Hänsel e Gretel
Centro Studi sui problemi dell'età evolutiva

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Interventi ed articoli

Rompere il silenzio  - Movimento per l'infanzia

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Archivio attività svolte

  Abuso sessuale sui bambini: a che punto siamo?- Torino, 27 novembre 2004
  Processo agli adulti, Torino 18 gennaio 2003
Corsi di formazione 2001 / 2002
Seminari di presentazione della collana "Dalla parte dell'infanzia"
Convegno Cismai
Corsi di formazione 2002 / 2003

Processo agli adulti?

Istituzioni, professioni, atteggiamenti della  comunità adulta di fronte ai bisogni e ai diritti dei bambini

 


 

Torino

sabato 18 gennaio 2003

ore 9 - 18,30

Hotel Jolly Ambasciatori

Corso Vittorio Emanuele II, 104

 

dentro la raffigurazione immaginaria di un processo, dentro  il gioco dell’accusa, della difesa e della giuria, si collocheranno interventi di riflessione sulle attuali problematiche delle relazioni tra adulti e bambini e interventi di presentazione del nuovo progetto Movimento per l’Infanzia, una proposta politica dalla parte dei bambini…

 

Ore 9 - 13

 

Conduce: Claudio Foti, psicoterapeuta, presidente Centro Studi Hänsel e Gretel

 

Processo alla famiglia

Accusa: Andrea Coffari “Cammarata”, avvocato, presidente Progetto Movimento per l’Infanzia

Difesa: Daniele Pallone, psicoterapeuta, Centro Studi Hänsel e Gretel

Luciano Paulucci, presidente Associazione Marcia degli Angeli, Foligno

 

Processo ai genitori separati

Accusa: Maria Cristina Bruno Voena, avvocato, Foro di Torino

Difesa: Rosy Genduso, Associazione mamme separate, Como

 

Processo ai giudici

Accusa: Gabriella Cappellaro, psicoterapeuta, Associazione Fiaba, Vicenza

Difesa: Piercarlo Pazé, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino

 

Processo ai giornalisti

Accusa: Giorgio Blandino, professore associato di psicologia dinamica, Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Torino

Difesa: Milena Boccadoro, giornalista Rai

 

Ore 14,30 - 18,30

 

Presentazione: Graziano Guerra, presidente Associazione Sos Infanzia, Vicenza

 

Processo al Servizio Sociale

Accusa: Liliana Carollo, assistente sociale, Associazione Fiaba , Vicenza

Difesa:  Marilena Della Valle, assistente sociale, professore a contratto, Corso di Laurea in Servizio Sociale dell’Università di Torino

 

Processo agli psicologi

Accusa: Daniela Diano, psicoterapeuta, presidente Cismai (Coordinamento Italiano, Servizi Maltrattamento all’Infanzia )

Difesa: Paolo Barcucci, direttore Dipartimento di Patologia delle Dipendenze, Asl 8, Piemonte, Consigliere dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte

Tullio Garau, psicoterapeuta,  presidente ordine degli psicologi, Sardegna

 

Processo alle forze dell’ordine

Accusa:Fabio Piselli, esperto in questioni di sicurezza, Livorno

Difesa: Maria Grazia Corrado, Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato

 

Processo agli insegnanti

Accusa: la voce dei bambini e dei ragazzi

Difesa:  Claudio Bosetto, insegnante, Centro Studi Hänsel e Gretel

 

Processo agli educatori

Accusa: Nadia Bolognini, psicologa, Centro Studi Hänsel e Gretel

DifesaSabrina Farci, psicologa Centro Studi Hänsel e Gretel

Luigi Sermenato, educatore professionale

 

Intervento della giuria

Graziana Calcagno, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino

Luciano Paulucci, presidente Associazione Marcia degli Angeli, Foligno

Frida Tonizzo, rappresentante Anfaa (Associazione nazionale famiglie affidatarie e adottive)


 

 

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: fino al 7 gennaio tramite fax o e mail, specificando un proprio recapito  (0116405537,  hansel.e.gretel@iol.it); dopo il 7 gennaio anche telefonicamente (0116405537  -  0116828282)

 

   
 
Corsi di formazione 2001 / 2002

Il programma dettagliato dei corsi verrà inviato a chi ne farà richiesta.
Per iscriversi o per ulteriori informazioni telefonare alla segreteria del Centro Studi Hansel e Gretel.
 

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Corso di formazione per operatori psico-sociali sugli aspetti legali dell'intervento nei casi di abuso sessuale e maltrattamento

L'intervento penale e civile nei casi di reati contro i minori Cristina Roccia Venerdì 1 marzo 2002 h. 14 - 18,30

La legge sulla violenza sessuale. L'audizione protetta del minore testimone nel processo penale. Cristina Bruno Voena Sabato 2 marzo 2002 h. 10 - 17

Il ruolo dell'ausiliario nel corso dell'audizione protetta del minore. Il ruolo del perito (d'ufficio e di parte) nel procedimento penale. Cristina Roccia venerdì 19 aprile 2002 h. 14 - 18,30

L'allontanamento e l'intervento del Tribunale per i Minorenni e del Tribunale civile. Cristina Bruno Voena sabato 20 aprile 2002 h. 10 - 17

L'intervento penale e civile nei casi di reati contro i minori. La segnalazione. Cristina Roccia Venerdì 17 maggio 2002 h. 14 - 18,30

Procedimento civile e penale; coordinamento fra i due in favore del minore. Lo psicologo e il medico (obbligo di referto e segreto professionale). Il curatore speciale. Cristina Bruno Voena Sabato 18 maggio 2002 h. 10 - 17

L'intervento del Tribunale Ordinario e il procedimento penale. Il servizio sociale di fronte all'abuso sessuale. L'assistenza psicologica del minore nel processo penale. L'audizione protetta del minore nel processo penale. Laura De Rui venerdì 31 maggio 2002 h. 16 - 20 e sabato 1 giugno 2002 h. 10 - 17

Sede del corso: Centro Studi Hansel e Gretel, corso Roma 8, Moncalieri

Il corso ha l'obiettivo di dare agli operatori minorili, agli avvocati, alle forze dell'ordine, delle nozioni di base sugli aspetti legali legati all'intervento nei casi di abuso sessuale e maltrattamento sui minori. La preparazione psicologica e sociale non è infatti sufficiente per affrontare in modo competente situazioni di sospetto o accertato maltrattamento e abuso; sin dalle prime fasi della segnalazione, così come nell'assistenza al minore durante il processo, o nella gestione del caso in tutte le sue fasi, solo una preparazione in ambito legale (sia pur minima) può evitare all'operatore (qualunque ruolo abbia) di commettere errori che possano poi compromettere anche in modo serio tutto l'intervento. Anche il perito ed il consulente tecnico del giudice devono conoscere gli aspetti legali legati all'intervento nei casi di reati sessuali in danno dei minori, in quanto nozioni necessarie ed indispensabili per poter espletare al meglio il mandato ricevuto dal magistrato. L'università non da una preparazione in tal senso a psicologi, psichiatri, assistenti sociali, educatori, avvocati, preparazione che invece risulta essere importante nel rapporto con i reati contro i minori. Temi affrontati: La segnalazione, la legge sulla violenza sessuale, l'intervento civile e penale nei casi di reati contro i minori, l'audizione protetta del minore testimone nel processo penale, il curatore speciale, il servizio sociale di fronte all'abuso sessuale, l'assistenza psicologica al minore nel processo penale, l'allontanamento, lo psicologo e il medico (obbligo di referto e segreto professionale).

Docenti: Cristina Bruno Voena, avvocato. Laura De Rui, avvocato. Cristina Roccia, psicologa, psicoterapeuta.

Costi: L. 700.000 + iva 20% per i privati L. 850.000 (esente iva) per l'ente pubblico comprensivo di materiale didattico sul tema oggetto del corso di formazione Coloro che sono già iscritti al corso di formazione sulla perizia possono usufruire dello sconto del 40% su questo corso di formazione (escluso ente pubblico).


