IL CIELO CHE A ORIENTE

Guardo il cielo che a oriente  s'oscura
mentre un sole rosa si attarda     ancora;
lontano, le mani nere degli alberi
artigliano il cielo e i miei pensieri.
La sera mi ha già steso sulle spalle
un mantello di freddo e di            tristezza;
anche la mia stella si è nascosta,
restiamo solo io e, intorno, l'ombra.
Vorrei chiedere al vento che        respira se è poi vero che ha pietà la luna o se, invece, beffarda mi schernisce mentre inseguo lontane libellule e le mie mani stringono la polvere.

( Laura - studentessa di scienze della  comunicazione a Padova)

MURALES
Solo un cuore spezzato
è il mio;
un graffito rosso,
incerto,
tracciato sul muro.
Una freccia l'attraversa
e spreme
una lacrima di sangue.
Sopra ci hanno scritto
in blu parole vuote.
(Non si vede più
il mio grido).


( Laura - studentessa di scienze della comunicazione a Padova)

Che ne dite di leggere le poesie delle mitiche

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