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“TOCCARE ED ESSERE
TOCCATI IN PROFONDITA'”
di Unmila Malfatti
Avrà vent’anni nel duemila, si diceva negli anni ottanta, ed ora ecco che il duemila è alle porte e l’Osho Rebalancing compie vent’anni. “Cosa è o cosa ha di speciale l’Osho Rebalancing?”
Quando capitò a me di “ricevere” questo massaggio – già lavoravo con una tecnica di bodywork, la Postural Integration - mi successe qualcosa di così straordinario che mi fece decidere, senza alcun indugio, di chiedere dove, come e quando era possibile imparare questo modo di “fare massaggi”. Ero in America. Tornai in Italia, racimolai la cifra necessaria (che sembrava pazzesca) e tornai velocemente per dedicare quattro mesi all’apprendimento. Fu così che iniziai un viaggio personale nel mio mondo interiore: non più chiacchiere sulle emozioni, ma emozioni da risvegliare e vivere. Esperienze che mi avvicinassero sempre di più alla Verità e alla Conoscenza. Nessun libro, nessun essere umano può donarci la conoscenza. La vita, momento per momento, se solo siamo ricettivi ed aperti, è la maestra più generosa. Spesso è stato chiesto come possa un massaggio aiutare a crescere. La risposta è semplice: il tatto è il senso più antico. Già nell’utero le nostre mani si muovono per “conoscere”. Quando siamo nati, le mani sono state il veicolo che ci ha permesso di toccare, sentire, conoscere. Le cellule dei nostro corpo sono intrise di dati di conoscenza soggettiva che aspetta solo di essere portata alla luce. Memorie antiche, quanto è antica la nostra anima, ed attuali quanto lo siamo noi. Inoltre il primo contatto con la realtà sono state due mani che ci hanno accolto, quelle dell’ostetrica, del medico, della madre, del padre. La nostra gioia o tristezza di allora dipendeva da quelle mani, dalla qualità e quantità d’amore che esse sapevano trasmetterci. L’amore è stato il nutrimento prioritario. 1 manuali di psicologia parlano degli esperimenti fatti su neonati nutriti allo stesso modo dal punto di vista alimentare, ma toccati o non toccati Quelli che avevano avuto, oltre al cibo, anche un contatto fisico amorevole crescevano, fisicamente e mentalmente, il doppio diquelli nutriti in maniera asettica, senza contatto fisico. Cito questa memoria perché l’Osho Rebalancing parte proprio da questo presupposto: “curare le ferite d’amore che hanno generato blocchi nella crescita fisica, mentale e spirituale.La corrente psicologica cui si rifà è quella reichiana: leggiamo il corpo, i traumi e le difese, secondo la griglia di lettura proposta da Wilhelm Reich, proseguita ed ampliata da Lowen. Sono modelli di riferimento, che aiutano gli operatori a muoversi sul corpo per ridare spazio, laddove c’è contrazione, a tutta l'energia sommersa, alle emozioni belle e brutte - alla creatività spesso castrata dalla paura di vivere. Sembra strano, ma ogni grammo di energia che noi usiamo per "difenderci da…" lo togliamo alla libertà di vivere. Spesso preferiamo non rischiare di respirare di più, di agire di più, di gioire di più, di vivere di più, pur volendolo, solo perché abbiamo "paura" del nuovo. Paura di non farcela, paura di non avere il diritto, paura dell'abbandono, paura, paura, paura… La paura è contrazione, è l'opposto dell'amore che è espansione. La contrazione genera a lungo tensione, malattia. Ecco perché l'Osho Rebalancing aiuta a guarire: semplice- mente ridà spazio, usando tecniche mirate, all'amore per se stessi e ridà voce alla nostra gioia di vivere. Come raggiungiamo lo scopo? Toccando i punti di "dolore” in maniera scientifica ed amorevole, aspettando che il respiro - che è poi il massaggio interno per eccellenza - si riappropri dello spazio interno, ascoltando le pulsazioni, il ritmo e la musica del corpo, e amplificando e riarmonizzando, con tocco esperto le risorse interne.
del lavoro che fa, dei rapporti che ha con il mondo esterno. Non è una panacea, è un percorso di consapevolezza del proprio sé fisico, per cominciare.
Questo nell'ambito della kinesiologia; nel massaggio le informazioni non sono molto diverse: la resistenza muscolare è spesso espressione di azioni non agite o emozioni non espresse. Essere massaggiati in alcune parti può significare sentire il dolore fisico. Dentro il dolore fisico frequentemente c'è un dolore psichico che può venire a galla sotto forma di emozione. Si tratta questa volta di dare spazio al "no” che c'è dentro, sia esso rabbia o semplicemente un pianto antico.
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