La conduzione di gruppi con la tecnica del gioco psicologico sul tema della sessualità, dell'affettività, del disagio minorile

Sabato 19 gennaio 2002 h. 10 - 17 Domenica 20 gennaio 2002 h. 10 - 14

Sabato 9 febbraio 2002 h. 10 - 17 Domenica 10 febbraio 2002 h. 10 - 14

Sabato 9 marzo 2002 h. 10 - 17 Domenica 10 marzo h. 10 - 14

Docente: Claudio Bosetto, insegnante, formatore

Sabato 25 maggio 2002 h. 10 - 17 Domenica 26 maggio 2002 h. 10 - 14

Sabato 15 giugno 2002 h. 10 - 17 Domenica 16 giugno 2002 h. 10 - 14

Docente: Sabrina Farci, psicologa

Sede del corso: Centro Studi Hansel e Gretel, corso Roma 8, 10024 Moncalieri

Il corso, aperto a tutti coloro che lavorano con bambini o adolescenti, ha come scopo quello di insegnare a svolgere attività di educazione sessuale, di prevenzione del disagio minorile e del maltrattamento con le tecniche del gioco psicologico. Avrà una modalità prevalentemente esperienziale, al fine di far direttamente sperimentare ai partecipanti le tecniche di gioco che ormai da un decennio il Centro Studi Hansel e Gretel utilizza con educatori, insegnanti, psicologi, genitori, bambini e adolescenti per lavorare sulla tematica della sessualità, dell'ascolto, dell'affettività e del disagio con modalità interattive. I corsisti sperimenteranno direttamente i giochi proposti con la conduzione dei docenti e verrà fornito loro del materiale didattico sul tema oggetto del corso di formazione.

Docenti: Claudio Bosetto, insegnante, formatore, Sabrina Farci, psicologa.

Costi: L. 900.000 + iva 20% per i privati. L. 1.200.000 per ente pubblico (esente iva) Il materiale didattico è incluso.


La perizia psicologica nei casi di reati sessuali ai danni dei minori

Il maltrattamento e l'abuso sessuale ai danni dei minori. Introduzione al fenomeno. La vittima dell'abuso sessuale Cristina Roccia Venerdì 25 gennaio 2002 h. 9,30 - 16

Lavoro di gruppo sul tema dell'abuso sessuale e del dialogo con le vittime di abuso sessuale Daniela Bruno Sabato 26 gennaio 2002 h. 10 - 17

La perizia in ambito penale e civile. Il ruolo del perito e la cornice istituzionale in cui la perizia viene inserita Cristina Roccia Venerdì 22 febbraio 2002 h. 9,30 - 16

L'attendibilità del bambino presunta vittima di abuso sessuale Claudio Foti Sabato 23 febbraio 2002 h. 9,30 - 12

Il perito e la legge Cristina Bruno Voena Sabato 23 febbraio 2002 h. 13,30 - 17

La legge sulla violenza sessuale. L'audizione protetta del minore testimone nel processo penale Cristina Bruno Voena sabato 2 marzo 2002 h. 10 - 17

L'attendibilità del bambino presunta vittima di abuso sessuale Cristina Roccia Venerdì 12 aprile 2002 h. 9,30 - 16

Lavoro di gruppo sul tema dell'abuso sessuale e del dialogo con le vittime di abuso sessuale Daniela Bruno Sabato 13 aprile 2002 h. 10 - 17

L'audizione protetta del minore e la preparazione al processo penale Cristina Roccia Venerdì 10 maggio 2002 h. 9,30 - 16

Il disegno in ambito peritale. Test proiettivi, con particolare riferimento al CAT, FAT, DUSS, WISC-R Sabrina Farci Sabato 11 maggio 2002 h. 10 - 17

La madre della vittima di abuso sessuale e la diade madre-figlia Cristina Roccia Venerdì 7 giugno 2002 h. 9,30 - 16

Il test all'interno del lavoro peritale, con particolare riferimento al test di Rorschach e al TAT Francesca Borghi Sabato 8 giugno 2002 h. 10 - 17

La diagnosi in ambito peritale. Gli abusi sessuali ritualistici Cristina Roccia Venerdì 20 settembre 2002 h. 9,30 - 16

La famiglia incestuosa e l'abusante Claudio Foti Sabato 21 settembre 2002 h. 10 - 17

Come si scrive una relazione peritale. Esercitazione pratica Cristina Roccia Venerdì 18 ottobre 2002 h. 9,30 - 16

Giornata conclusiva sulle tematiche di maggior interesse per i partecipanti da decidere in base alle richieste degli iscritti Docente da definire Sabato 19 ottobre 2002 h. 10 - 17

Sede del corso: Centtro Studi Hansel e Gretel, corso Roma 8, Moncalieri.

Il corso, aperto a psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili e studenti in queste discipline, si propone come obiettivo di preparare i partecipanti a svolgere attività di periti nei casi di reati sessuali, certi o presunti, ai danni dei minori. Il percorso formativo verrà svolto in parte con modalità esperienziali (gioco psicologico, psicodramma e situazioni simulate), in parte con lezioni sul tema in oggetto, lezioni che saranno molto concrete ed operative e che utilizzeranno in gran prevalenza materiale clinico: video, audioregistrazioni, disegni, materiale testistico e perizie. Vi sarà anche la possibilità di scrivere insieme ai docenti delle relazioni peritali come esercitazione per analizzare gli errori fatti, e di discutere casi eventualmente portati dai partecipanti.

Docenti: Francesca Borghi, psicologa, psicoterapeuta Cristina Bruno Voena, avvocato Daniela Bruno, psicologa, psicoterapeuta Sabrina Farci, psicologa Claudio Foti, psicologo, psicoterapeuta Cristina Roccia, psicologa, psicoterapeuta.

Costi: L. 1.900.000 + iva 20% per i privati L. 2.200.000 (esente iva) per ente pubblico comprensivo di materiale didattico sul tema oggetto del corso di formazione.

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Seminari di presentazione della collana "Dalla parte dell'infanzia"

 

GIOCHIAMO AD ASCOLTARE
Metodologie per elaborare i problemi dei bambini e degli adolescenti e per fare prevenzione del maltrattamento e dell'abuso sessuale all'interno della scuola.
 
Martedì 9 ottobre 2001 ore 20,30
Sala Conferenze Galleria d'Arte Moderna
Corso Galileo Ferraris 30 Torino  

E' possibile lavorare con genitori, bambini, adolescenti ed operatori su temi delicati e complessi come quelli dell'ascolto, del dialogo, della sessualità, del maltrattamento e dell'abuso sessuale con tecniche interattive che superino la classica, e spesso noiosissima, conferenza o lezione? 
Si può riuscire a fare educazione sessuale e prevenzione della pedofilia a scuola senza rischiare di trasmettere in modo nozionistico informazioni che di fatto non contribuiscono realmente ad insegnare ai bambini e agli adolescenti a difendersi da adulti maltrattanti e ad affrontare al meglio la sessualità e l'affettività?
Alcuni esperti discutono su questo tema presentando la metodologia del gioco psicologico utilizzata dal Centro Studi Hänsel e Gretel da più di un decennio in scuole ed istituzioni di tutta Italia.  

