Circolo
Arci
iL
VASO dI
PANDORA
Via
Maniago, 11
20134
- MILANO
Tel/Fax:
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. . . perchè il Vaso di Pandora ?
Il
titano Prometeo, avendo rubato il fuoco agli dèi per donarlo agli
uomini, era stato punito duramente da Zeus: incatenato ad un’alta rupe
fra i monti della Scizia, era attaccato ogni giorno da un’aquila che gli
divorava il fegato, che ricresceva durante la notte. Ma ormai gli uomini
avevano il fuoco ed erano troppo felici e baldanzosi, il che a Zeus non
piaceva: aveva perciò intenzione di inviare a loro qualche male.
Chiamò allora Efesto e gli disse: "Sto per punire i mortali per
la loro alterigia. Plasmami con terra e acqua una bella figura di donna".
Efesto subito obbedì e Zeus infuse la vita a quel grazioso simulacro,
chiamando la fanciulla
Pandora, che in greco significa "tutti i
doni", perché ogni dio le fece un dono mentre si accingeva a lasciare
l’Olimpo: da Afrodite ricevette il fascino, da Atena l’abilità in
ogni arte domestica, da Ermes la loquacità. Lo stesso padre degli
dèi le donò un prezioso vaso ben chiuso, ammonendola però
di non aprirlo mai.
Quando
Pandora
giunse sulla terra, Epimeteo, fratello di Prometeo, se ne innamorò
e aveva intenzione di sposarla. "Stai per commettere un grave errore" lo
ammonì Prometeo, che era stato liberato da Eracle, ma non gli diede
retta. Pandora si dimostrò una brava moglie, ma un giorno,
non potendo più resistere alla curiosità, mentre il marito
si accingeva a rincasare, aprì il misterioso vaso: subito ne uscì
un turbine nero che invase la stanza e si sparse per tutti i paesi, mentre
già intorno risuonavano pianti e lamenti. In quel vaso infatti c’erano
i dolori, i vizi, i rancori e tutti i mali che gli uomini primitivi ancora
non conoscevano. Pandora stava per chiudere in vaso ormai vuoto,
quando vide che sul fondo restava ancora qualcosa, che Zeus aveva lasciato
agli uomini perché potessero sopravvivere: ........ era la speranza. |
Nel
Vaso di Pandora puoi trovare:
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