una società sempre più
multiculturale e multietnica, favorendo peraltro qualsiasi forma di
collaborazione affiliazione, federazione con altre associazioni o
organismi internazionali se tali modalità collaborative saranno reputate
efficaci e utili al raggiungimento degli obiettivi propri del movimento.
Universale perché il movimento si interesserà di tutti i
molteplici aspetti del mondo infantile garantendo i diritti umani della
dignità e della protezione dalla violenza e dallo sfruttamento, del
diritto ad una crescita e ad un'educazione equilibrata e serena, il
diritto alla comunicazione dei bisogni e dei sentimenti, il diritto
all'ascolto, il diritto a spazi e luoghi adeguati di gioco e di
espressione creativa, ecc…
I valori e le finalità Il movimento che vogliamo costruire elaborerà secondo procedure di discussione e decisione democratica un programma operativo che rispetterà sei valori e finalità di fondo: 1. Il contrasto efficace nei confronti di qualsiasi ogni forma di violenza e di strumentalizzazione ai danni dell’infanzia 2. La responsabilizzazione di tutte le istituzioni e di tutti i ruoli familiari, professionali, sociali della comunità adulta. 3. L’impegno mentale e soggettivo di ogni adulto a favore dei bambini. 4. L’impegno relazionale a favore dei bambini. 5. L’impegno sociale a favore dei bambini. 6. Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva negli adulti e nei bambini.
1. IL CONTRASTO EFFICACE DI QUALSIASI FORMA DI VIOLENZA E DI STRUMENTALIZZAZIONE AI DANNI DELL’INFANZIA
L’abuso fisico,
psicologico e sessuale, la grave trascuratezza, attuati all’interno e
all’esterno della famiglia, la strumentalizzazione in tutte le sue
forme, agita da parte di singoli adulti e di gruppi organizzati, della
mente e del corpo dei bambini, delle loro
risorse affettive, sessuali, lavorative
rappresentano realtà pesanti, diffuse e spesso sommerse che incombono
minacciose sulla crescita delle nuove generazioni e richiedono pertanto
una risposta più attenta e più efficace sul piano preventivo e
repressivo da parte di tutte le istituzioni e di tutte articolazioni
della comunità adulta, un’azione di vigilanza e di sensibilizzazione da
parte di un movimento culturale dalla parte dell’infanzia.
2. LA RESPONSABILIZZAZIONE DELLA COMUNITA’ ADULTA IN TEMA DI VIOLENZA ALL’INFANZIA
Occorre far crescere l’assunzione di una
responsabilità psicologica, morale, sociale e politica della comunità
adulta in tema di violenza all'infanzia, favorendo la consapevolezza che
i fenomeni del maltrattamento e dell’abuso passano vicino e passano
accanto, ed in un certo senso passano dentro ad ogni adulto.
3. L’IMPEGNO MENTALE E SOGGETTIVO DI OGNI ADULTO A FAVORE DEI BAMBINI
Se è vero che i singoli adulti e le
organizzazioni che abusano in diverse forme dell’infanzia devono essere
innanzitutto fermati da un’adeguata azione di indagine e di repressione,
è anche vero che gli autori delle violenze non sono gli unici bersagli
di una mobilitazione costruttiva e coerente a favore dell’infanzia.
4. L’IMPEGNO RELAZIONALE A FAVORE DEI BAMBINI.
E’ di grande importanza la valorizzazione
della relazione interpersonale tra l’adulto e il bambino, nella
famiglia, nella scuola, nelle istituzioni sociali, educative, sanitarie,
giudiziarie, sportive.
5. L’IMPEGNO SOCIALE A FAVORE DEI BAMBINI.
Il movimento che vogliamo costituire
considera i bambini ricchezza e patrimonio dell'umanità, denuncia
violenze manifeste e silenti, commissive e omissive del mondo adulto che
ha costruito una società a proprio uso e misura, dando luogo ad una
cultura adultocentrica che poco e male si è preoccupata e si
preoccupa dei bisogni reali e delle istanze emotive, affettive,
creative del mondo infantile.