Intervengono al seminario  
Claudio Bosetto, insegnante, formatore, Centro Studi Hänsel e Gretel  
Tilde Giani Gallino, professore ordinario di psicologia dello Sviluppo dell'Università di Torino  
Anna Maltese, insegnante, Centro Studi Hänsel e Gretel  
Maria Paola Tripoli, ispettrice del M.P.I. presso il Provveditorato agli Studi di Torino  
Modera   Claudio Foti, psicologo, psicoterapeuta, presidente del Centro Studi Hänsel e Gretel      

Nel corso del seminario verranno presentati i libri editi da FrancoAngeli:  
"Il maltrattamento invisibile. Scuola, famiglia, istituzioni" a cura di Claudio Foti, Claudio Bosetto e Anna Maltese
"Giochiamo ad ascoltare. Metodologie per elaborare il disagio e i problemi dei bambini e degli adolescenti" a cura di Claudio Foti e Claudio Bosetto  

(ingresso gratuito senza prenotazione per info Centro Studi Hansel e Gretel 0116405537)      


RICONOSCERE ED ASCOLTARE IL TRAUMA
Maltrattamento e abuso sessuale sui minori. Prevenzione e terapia

Mercoledì 17 ottobre 2001 ore 21.00 Casa della Cultura Via Borgogna 3 Milano

a cura di Cristina Roccia

Gli esseri umani sono le più complesse creature viventi del pianeta: sanno amare in modo a volte straordinario, ma sanno anche odiare e distruggere come nessun altro essere vivente sa fare. Negli ultimi decenni l'attenzione al trauma ed alle conseguenze della violenza e dei maltrattamenti commessi dagli adulti ai danni dei bambini è notevolmente aumentata.
Quale ascolto possiamo dare in terapia, nel servizio sociale o in tribunale ad adulti e bambini traumatizzati che ci chiedono aiuto? Che cos'è il trauma? Quali strumenti lo psicologo può avere per aiutare i soggetti portatori di disturbi post-traumatici a superare il dolore e lo sconcerto conseguenti all'esposizione a situazioni traumatiche? Quale ascolto il bambino e l'adolescente traumatizzato possono ottenere in un'aula giudiziaria o al Tribunale per i Minorenni?  

Intervengono con Cristina Roccia

Marco Ghezzi Pubblico Ministero, Dipartimento Soggetti Deboli, Procura della Repubblica, Milano
Paola Di Blasio Psicoterapeuta, Docente di Psicologia dello sviluppo, Università Cattolica di Milano, Presidente Cbm (Centro per il Bambino Maltrattato e la famiglia in crisi)
Alessandro Vassalli Psicologo e Psicoterapeuta, ARP (Associazione per la ricerca in psicologia clinica)

Nel corso del seminario verrà presentato il libro edito da FrancoAngeli:
"Riconoscere ed ascoltare il trauma. Maltrattamento e abuso sessuale sui minori: prevenzione e terapia " a cura di Cristina Roccia

(ingresso gratuito senza prenotazione per info Centro Studi Hansel e Gretel 0116405537)    


RICONOSCERE ED ASCOLTARE IL TRAUMA
Maltrattamento e abuso sessuale sui minori. Prevenzione e terapia
(con il patrocinio dell'Ordine degli psicologi del Piemonte)

Martedì 30 ottobre 2001 ore 20,30
Sala Conferenze Galleria d'Arte Moderna
Corso Galileo Ferraris 30 Torino

Intervengono al seminario  
Daniela Bruno, psicologa, psicoterapeuta, Centro Studi Hänsel e Gretel  
Cristina Bruno Voena, avvocato  
Maria Giovanelli, psicologa, psicoterapeuta, Giudice Onorario Tribunale per i Minorenni di Torino  
Laura Recrosio, psicologa, psicoterapeuta, Presidente dell'Ordine degli psicologi del Piemonte  
Cristina Roccia, psicologa, psicoterapeuta, direttore del Centro Studi Hänsel e Gretel  
Alfredo Verde, psicologo, psicoterapeuta, Professore Associato di Criminologia Università di Genova, Presidente dell'Ordine degli psicologi della Liguria  
Modera   Claudio Foti, psicologo, psicoterapeuta, Presidente del Centro Studi Hänsel e Gretel  

Nel corso del seminario verrà presentato il libro edito da FrancoAngeli:
"Riconoscere ed ascoltare il trauma. Maltrattamento e abuso sessuale sui minori: prevenzione e terapia " a cura di Cristina Roccia

(ingresso gratuito senza prenotazione per info Centro Studi Hansel e Gretel 0116405537)      


Nel corso dei seminari sarà presentata la collana editoriale
Hänsel e Gretel - Dalla parte dell'infanzia
Franco Angeli Editore Milano
A cura del Centro Studi Hänsel e Gretel, con la collaborazione dell'associazione Rompere il Silenzio.
Direttore: Claudio Foti  
Questa collana intende raccogliere testimonianze, esperienze e strumenti sul tema della prevenzione, del disagio e del maltrattamento all'infanzia. Rivolta a tutti gli adulti che hanno a cuore un bambino: ai genitori, agli educatori, agli operatori psicologici e sociali, ai professionisti dell'infanzia e dell'adolescenza, per aiutarli a sviluppare le loro competenze emotive e relazionali, per meglio ascoltare e comprendere i soggetti in età evolutiva.

 

Convegno Cismai

Il secondo congresso del Cismai si terrà dal 27 al 30 settembre 2001 presso l'università della Calabria di Rende (CS) sarà dedicato all'approfondimento del tema della protezione dal maltrattamento e gli abusi sui bambini. La scelta del tema è data dall'osservare quanto il termine protezione sia diffuso e ampiamente utilizzato, in particolare da parte di coloro che si occupano di infanzia. Possiamo ipotizzare che la quasi unanime convergenza e il riconoscimento dell'importanza di questa parola sia connessa ad un estendersi dei significati originari sui piani ampi ed elevati dei simboli e dell'idealizzazione. La parola 'protezione' ci avvicina ad uno scenario positivo abitato dall'idea della sicurezza, del benessere, della tranquillità, uno spazio tenue e limpido dove crescono gli affetti e le qualità migliori del vivere, l'assenza di difficoltà, di minacce e di conflitti; contemporaneamente porta l'idea di 'potere', della possibilità/capacità di controllare e contrastare le ostilità e le aggressioni e di arrestare il danno, realizzare una difesa efficace e non distruttiva. Forti quindi i significati simbolici e ideali che possono essere associati a questa parola, parola che assume una funzione fondante, cruciale e importante, proprio perché simbolica, nell'etica del lavoro di aiuto. Tuttavia, i significati simbolici e ideali richiedono di essere messi a contatto e a confronto con la realtà e le possibilità concreta di divenire 'veri', visibili, tangibili affinché non si producano pericolose frammentazioni. Diventa necessario interrogarsi su cosa vuole dire concretamente proteggere, quali sono le 'azioni protettive', quali i loro significati individuali, relazionali e sociali? Quali le ambivalenze, i paradossi e le diverse sfaccettature con cui abbiamo a che fare? Sul piano pratico ed operativo, ci si domanda quali sono le attitudini protettive da assumere nella fase in cui si sospetta l'esistenza di un maltrattamento o un abuso: quali i passi da fare e da non fare? Come proteggere i bambini dalla tendenza a minimizzare e a trascurare la loro sofferenza, così come dal rischio di amplificare oltre misura un disagio esistente? E nel momento in cui si è rilevato un comportamento grave e distruttivo verso i bambini, quali sono le azioni più indicate e gli strumenti più idonei per arrestare quel comportamento salvaguardando le possibilità di cambiamento dei rapporti tra genitori e figli? Il maltrattamento e l'abuso portano a contatto due sistemi tradizionalmente distinti: i servizi e l'autorità giudiziaria. Quali sono le conseguenze di questa vicinanza e in che modo consentono di realizzare un sistema che complessivamente protegge e incrementa le possibilità di benessere? L'aiuto ai bambini maltrattati e alle loro famiglie è un compito arduo e difficile sia per i professionisti, sia per le famiglie: stanchezza, saturazione, impressione di essere rifiutati e impotenza sono spesso sperimentati sia dagli operatori, sia dalle famiglie. Come rendere questa relazione produttrice di benessere? A questi temi il Cismai desidera dedicare il suo secondo congresso, affinché si sviluppino gli approfondimenti necessari e utili in una fase cruciale dello sviluppo delle politiche e delle pratiche degli interventi a favore dell'infanzia e delle famiglie nel nostro paese.

