Charles Bukowski,  cosa si può dire di un uomo che è , e sarà sempre l'idolo  dei giovani per la sua vita sregolata e  i suoi racconti  ai limiti della genialità . Buk (Andernach, Germania 1920 - San Pedro, California, 1994) venne portato negli Stati Uniti quando aveva solo due anni .Cresciuto a Los Angeles pubblicò il suo primo racconto a ventiquattro anni e solo a trentacinque la prima poesia. L'intervallo tra l'uno e l'altra è una lunga parentesi oscura, nella quale c'è sicuramente molta miseria, la scoperta del sollievo dell'alcool, una vita di espedienti, almeno un tentato suicidio e molte donne. È questo il suo mondo poetico: un mondo di fallimenti, di promesse non mantenute; e la filosofia del tutto passa e si scorda: semplici schizzi di episodi e situazioni che l'autore stesso ha poi sviluppato in racconti di più ampio respiro. Bukowski è soprattutto un  narratore, secondo noi, che ha trovato la sua misura più congeniale nel breve racconto. Gli ambienti in cui si svolgono le sue novelle sono il bar, il bordello, l'ospedale, il mattatoio, il carcere, il manicomio, la strada, il giornale underground. In tutti i suoi racconti emerge ,la scelta provocatoria dell'emarginazione e della provvisorietà, la sessualità, sua compagna  fedele tutto ciò che scrive va contro corrente , contro il perbenismo conformista. Al centro di ognuno di essi campeggia la figura del narratore, inconfondibilmente lo stesso Charles Bukowski, "forse un genio forse un barbone", posseduto da poche ma ardenti passioni (l'alcool, le corse, le donne, l'ozio): uno dei personaggi, più aggressivi e più indifesi in tutta la storia della letteratura americana.
"Non vi venga l'idea che io sono un poeta" proclama Bukowski: ma la sua dichiarazione non va presa sul serio, perché lo sforzo per raggiungere uno stile immediato nei racconti, lo si riscontra anche nelle poesie, dove sono evidenti la scelta delle parole, l'attenzione ai ritmi del verso, la ricerca di una precisa musicalità. Eccentrico e terrorizzato dalla vita, Charles Bukowski sembra un uomo fuori dal suo tempo, un coetaneo di Kerouac ma non ha nulla a che vedere con la Beat generation, lui è un mito d'altri tempi, è il vangelo della letteratura contemporanea.
LE SUE OPERE :
Donne, Pulp, Compagno di Sbronze, Poesie, Quello che importa e' grattarmi sotto le ascelle, Taccuino di un Vecchio Sporcaccione, A Sud di nessun Nord, Shakespeare non l'avrebbe mai fatto, Musica per Organi Caldi, Storie di Ordinaria Follia.


La sua filosofia

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