Jacques  Prévert

Jacques Prévert  nacque a Neuilly-sur-Seine, il 4  febbraio 1900, da padre bretone e da madre          originaria dell'Alvernia . Dopo aver frequentato le scuole a  Parigi, cominciò a 15 anni a guadagnarsi da vivere facendo svariati mestieri. Nel  1925 i suoi contatti con gli artisti del surrealismo si fanno   sempre più frequenti. I suoi primi testi compaiono nel 1930 come :" Ricordi di famiglia ossia l' Angelo aguzzino" "Tentativo di descrizione di un banchetto di teste a Parigi, Francia" .  Nel 1948 un grave incidente riduce Prévert  tra la vita e la morte. Lo scrittore cade da una finestra degli uffici della radio sul marciapiede degli Champs-Elysées. Resta in coma per parecchie settimane ,poi va a trascorrere la convalescenza a Saint-Paul-de-Vence dove resterà con la moglie e la figlia alcuni anni. Prévert ha tentato una sua strada verso la poesia detta, verso la poesia da recitare, da cantare preferibilmente. Una strada che altri poeti contemporanei (Ginsberg, Ferlighetti in America) hanno tentato con risultati anche più efficaci. Se la Poesia di Prévert sembra alcune volte esaurirsi in una battuta, in un gioco di parole, è proprio per questa sua natura di bruciante immediatezza. La vita vi è presa in prestito dalla conversazione quotidiana e soltanto in questo contesto la sua poesia può vivere . La rilettura la uccide come la ripetizione di una battuta bruciante perde efficacia e vita. Poesia che nasce dal contatto gomito a gomito con l'angustia della vita di tutti i giorni, del vivere insieme, in comune . La poesia di Prévert può squadernare sulla pagina i mirabolanti effetti della pittura di Picasso, di Mirò, di Bracque, grazie alle sue doti di visivo, per le quali si è parlato ben ragione  di poesia cinematografica.

Le sue poesie

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