"INFANZIA VIOLATA: QUALE PROTEZIONE?" CONGRESSO DEL CISMAI
(Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia)
27/30 SETTEMBRE 2001 - UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA ARCAVACATA DI RENDE (COSENZA)

Il congresso si apre nel pomeriggio di giovedì 27 settembre con il saluto delle autorità, la relazione introduttiva del Presidente. Le due giornate seguenti affronteranno, venerdì 28/9, il tema degli interventi protettivi e sabato 29, il tema della prevenzione e la rete delle relazioni tra i diversi servizi ed istituzioni intervenienti. I due temi saranno esplorati ed approfonditi attraverso relazioni in sessione plenaria la mattina e approfondimenti in sessioni parallele di 'workshops' e di presentazioni di esperienze (sessioni comunicazioni brevi) nei pomeriggi. Nei pomeriggi del 28 e del 29 settembre si terranno anche brevi 'corsi monotematici' su alcuni aspetti particolari della protezione dell'infanzia e il maltrattamento. La giornata di domenica 30 settembre sarà dedicata ai temi della ricerca e a come gli operatori possano essere efficaci e protettivi nei loro interventi, per concludersi con un confronto sulle politiche sanitarie e sociali a protezione dell'infanzia con i rappresentanti nazionali, regionali e locali delle amministrazioni e del parlamento.

Il congresso vuole essere un momento di approfondimento attraverso lo scambio e il confronto. Per questo mentre le plenarie cercheranno di mettere in luce i diversi punti di vista e i nodi critici presenti nelle varie fasi, le sessioni pomeridiane sono state concepite come laboratori (workshop) di approfondimento di specifici temi. Sono stati previsti in un numero piuttosto elevato (circa 10 per ogni pomeriggio) al fine di favorire la costituzione di gruppi relativamente ristretti (tra le 40 e le 70 persone) in cui sia possibile articolare il dibattito e lo scambio con l'obiettivo di produrre un avanzamento significativo nelle specifiche elaborazioni del tema affrontato nel workshop. Le sessioni di comunicazioni brevi sono previste sia come approfondimento dei vari temi dei workshop sia come presentazione di altre esperienze rilevanti. Il comitato organizzativo si sta impegnando per la ricerca di risorse per produrre a breve gli atti del convegno anche su supporto cartaceo.

Note organizzative Tutte le persone interessate a portare il proprio contributo possono presentare una sintesi della loro comunicazione (vedi modulo abstract), indicando se si tratta di comunicazione o di un poster e, nel caso, a quale tema dei workshop è connessa la comunicazione Gli abstract vanno inviati entro il 30/6 a: Prof.ssa Angela Costabile, Dip. Psicologia dello Sviluppo, Facoltà di Scienze della Formazione, Università della Calabria (fax 0984/831122; e-mail a.costabile@unical.it).

Sarebbe opportuno indicare anche nella preiscrizione a quali workshop si è interessati a partecipare.

Durante il congresso (serate del venerdì e sabato) si svolgeranno le elezioni per il rinnovo degli organi dell'associazione.

PROGRAMMA PROVVISORIO

Giovedì 27 Registrazione dei partecipanti 17.00 - 20.00 Saluto delle Autorità Relazione del Presidente CISMAI

Venerdì 28 Mattina - Relazioni in plenaria 1. I diversi significati della protezione (Bertotti - Diano) 2. Vedere, capire e riconoscere (Giordano Mazzei) 3. Le azioni protettive (Quarello - Valente) 4. Aree e percorsi della valutazione e della terapia (Cirillo Montecchi) Pomeriggio - Temi dei workshop e delle comunicazioni brevi (tra parentesi sono indicati i nomi dei referenti del workshop) 1. Valenze terapeutiche nella valutazione della recuperabilità genitoriale (Miola - Soavi) 2. Trattamento dei genitori sintomatici (Cirillo) 3. Le comunità di accoglienza (Merlino) 4. Altre risorse protettive: assistenza domiciliare, famiglie amiche, volontariato, prevenzione dell'allontanamento (titolo provvisorio) Galli - Bertotti 5. Le insidie nella valutazione dei casi di abuso sessuale (Biancardi) 6. Esperienze correttive nella famiglia (adottiva affidataria o naturale) e connessione alla terapia (Soavi) 7. Traumi dei bambini e percorsi terapeutici (Montecchi) 8. L'accertamento medico nella rilevazione (Luberti) 9. Bambini che assistono alla violenza (Luberti) 10. L'adulto nel contesto abusante (Ghezzi) 11. La protezione nel contesto giudiziario: le perizie (Cancrini)

Sabato 29 settembre Mattina - Plenaria Relazioni La prevenzione del maltrattamento infantile: livelli e significati (Biancardi) Le richieste dei professionisti agli ambiti istituzionali : i servizi e la giustizia (Malacrea) Tavola rotonda: "un sistema protettivo? Magistratura, avvocati, dirigenti di servizi a confronto Un giudice minorile, un giudice penale, un avvocato, dirigente dei servizi ASL e comunali si interrogano sulle possibilità di proteggere. Pomeriggio - Temi dei workshop e delle comunicazioni brevi 1. Il rapporto con le istituzioni giudiziarie penali nei casi di abuso sessuale (Carini) 2. La rete dei servizi nel rapporto con le istituzioni giudiziarie civili nei casi di pregiudizio (Pinna) 3. Il lavoro d'équipe interistituzionale nei casi di abuso e maltrattamento (Bertotti) 4. Il benessere degli operatori (Demuro) 5. Le linee guida, i problemi di applicazione delle leggi e l'integrazione socio sanitaria (Bollini) 6. La Formazione degli operatori (Ghezzi) 7. Gli interventi di prevenzione con i genitori a rischio (Cancrini) 8. gli orientamenti del professionista nei casi di abuso sessuale (Malacrea) 9. La stampa (Scotti) 10. Nodi critici dell'allontanamento (Scapicchio)

Domenica 30 settembre Mattina Relazioni in plenaria Il centro nazionale di documentazione e lo stato delle ricerche sul tema del maltrattamento (Belotti) "L'efficacia degli operatori e il benessere dei clienti: gli effetti del contatto con il trauma e la violenza" (Vassalli) Tavola rotonda "La politica sociale e sanitaria nella protezione dell'infanzia": Rappresentanti della politica nazionale (del Parlamento e del Governo) amministratori regionali e locali a confronto Relazione conclusiva

NB: i titoli definitivi dei workshop e la partecipazione dei relatori dei workshop e delle tavole rotonde sono in parte ancora da confermare

aprile '01

Corsi di formazione 2003

1. Psicologia del trauma, psicodiagnosi e tecnica di debriefing

per medici, psicologi, operatori sociali e sanitari, professionisti dell’infanzia

 

Il corso ha ottenuto 36 punti ECM

 

Durata: 52 ore suddivise in 4  weekend. Costo: € 550.

Ci si può iscrivere anche ai singoli seminari. Il costo di ciascun seminario è di 140 €

 

Ø      Sabato 24 maggio, ore 10.00 - 19.30

Seminario

“Trauma da valutare, trauma da curare”

Gianni Guasto, psichiatra, psicoterapeuta, esperto in consulenze tecnico-legali, Genova

 

Domenica 25 maggio, ore 9.00 -14.00

Lavoro di gruppo

“Psicologia del trauma e tecnica di debriefing”

Claudio Foti psicoterapeuta, Presidente Centro Studi Hansel e Gretel

 

Ø      Sabato 7 giugno, ore 10.00 - 19.30

Seminario

“Il trauma e la coazione a ripetere con riferimento alla pedofilia, incesto, abuso sessuale”

Cosimo Schinaia, psicoanalista ordinario S.P.I., primario psichiatria, Genova, autore del libro“Pedofilia e pedofilie”

 

Domenica 8 giugno, ore 9.00 - 14.00

Lavoro di gruppo

“Psicologia del trauma e tecnica di debriefing”

Claudio Foti psicoterapeuta, Presidente Centro Studi Hansel e Gretel

 

Ø      Sabato 27 settembre, ore 10.00 - 19.30 e domenica 28 settembre, ore 9.00 - 14.00

Seminario

“Psicologia del trauma e tecnica del debriefing di gruppo”

Roldano Antonietti, psicoterapeuta esperto in debriefing, Lugano Svizzera

 

Ø      Sabato 25 ottobre, ore 10.00 - 19.30 e domenica 26 ottobre, ore 9.00 - 14.00

Seminario

“Cosa consente ad una vittima di rispondere al trauma. La resilienza”

Lavoro di gruppo

Psicologia del trauma e tecnica di debriefing

Conclusioni

Claudio Foti psicoterapeuta, Presidente Centro Studi Hansel e Gretel.

