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IL CIELO CHE A ORIENTE
Guardo il cielo che a oriente s'oscura mentre un sole rosa si attarda ancora; lontano, le mani nere degli alberi artigliano il cielo e i miei pensieri. La sera mi ha già steso sulle spalle un mantello di freddo e di tristezza; anche la mia stella si è nascosta, restiamo solo io e, intorno, l'ombra. Vorrei chiedere al vento che respira se è poi vero che ha pietà la luna o se, invece, beffarda mi schernisce mentre inseguo lontane libellule e le mie mani stringono la polvere.
( Laura - studentessa di scienze della comunicazione a Padova)
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