6. LO SVILUPPO DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA
NEGLI ADULTI E NEI BAMBINI Il programma operativo
Il concreto programma operativo potrà scaturire soltanto dalla
discussione del movimento, una volta costituito, e dei suoi organi
dirigenti, democraticamente eletti. Orientamenti organizzativi
Le associazioni e i singoli disponibili a sottoscrivere un manifesto per la costituzione di un movimento d’iniziativa culturale e “politica” dalla parte dell’infanzia s’impegnano a: 1. promuovere un Comitato costituente per una più precisa definizione delle caratteristiche istituzionali e organizzative e delle regole statutarie del movimento, dei criteri di validazione e di selezione per l’adesione dei singoli e per i gruppi già strutturati, delle modalità di svolgimento della vita democratica e degli organismi dirigenti del movimento (tale comitato dovrà definire un progetto entro sei mesi circa e sottoporre le sue conclusioni o le sue proposte di maggioranza e di minoranza ad un’Assemblea costituente del movimento); 2. la stessa denominazione del movimento (“S.O.S. infanzia”, “Indifesi e Offesi”, “Dalla parte dei bambini” o altro ancora) dovrà essere discussa ed approvata dall’Assemblea Costituente; 3. promuovere successivamente a questa fase costituente un Comitato scientifico, aperto ad intellettuali ed esperti che possano contribuire ad un rigoroso e vitale fondamento culturale e scientifico del movimento attraverso pubblicazioni da definire e secondo modalità e procedure che dovranno essere proposte dal Comitato costituente e decise dall’Assemblea costituente; 4. indirizzare sin d’ora le linee direttrici del funzionamento istituzionale ed organizzativo del movimento verso alcuni principi fra cui: 4 a. la caratterizzazione rigorosamente democratica del movimento, capace di contrastare logiche narcisistiche e di potere e logiche di accentramento verticistico delle decisioni, logiche antitetiche ad una cultura e ad un’etica dell’infanzia, attraverso regole di funzionamento quali la rotazione della carica del Presidente, la costruzione di articolazioni democratiche e federative dell’associazione, articolazioni peraltro in grado di favorire il radicamento della nuova associazione nel territorio e nelle diverse aree geografiche del paese; 4 b. la costruzione di un movimento capace di raccogliere ed unire non solo associazioni, non solo professionisti ed addetti ai lavori di assistenza, protezione e cura dei minori, ma anche gruppi di popolazione adulta, disposta a responsabilizzarsi sulla difesa dei diritti infantili, sulla comprensione dei loro bisogni infantili e sinceramente interessata alla tutela e alla crescita dell’infanzia; 4 c. la necessità di oltrepassare le associazioni esistenti, senza per questo volerle affatto eliminare nella loro autonomia organizzativa, nella loro originalità e specificità, attraverso la costruzione di un’aggregazione, dove tutti gli iscritti possono essere rappresentanti negli organismi dirigenti indipendentemente dalla loro appartenenza o meno a gruppi strutturati promotori dell’aggregazione (obiettivo che potrebbe essere raggiunto ad un’azione adeguata di presentazione all’opinione pubblica della proposta della nuova associazione unitaria e che potrebbe essere favorito nell’ambito delle singole associazioni firmatarie del documento da una scelta per il 2002 di promuovere una doppia iscrizione: alla singola associazione e contemporaneamente alla nuova aggregazione unitaria).
Claudio Bosetto, Presidente Centro Nazionale Rompere il Silenzio - Torino Andrea Cammarata, promotore Indifesi e Offesi Liliana Carollo, Presidente F:I.A.B.A. Vicenza Gabriella Foliero, Presidente S.O.S. Infanzia Spinea (VI) Claudio Foti, Presidente Centro Hansel e Gretel, Moncalieri (TO) Chiara Pani, Associazione Rompere il silenzio - Sardegna Luciano Paolucci Presidente di Marcia degli Angeli Rosy Genduso Associazione “Mamme Separate” di Como
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