Andrea Cammarata, avvocato, presidente Movimento per l’infanzia, autore del libro “Tuo figlio Andrea”

 

 

Psicologia del trauma e Disturbo post-traumatico da stress

Da ricerche effettuate negli USA tre quarti della popolazione ha vissuto un qualche tipo di trauma nella sua vita (Green, Meichenbaum 1994, da “Treating Post-traumatic Stress Disorder, D. Meichenbaum, ed. Wiley 1997). La maggior parte delle persone esposte ad un trauma reagisce in modo adeguato e controllato. Ma dal 4 al 25%, a seconda del tipo di trauma, e in casi estremi, come l’ uccisione della madre da parte del padre, fino all’80% dei colpiti, sviluppa una piena sindrome post-traumatica da stress (PSTD). Ci sono maggiori probabilità di PSTD tra le persone stuprate (Resnick et al., 1994) ed in generale tra i giovani e gli anziani colpiti da un trauma. La metà di questi la trascinerà per tutta la vita. Una ricerca di Diana Russell evidenzia come su 900 donne campione 1 su 4 ha subito stupro e 1 su 3 un qualche abuso sessuale nell’infanzia. Varie ricerche dimostrano che percentuali molto consistenti di prostitute, tossicodipendenti e pazienti con diagnosi psichiatriche, hanno subito traumi infantili.

 

Psicologia del trauma e tecnica di debriefing di gruppo

Dopo un incidente, una catastrofe collettiva e individuale, le persone colpite reagiscono rimanendo molto scosse e l’evento può continuare a perseguitarle. Nel debriefing di gruppo la ricostruzione della storia dell’accaduto (riempiendo le lacune che qualcuno può avere), la messa in parola dei fatti, delle percezioni, dei pensieri, lo scambio delle emozioni e la verifica che altri hanno simili sensazioni, confortano e facilitano il superamento dell’evento.

In alcuni paesi europei sono capillarmente diffusi gruppi addestrati al debriefing, composti anche da persone della categoria professionale impegnata nei soccorsi (che può anche diventare categoria colpita: infermieri, polizia, pompieri), coadiuvate da una persona formata in salute mentale (medico, psicologo o operatore sociale).

Apprendere il debriefing significa apprendere una tecnica di grande utilità sociale.

 

Programma

1. Fenomenologia, tipologia e caratteristiche del trauma

2. Rassegna storica dei contributi teorici alla comprensione clinica del trauma (da Janet a Ferenczi, da Kardiner agli autori contemporanei)

3. Reazioni storiche e sociali verso i soggetti traumatizzati (i reduci di guerra, i sopravvissuti dai lager, le donne stuprate, i bambini violentati)

4. Le diverse classificazioni diagnostiche degli effetti post-traumatici e la sindrome post.traumatica da stress

5. Risorse e strategie di coping (superamento). La resilienza, il ruolo dell’ambiente, del gruppo, dell’empatia.

6. Problemi e reazioni emotive di chi svolge una relazione di aiuto nei confronti di un soggetto traumatizzato

7. Esercizi di debriefing

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze cognitive

1. Comprendere problemi storici e nodi teorici della psicologia del trauma.

2. Riconoscere reazioni sane e reazioni patologiche all’impatto col trauma.

3. Acquisire strumenti per riconoscere gli effetti post-traumatici e prevenirli.

4. Apprendere la tecnica del debriefing.

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze emotive e relazionali

1. Apprendere ad applicare la tecnica del debriefing contenendo e, nel contempo, rispettando i sentimenti.

2. Acquisire strumenti per riportare la calma nei soggetti colpiti da eventi angoscianti.

3. Aumentare la capacità di elaborare e di controllare in senso sano le emozioni spiacevoli proprie ed altrui di fronte ad eventi traumatici .

 


Glossario

 

Trauma Psichico

Il termine “trauma” proviene dal greco e vuol dire ferita. Il trauma designa in medicina una ferita con lacerazione derivante da una violenza esterna. Il trauma psichico è un’esperienza radicale di impotenza nell’impatto con la violenza della natura o dell’uomo. L’esistenza umana è normalmente costituita di micro-traumi. Ma il trauma psichico è guardare la morte negli occhi. È un’improvvisa perdita del controllo e della capacità di previsione sulla realtà. Viene lacerata l’immagine di sé e lacerati i legami di fiducia e di sicurezza con gli altri. È una ferita dell’anima, che può diventare una morte dell’anima se non interviene una cura e una capacità dell’ambiente di dare ascolto, vicinanza, solidarietà alla vittima. La violenza ai danni di un bambino può diventare un assassinio dell’anima se la verità viene uccisa e se il bambino viene lasciato solo con i suoi sentimenti di dolore, rabbia, colpa, vergogna, confusione senza ascolto e senza condivisione.

 

Debriefing

È il Pronto Soccorso dell’anima, dell’anima ferita e sconvolta di chi ha subito o di chi ha assistito, in qualche maniera, a un incidente, una disgrazia, una catastrofe. È una tecnica d’intervento che può essere appresa, non solo da psicologi e medici, ma anche da infermieri, operatori sociali, forze di polizia e vigili del fuoco, per l’aiuto a coloro che hanno subito o in qualche modo hanno avuto un impatto con l’incidente o con la violenza. Si tratta di aiutarli a riportare/scaricare ciò che hanno visto, ciò che hanno pensato, ciò che hanno sentito per evitare loro gli effetti del trauma psicologico (ipereccitazione, incubi, ricordi intrusivi, fenomeni di dissociazione, apatia emozionale…). Debriefing in inglese è un termine militare. È il rapporto successivo ad un’operazione. Debriefing è riportare, scaricare informazioni. Il debriefing può essere offerto alle vittime, ai parenti, ai testimoni degli incidenti o delle violenze, per prevenire disturbi post-traumatici, ma anche ai soccorritori per prevenire la sindrome di burn-out.

 

 

2. La valutazione psicologica della presunta vittima di abuso sessuale

per medici, psicologi, operatori sociali e sanitari, professionisti dell’infanzia

 

Il corso ha ottenuto 27 punti ECM

 

durata: 80 ore suddivise in 7 weekend, costo: 800

Ci si può iscrivere anche ai singoli seminari. Il costo di ciascun seminario è di 140 €

 

Ø      Sabato 24 maggio, ore 10.00 - 19.30

Seminario

“Trauma da valutare, trauma da curare”

Gianni Guasto, psichiatra psicoterapeuta, esperto in consulenze tecnico-legali, Genova

 

Domenica 25 maggio, ore 9.00 - 14.00

“Il percorso psicodiagnostica”

Sabrina Farci, psicologa, vice-presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

 

 

Ø      Sabato 7 giugno, ore 10.00 - 19.30

Seminario

“Il trauma e la coazione a ripetere con riferimento alla pedofilia, incesto, abuso sessuale”

Cosimo Schinaia, psicoanalista ordinario S.P.I., primario psichiatria, Genova, autore del libro“Pedofilia e pedofilie”

 

Domenica 8 giugno, ore 9.00 - 14.00

“La valutazione della famiglia e degli autori”

Sabrina Farci, psicologa, vice-presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

 

 

Ø      Sabato 21 giugno, ore 10.00 - 19.30

“L’ascolto della presunta vittima. L’approccio psicologico nel contesto giudiziario”

Anna Ronfani, avvocato del foro di Torino, presidente del Telefono Rosa di Torino

Sabrina Farci, psicologa, vice-presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

 

Domenica 22 giugno, ore 9.00 - 14.00

Sabrina Farci, psicologa, vice-presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

 

 

Ø      Sabato 27 settembre, ore 10.00 - 19.30

“La valutazione del bambino e dell’adolescente”

Mirella Turello, psicoterapeuta del Centro Studi Hansel e Gretel

                            

Domenica 28 settembre, ore 9.00 - 14.00

Sabrina Farci, psicologa, vice-presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

 

 

Ø      Sabato 18 ottobre, ore 10.00 - 19.30

seminario

“Bisogni di attaccamento e psicodiagnosi della presunta vittima”

Gabriella Cappellaro, psicoterapeuta, Associazione. FIABA Vicenz

 

Domenica 19 ottobre, ore 9.00 - 14.00

Sabrina Farci, Psicologa, vice-presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

 

 

Ø      Sabato 22 novembre ore 10.00 - 19.30 e domenica 23 novembre, ore 9.00 - 14.00

“La valutazione: problemi teorici e clinici”

Claudio Foti, psicoterapeuta, presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

 

 

Ø      Sabato 13 dicembre, ore 10.00 - 19.30

“La valutazione testistica”

Francesca Borghi, psicoterapeuta, Centro Studi Hänsel e Gretel.

