NANNI MORETTI

filmografia commentata

a cura di Francesco Patrizi

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1973 La sconfittaregia e sceneggiatura

trama: delusioni e speranze di un militante di sinistra. Durata 26 minuti

film in Super 8

1973 Paté de bourgeois - regia e sceneggiatura

trama: scene da un fotoromanzo commentate da Nanni Moretti. La processione di San Giuseppe in un quartiere di Roma. E altre situazioni ancor, alternate a Moretti seduto sul water, che cerca di montare una cinepresa Super 8 su un cavalletto. Durata 26 minuti

film in Super 8

1974  Come parli, frate ? - regia e sceneggiatura

trama: don Rodrigo non ha nessuna intenzione di avvicinare Lucia, ma i bravi lo costringono all’azione. Parodia dei Promessi Sposi con una ricerca cinematografica a livello di linguaggio. Durata 52 minuti

film in Super 8

Secondo il critico Alessandro Cappabianca, il film si colloca “in modo abbastanza omologo a quelle che sono le strutture dell’ironia manzoniana…quell’ironia che si coagula, formandone lo spessore attraverso le convenzioni letterarie del romanzo”(Filmcritica, n.248, 1974). Insomma, Moretti ironizza su I Promessi Sposi così come Manzoni ironizza sul romanzo settecentesco.

 

1976 - IO SONO UN AUTOARCHICO

soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti. Film autofinanziato dallo stesso autore.

trama: abbandonato dalla moglie, Michele si ritrova coinvolto dai suoi amici in uno spettacolo teatrale d’avanguardia.

film in Super 8

Nanni Moretti presenta il suo stile, ironico, attento, critico e politico. Macchina fissa, rifiuto della tecnica e della narrazione, il film procede per situazioni e per battute. La tematica che attraversa tutti i personaggi è il problema della comunicazione.

1978 – ECCE BOMBO

soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti

trama: la vicenda di un gruppo di amici tra sedute di autocoscienza e problemi amorosi.

Presentato in concorso a Cannes

film in 16 millimetri

Il film è quasi un evoluzione del precedente. Lo stile resta fedele al rifiuto della tecnica, la storia acquista una dimensione più metaforica. Moretti fa un cinema di impegno scoperto, dichiara i suoi miti (Buster Keaton) e si scaglia contro i nemici (il qualunquismo dei personaggi di Alberto Sordi in cui si riconosce l’italiano medio).

Il problema di fondo è sempre l’incomunicabilità. Il personaggio di Michele - che ricorre nei film successivi - comincia a delinearsi come un nevrotico che accusa l’isolamento della propria “diversità”.

1981 – SOGNI D’ORO

soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti

trama: il regista Michele Apicella sta girando il film “La mamma di Freud”. Tra sogno e realtà, vive una storia d’amore con una liceale e partecipa a dibattiti televisivi.

Al Festival di Venezia ottiene il premio speciale della giuria.

Il film è molto costruito, alterna scene simboliche e scene del film che stanno girando. Le tematiche vertono sulla psicanalisi (Michele sta facendo un film intitolato “La Mamma di Freud”) e sulla convinzione che l’artista attinga sempre alla propria infanzia; Moretti ridicolizza la teoria che vede nel complesso di Edipo la chiave che apre tutte le porte. Il personaggio di Michele è un nevrotico in preda a crisi depressive che, nel finale, abbandonato dalla ragazza, immagina di trasformarsi in un licantropo, immagine romantica della sua “diversità”.

1984 – BIANCA

soggetto: Nanni Moretti; sceneggiatura: Nanni Moretti, Sandro Petraglia

trama: Michele, professore di matematica nella scuola Marilyn Monroe, è ossessionato dalle coppie e dall’amore perfetto; per questo ucciderà le persone che secondo lui tradiscono questo ideale.

Il film, benché racconti una vera e propria storia, è costruito quasi ad episodi, non segue una narrazione classica. La tecnica è semplice e funzionale. Ogni singola sequenza si arricchisce ancora di più, rispetto ai film precedenti, di metafore e di significati tanto da acquistare quasi una vita autonoma. Moretti affronta un personaggio paranoico, esattamente opposto al nevrotico protagonista di Sogni d’oro, un paranoico apparentemente normale, che vive nell’ossessione di aiutare gli altri a trovare “l’amore perfetto” (Michele uccide le coppie che si tradiscono).

1985 – LA MESSA E’ FINITA

soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti e Sandro Petraglia

trama: Don Giulio torna nella sua parrocchia, ma si accorge che nessuno ha più bisogno di lui. Decide allora di trasferirsi.

Al Festival di Berlino vince l’Orso d’Argento

La vicenda di Don Giulio, normalissimo ed equilibrato, ricalca in parte il personaggio di Bianca; anche lui è animato dall’ossessione di aiutare gli altri. La regia non si dilunga mai in semplici passaggi narrativi, non sviluppa le situazioni, ma coagula la narrazione alternando momenti di sospensione a vere e proprie scene madri.

1986 – fonda la casa di produzione Sacher Film

1989 – PALOMBELLA ROSSA

soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti

trama: Michele Apicella giocatore di pallanuoto e  dirigente del PCI, perde la memoria a causa di un incidente stradale e, in una decisiva partita di pallanuoto, sbaglia l’ultimo tiro in porta.

Il linguaggio cinematografico di Moretti si fa più complesso, le scene sono ricche di rimandi simbolici, ci sono inserti puramente astratti  (la piscina dove galleggiano i cartelloni pubblicitari, il sole finto che sorge alla fine…). Il realismo narrativo cede il posto al racconto metaforico. La tecnica diviene sempre più funzionale al contenuto ideologico della scena.  La macchina da presa non racconta, ma imposta un discorso. Il film è un processo di pensiero, una critica.

1990 – LA COSA

documentario sui militanti del PCI prima della svolta del partito comunista.

1991 – apre a Roma il cinema “Nuovo Sacher”

1993 – CARO DIARIO

soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti

trama: tre episodi che mostrano Moretti in vespa a Roma d’estate, Moretti alle isole Eolie e Moretti mentre si cura una malattia al sistema linfatico.

Al Festival di Cannes ottiene la Palma d’Oro

Moretti ricomincia da capo e rifonda il suo modo di fare cinema: l’autobiografismo è esplicito, la tecnica estremamente leggera e fluida, non c’è più il piano simbolico che sostiene la messa in scena di Palombella Rossa. Moretti costruisce il film come un processo creativo, sull’intento di raccontare la realtà, sul metodo e sull’etica. La macchina da presa, nel primo episodio, vaga senza meta, nell’ultimo, stringe intorno alla vita vera di Nanni Moretti.

1996 – IL GIORNO PRIMA DI CLOSE-UP - cortometraggio

trama: Moretti filma i commenti degli spettatori che vedono al Nuovo Sacher il film di Kiarostami.

1998 – APRILE

soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti

trama: Nanni Moretti, all’indomani della nascita del figlio, riflette sulla situazione italiana, sulla politica, sull’impegno dell’intellettuale, sul suo ruolo.

Moretti riprende il discorso inaugurato con Caro Diario e realizza un’opera dove l’intento di raccontare la realtà passa attraverso il filtro della propria vita. La nascita del figlio Pietro accentua la ricerca etica del suo cinema: da una parte c’è l’impossibilità di filmare la “cronaca”, dall’altra il comodo rifugio nella finzione più smaccata (il musical finale). 

2001 – LA STANZA DEL FIGLIO

soggetto: Nanni Moretti, sceneggiatura: Nanni Moretti, Laura Belli, Heidrun Schleff

 

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