 

Domenica 14 dicembre, ore 9.00 - 14.00

Sabrina Farci, psicologa, vice-presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

 


La valutazione psicologica della presunta vittima è un impegno di grande responsabilità. La sua conclusione, infatti, potrebbe esitare in una ulteriore violenza ai danni di un bambino, già abusato e non tutelato o ai danni di un adulto, che si vede accusare ingiustamente in modo infamante.

Si tratta di un impegno complesso, che può essere messo in moto da un’istanza giudiziaria o che può svilupparsi autonomamente da questa, ma che comunque dovrà quasi sempre interagire con il contesto giudiziario, accettandone pertanto in qualche misura le esigenze e le scadenze. Si tratta di un lavoro diagnostico che impone una presa in carico clinica del bambino in quanto persona con i suoi bisogni, con la sua storia personale, con la sua struttura di personalità. Si tratta di un lavoro diagnostico che richiede un percorso capace di consentire o non consentire un giudizio di compatibilità tra l’ipotesi dell’abuso sessuale e l’intero quadro clinico emerso (relazioni familiari, sintomatologia, dichiarazioni verbali, espressioni emotive, ludiche, grafiche, testistiche…). Si tratta di un impegno che necessita di rigore, competenza e di un costante esercizio critico.

Le valutazioni generiche che si arrestano ai primi dubbi diagnostici rappresentano una modalità con cui il valutatore tende a non compromettersi e ad autotutelarsi piuttosto che compiere il necessario approfondimento per tutelare il bambino, precisando la diagnosi.

 

Programma

1. Valutazione in ambito clinico e valutazione in ambito giudiziario.

2. La perizia, il mandato, il quesito.

3. L’ “illusione di osservare” senza interazione e senza empatia.

4. Le tecniche di intervista e i rischi di suggestione positiva o negativa.

5. Verbalizzazioni, emozioni, sintomi e gioco simbolico.

6. L’esame dei disegni e dei test.

7. La valutazione della madre della presunta vittima d’abuso sessuale.

8. La valutazione delle dinamiche familiari e la personalità dell’abusante.

9. La valutazione della personalità del bambino.

10. La valutazione della personalità dell’adolescente.

11. La valutazione della presunta vittima di abusi rituali o di gruppo.

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze cognitive

1. Acquisire gli strumenti conoscitivi sul percorso diagnostico, sulle diverse aree e sui criteri di valutazione.

2. Acquisire capacità diagnostiche dei test e delle espressioni verbali, emotive, sintomatiche e ludiche del bambino.

3. Comprendere le carenze epistemologiche di un’osservazione tecnicistica e oggettivante nei confronti del bambino

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze emotive e relazionali

1. Apprendere l’atteggiamento di empatia e di equanimità nel rapporto con i soggetti da valutare.

2. Apprendere la tecnica dell’alternanza tra condivisione ed interrogazione.

3. Sviluppare una capacità critica che consenta di tenere aperte e di procedere alla falsificazione/verifica di diverse ipotesi.

 

Glossario

 

Abuso sessuale

È ogni situazione in cui il bambino è spinto ad espressioni sessuali alle quali non può liberamente consentire     con piena consapevolezza e padronanza in ragione della sua età e che pertanto produce nella vittima effetti confusivi e destrutturanti. È un fenomeno vecchio come il mondo rilanciato dalla società contemporanea. Ha dimensioni epidemiche, ma non si vuole riconoscerlo. Continua a risultare per molti aspetti sommerso, impensabile ed indicibile. Rischia di diventare un delitto perfetto: anche se viene rivelato e denunciato, l’abuso resta spesso impunito, soprattutto se l’imputato dispone di un potere sociale ed economico.

 

Giustizia

È un’aspirazione fondamentale dell’essere umano, la cui realizzazione è affidata dalla comunità sociale ad un’istituzione di grande importanza e che è fatta di regole, procedure, prassi ed uomini. Istituzione giudiziaria che è importante conoscere e con cui dobbiamo imparare ad interagire dall’interno e collaborare dall’esterno per diminuire la sua inevitabile tendenza a non garantire ciò per cui è costituita, con una conseguente penalizzazione dei soggetti politicamente, socialmente ed economicamente meno garantiti, tra cui i bambini.


 

 

3. Competenze e tecniche di ascolto

per psicologi, insegnanti, educatori, genitori, professionisti dell’infanzia

 

Durata: 65 ore suddivise in 5 weekend. Costo: 550 euro

 

Docenti: Claudio Foti, psicoterapeuta, Presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

               Claudio Bosetto, insegnante, formatore del Centro Studi Hansel e Gretel

               Nadia Bolognini, psicologa del Centro Studi Hansel e Gretel

 

Ø      Sabato 22 marzo, ore 10.00 - 19.30 e domenica 23 marzo, ore 9.00 - 14.00

“Consapevolezza, ascolto, intelligenza emotiva.”

Claudio Foti psicoterapeuta, Presidente Centro Studi Hansel e Gretel.

 

Ø      Sabato 12 aprile, ore 10.00 - 19.30 e domenica 13 aprile, ore 9.00 - 14.00

“Ascolto e intelligenza emotiva”

 

Ø      Sabato 10 maggio, ore 10.00 - 19.30 e domenica 11 maggio, ore 9.00 - 14.00

“Ascolto del disagio e del maltrattamento”

 

Ø      Sabato 14 giugno, ore 10.00 - 19.30 e domenica 15 giugno, ore 9.00 - 14.00

Ascolto dell’abuso sessuale”

 

Ø      Sabato 11 ottobre, ore 10.00 - 19.30 e domenica 12 ottobre, ore 9.00 - 14.00

Relazione educativa, relazione di aiuto”

 

 

Lo sviluppo della capacità di ascolto degli adulti è la principale risorsa di prevenzione del disagio e del maltrattamento all’infanzia.

Lo sviluppo della capacità specifica di ascolto connessa al proprio ruolo istituzionale è la principale risorsa di espansione della professionalità.

Esiste un patrimonio di tecniche e di principi che regolano l’intervista e l’ascolto e che meritano di essere compresi e padroneggiati.

 

Programma

1. I principi e i problemi dell’“ascolto empatico” e dell’“ascolto attivo”.

2. La capacità di essere in ascolto del bambino e in ascolto di sé.

3. Le tecniche del dialogo per la prevenzione del disagio (in contesto educativo e familiare).

4. Le tecniche dell’ascolto “difficile”: l’ascolto della sessualità, della morte, del trauma.

5. Le tecniche dell’intervista psicologica per la valutazione del bambino presunta vittima di maltrattamento e le tecniche dell’ascolto in contesto forense (perizia audizione protetta…) .

6. Le tecniche dell’ascolto di gruppo .

7. Le tecniche dell’ascolto nella relazione d’aiuto.

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze cognitive

1. Comprendere alcuni nodi teorici quali:

2. Lo schema dell’ascolto attivo di Gordon.

3. Il concetto kohutiano di empatia.

4. Il concetto di “barriera all’ascolto” (P. Heimann).

5. La teoria dell’ascolto come disponibilità, come vicinanza, come riconoscimento dell’alterità.

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze emotive e relazionali

1. Aumentare le capacità di riconoscimento dei propri limiti in quanto ascoltatori.

2. Sviluppare capacità di ascolto empatico e di condivisione emotiva in rapporto a casistiche concrete.

3. Sviluppare la capacità di applicare principi e tecniche nel rispetto dei diversi contesti.

4. Apprendere la tecnica dell’alternanza tra condivisione ed interrogazione nel dialogo con il soggetto in età evolutiva.

 

 

Glossario

 

Ascolto

È la capacità di aprire almeno una porticina della nostra mente per farvi entrare il problema e la comunicazione dell’altro. È la capacità di andare in esplorazione dell’alterità per condividere e per comprendere prima di giudicare. Presuppone il silenzio e l’ignoranza di cosa l’altro ha da dire ed anche la frustrazione, perché l’altro, essendo altro da noi, raramente comunica ciò che ci aspetteremmo. È fatto di disponibilità mentale, di tempo e di vicinanza emotiva.

 

 

 

4. L’intelligenza emotiva. Un impegno educativo, didattico, culturale

Per psicologi, insegnanti, educatori, genitori, professionisti dell’infanzia

 

Durata: 65 ore suddivise in 5 weekend. Costo: 550 euro

 

Docenti: Claudio Foti, psicoterapeuta, Presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

               Claudio Bosetto, insegnante, formatore del Centro Studi Hansel e Gretel

               Nadia Bolognini, psicologa del Centro Studi Hansel e Gretel

 

Ø      Sabato 22 marzo, ore 10.00 - 19.30 e domenica 23 marzo, ore 9.00 - 14.00

“Consapevolezza, ascolto, intelligenza emotiva.”

Claudio Foti psicoterapeuta, Presidente Centro Studi Hansel e Gretel.

 

Ø      Sabato 12 aprile, ore 10.00 - 19.30 e domenica 13 aprile, ore 9.00 - 14.00

“Le emozioni in gioco nelle relazioni familiari”

 

Ø      Sabato 10 maggio, ore 10.00 - 19.30 e domenica 11 maggio, ore 9.00 - 14.00

“Alfabetizzazione emotiva nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria”

 

Ø      Sabato 14 giugno, ore 10.00 - 19.30 e domenica 15 giugno, ore 9.00 - 14.00

Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva con gli adolescenti”

 

Ø      Sabato 11 ottobre, ore 10.00 - 19.30 e domenica 12 ottobre, ore 9.00 - 14.00

Lavoro di gruppo e intelligenza emotiva”

 

 

C’è un pregiudizio che pesa sulle emozioni nella nostra cultura razionalistica ed efficientistica: le emozioni sarebbero soltanto un fattore di disturbo dei processi di educazione, comunicazione, apprendimento, valutazione. Non si riesce a vedere che la vita emotiva è una grande risorsa, che le emozioni prima di degenerare in fattore negativo, sono intelligenti e contengono una grande ricchezza di conoscenza. L’intelligenza emotiva può migliorare il benessere degli individui e dei gruppi. Può inoltre ottimizzare i processi di acquisizione e di scambio delle informazioni. L’intelligenza emotiva è la scelta culturale strategica del Centro Studi Hansel e Gretel

 

Programma

1. Intelligenza emotiva nella vita familiare.

2. Intelligenza emotiva con i bambini piccoli fuori e dentro nella scuola materna.

3. Intelligenza emotiva con i bambini fuori e dentro nella scuola elementare .

4. Intelligenza emotiva con i ragazzi fuori e dentro nella scuola media.

5. Intelligenza emotiva con gli adolescenti .

6. Intelligenza emotiva nella sensibilizzazione e nella formazione degli adulti.

7. Intelligenza emotiva nel gruppo e nell’organizzazione del lavoro.

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze cognitive

1. Superare la rappresentazione monolitica dell’intelligenza.

2. Sviluppare la comprensione del concetto di intelligenza emotiva e delle sue implicazioni nella relazione educativa e nella quotidianità.

3. Apprendere le tecniche, gli stimoli educativi o didattici in relazione alle diverse fasce di età .

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze emotive e relazionali

1. Sperimentare il miglioramento della comunicazione e del clima di gruppo attraverso l’attivazione dell’intelligenza emotiva .

2. Sperimentare la capacità di affrontare i problemi sviluppando l’intelligenza emotiva.

3. Aumentare la capacità di trattare con intelligenza emotiva la relazione interpersonale ed educativa con bambini ed adolescenti.

 

 

Glossario

 

Bambino

È una persona che oggi più di ieri che tende ad essere valorizzata dalla pubblicità, dalle case produttrici di giocattoli e dalle dichiarazioni di principio, ma che rischia ancora sempre di essere oggetto di violenza e strumentalizzazione e di pagare così la propria bisognosità e dipendenza, la propria impotenza e la propria inferiorità di parola e di potere rispetto all’adulto.

 

Intelligenza emotiva

È la strategia vincente per elaborare i problemi nella famiglia, nella coppia, nell’educazione, nella formazione, nell’organizzazione del lavoro. È l’intelligenza che si unisce al cuore, il linguaggio adulto che si avvicina a quello infantile. È la capacità di distinguere, mettere in parola, valorizzare i sentimenti che scorrono fluidi, veloci, spesso accantonati o svalutati. È la capacità di dialogare con le emozioni per controllarle senza reprimerle e senza far finta che non esistano. È la capacità di utilizzare le emozioni per motivarsi alla realizzazione degli obiettivi personali e lavorativi e per meglio affrontare le difficoltà relazionali. È la capacità di imparare a riconoscere e rispettare le proprie emozioni per aumentare l’empatia, cioè la capacità di riconoscere e rispettare le emozioni dell’altro.

 

 

 

5. La conduzione di gruppo

Per psicologi, insegnanti, educatori, genitori, professionisti dell’infanzia

 

Durata: 65 ore suddivise in 5 weekend. Costo: 600 euro

 

Docenti: Claudio Foti, psicoterapeuta, Presidente del Centro Studi Hansel e Gretel

               Claudio Bosetto, insegnante, formatore del Centro Studi Hansel e Gretel

               Nadia Bolognini, psicologa del Centro Studi Hansel e Gretel

 

Ø      Sabato 22 marzo, ore 10.00 - 19.30 e domenica 23 marzo, ore 9.00 - 14.00

“Consapevolezza, ascolto, intelligenza emotiva”

Claudio Foti psicoterapeuta, Presidente Centro Studi Hansel e Gretel.

 

Ø      Sabato 12 aprile, ore 10.00 - 19.30 e domenica 13 aprile, ore 9.00 - 14.00

La conduzione di gruppo in contesti educativi”

 

Ø      Sabato 10 maggio, ore 10.00 - 19.30 e domenica 11 maggio, ore 9.00 - 14.00

“Gruppo, gioco ed elaborazione dei conflitti”

 

Ø      Sabato 14 giugno, ore 10.00 - 19.30 e domenica 15 giugno, ore 9.00 - 14.00

Gruppo, gioco e prevenzione del disagio e del maltrattamento”

 

Ø      Sabato 11 ottobre, ore 10.00 - 19.30 e domenica 12 ottobre, ore 9.00 - 14.00

“Gruppo, gioco ed educazione alla sessualità e all’affettività”

 

 

Un aspetto fondamentale della professionalità psicologica, sociale ed educativa passa attraverso la capacità di condurre un gruppo vuoi nel contesto dell’educazione, nel contesto educativo e didattico, dell’animazione, dell’aiuto psicologico, della formazione, dell’organizzazione del lavoro. Condurre il gruppo presuppone chiarezza sul contesto e sui compiti specifici del gruppo, richiede la padronanza di metodologie per attivare da un punto di vista cognitivo ed emotivo il gruppo. Implica assertività, disponibilità a porsi in posizione di ascolto dei sentimenti, dei pensieri, dei problemi del gruppo, capacità di valorizzare i progressi del gruppo con un’attenzione alle persone che esprimono le maggiori difficoltà, senza peraltro chiudere gli occhi di fronte alle fatiche, alle resistenze del gruppo o agli attacchi alla conduzione.

 

Programma

1. La conduzione sulle tematiche dell’ascolto e della comunicazione.

2. La conduzione sulle tematiche della sessualità e dell’affettività.

3. La conduzione sulle tematiche del disagio e del maltrattamento.

4. La conduzione sulle tematiche del conflitto.

5. La conduzione sulle tematiche del pregiudizio e dell’esclusione.

6. La conduzione sulle tematiche della didattica.

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze cognitive

1. Ampliamento delle conoscenze sulla dinamica di gruppo, sul gruppo come fenomeno psico-sociali, sull’osservazione di gruppo, sui diversi contesti del gruppo: didattico, formatico, terapeutico, organizzativo.

2. Apprendimento dei principi e delle tecniche di gioco della metodologia del Centro Studi Hansel e Gretel.

3. Comprensione delle ragioni dell’efficacia della metodologia basata sui principi dell’intelligenza emotiva.

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze emotive e relazionali

1. Sperimentare il gruppo come contenitore e la possibilità di affrontare e di elaborare in gruppo problemi, emozioni e conflitti.

2. Apprendere a condurre ed osservare il gruppo in relazione ad obiettivi limitati e specifici rispettando i propri e altrui sentimenti.

3. Ampliare la consapevolezza circa il proprio interagire con il gruppo.

4. Ampliare la capacità di osservare e comprendere meglio le dinamiche di gruppo.

 

 

Glossario

 

Gruppo

Il gruppo viene prima dell’individuo, che senza il gruppo non si sviluppa, né sopravvive. Il Sé individuale ha il suo valore insopprimibile, ma la sua dipendenza dagli altri esseri umani, dalle matrici che l’hanno costituito e lo costituiscono è tale che, in un certo senso, possiamo dire che l’individuo non esiste. Non esiste sicuramente l’individuo come entità astratta ed isolata dal gruppo che lo ha formato e lo sostiene materialmente e mentalmente. La mente dell’individuo ha una dimensione gruppale, porta in sé tante voci e tante istanze. La crescita dell’individuo transita, si comprime o si alimenta attraverso i gruppi: la famiglia, il gruppo scolastico, il gruppo dei pari. L’organizzazione del lavoro è fatta di gruppi. Occorre imparare a comprendere il gruppo, a vivere nel gruppo, a condurre il gruppo. Per esprimere la propria creatività individuale al servizio del gruppo e per arricchirsi attraverso la creatività del gruppo. Solo in un gruppo si può imparare a condurre un gruppo: per meglio insegnare (contesto didattico), per meglio imparare (contesto formativo), per meglio curare (contesto d’aiuto), per meglio operare (contesto organizzativo).

 

 

 

6. Tecniche di meditazione, consapevolezza e intelligenza emotiva

per tutti

 

Durata: 65 ore suddivise in 5 weekend. Costo: 650 euro

 

Docente: Claudio Foti

Seminario: Vincenzo Tallarico

 

Ø      Sabato 22 marzo, ore 10.00 - 19.30 e domenica 23 marzo, ore 9.00 - 14.00

“Consapevolezza, ascolto, intelligenza emotiva”

Claudio Foti psicoterapeuta, Presidente Centro Studi Hansel e Gretel.

 

Ø      Sabato 5 aprile, ore 10.00 - 19.30 e domenica 6 aprile, ore 9.00 - 14.00

Emozioni ed intelligenza emotiva nella psicologia occidentale e nella psicologia buddista”

 

Ø      Sabato 17 maggio, ore 10.00 - 19.30 e domenica 18 maggio, ore 9.00 - 14.00

Seminario

“La meditazione secondo il metodo buddista: le quattro nobili verità”

Vincenzo Tallarico, psicologo, analista membro AIPA, esperto in tecniche di meditazione e in psicologia comparata occidentale ed orientale

 

Ø      Sabato 14 giugno, ore 10.00 - 19.30 e domenica 15 giugno, ore 9.00 - 14.00

“Esperienza di psicodramma psicoanalitico del Sè sul tema della consapevolezza”

 

Ø      Sabato 11 ottobre, ore 10.00 - 19.30 e domenica 12 ottobre, ore 9.00 - 14.00

“Esperienze e tecniche di meditazione”

 

Il Centro Studi Hansel e Gretel ha sviluppato la propria identità culturale, teorica e metodologica attraverso lo studio, il confronto e la rielaborazione delle correnti della psicologia, della psicoterapia e della psicoanalisi, interessati a valorizzare e praticare forme di interazione e sintesi tra competenze cognitive e competenze emotive, tra razionalità e vita emotiva (la psicoanalisi relazionale, la psicologia del trauma, lo psicodramma, la Gestalt, l’intelligenza emotiva di Daniel Goleman). Più recentemente proprio seguendo il percorso intellettuale di Goleman, proponiamo un percorso di formazione e ricerca culturale, mentale ed esperienziale, con la complessa e ricchissima psicologia orientale e con ciò che può insegnarci riguardo alla consapevolezza delle emozioni, allo sviluppo della calma, della concentrazione e dell’energia mentale e alle tecniche di meditazione per realizzare questi obiettivi.

 

Programma

1. Per una teoria della consapevolezza.

2. Esperienze di tecniche “occidentali” di sviluppo dell’intelligenza emotiva e della consapevolezza.

3. Le emozioni e le loro classificazioni nella psicologia occidentale e nella psicologia buddista.

4. Le emozioni che curano. Medicina psicosomatica e tecniche di consapevolezza.

5. Esperienza di psicodramma psicoanalitico del Sé sul tema della consapevolezza.

6. Psicologia occidentale e psicologia buddista. La storia di un confronto: i meeting Mind and Life e il pensiero di Daniel Goleman.

7. La meditazione. Lo sviluppo della concentrazione e della presenza mentale.

8. Esperienza di tecniche di meditazione.

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze cognitive

1. Comprendere il valore della consapevolezza e dell’intelligenza emotiva nella relazione con i bambini e con gli adolescenti.

2. Ampliare la conoscenza del termini di confronto tra psicologia occidentale e psicologia orientale sul ruolo della mente nei confronti della vita emotiva.

3. Comprendere in specifico gli stimoli della psicologia buddista.

 

Obiettivi di sviluppo delle competenze emotive e relazionali

1. Acquisire imput di consapevolezza di sé e delle proprie resistenze alla consapevolezza.

2. Sperimentare tecniche “occidentali” di sviluppo dell’intelligenza emotiva e della consapevolezza.

3. Sperimentare tecniche di meditazione per lo sviluppo della concentrazione, della calma e della presenza mentale

4. Sperimentare il valore della consapevolezza come fonte di energia psichica.

 

Glossario

 

Consapevolezza

La verità è dolore, diceva Socrate. Ma la mente, dice Bion, ha bisogno di verità, come il corpo ha bisogno di nutrimento. La consapevolezza è la capacità della mente di sopportare, di comprendere, di elaborare, di metabolizzare la verità: la verità del mondo interno, che è costituita da limiti e da potenzialità, da sentimenti piacevoli e spiacevoli, da sentimenti positivi e sentimenti nocivi; la verità del mondo esterno che è fatta di amore e di violenza, di vita e di morte, di sanità e di follia. La consapevolezza consente di accettare la realtà riducendo la depressione e incrementando la gioia. Consente di elaborare la memoria e il lutto della propria infanzia rimossa. Consente al soggetto traumatizzato di riattraversare l’esperienza del trauma liberandosi dai costi delle scissioni. Consente al genitore di farsi rispettare e di mettersi in discussione, al soggetto impegnato nella relazione di aiuto di comprendere le proprie risorse e le proprie debolezze. La consapevolezza dà lucidità ed energia psichica. Esistono diverse tecniche per lo sviluppo della consapevolezza, tecniche che appartengono a diverse tradizioni della psicologia occidentale e di quella orientale e che vale la pena studiare, sperimentare e far dialogare tra loro.