Lo scopo di questa attività consiste
nel dare il tocco finale al progetto musicale,
vecchio o nuovo che sia, e nel portarlo alla massima
espressione, rispettando ed esaltando
le performance originali in esso contenute.
Mantenere l'atmosfera
e l'emozione creata in studio, e trasferita durante la
registrazione ed il mix, è molto più importante che non raggiungere
il massimo livello elettrico finale.
La filosofia principale del lavoro si basa quindi su alcuni semplici concetti:
ASCOLTO:
è la valutazione del prodotto in entrata (prima di eseguire
eventuali interventi) e l'attenzione alle informazioni fornite da chi
segue il progetto (artista, produttore, fonico): un loro input
iniziale può aiutare a focalizzare le caratteristiche che stanno
alla base del progetto.
APPROCCIO: il modo
con cui si affronta la sessione di mastering, oltre a permettere di
individuare e correggere
eventuali problemi, consente di esaltare al meglio tutto ciò che
caratterizza il brano, come la creatività e l'emozione di chi ha
registrato e realizzato il mix della performance iniziale.
Il
"suono" che contraddistingue il Creative Mastering deriva proprio dal
rispetto di questo concetto, perché imporre un proprio trattamento
che renda uniforme tutte le produzioni cancellerebbe lo spirito
iniziale del progetto e, peggio, rischierebbe di passar di moda col
tempo.
PROCESSO: una regola
fondamentale, che
caratterizza il modo di lavorare del Creative Mastering, è quella di
non
utilizzare preset nelle macchine e, soprattutto, di azzerare le
impostazioni
delle stesse, all’inizio del processing di ogni brano, per non avere
influenze dal processo precedente; ciò
fa sicuramente "perdere" più tempo, ma si riflette positivamente
sull'analisi oggettiva del lavoro.
Si utilizzano sempre
attrezzature allo stato dell'arte e si dà al segnale audio il minimo
percorso elettrico e il minimo trattamento possibile, anche se può
capitare a volte di avere tutte le macchine coinvolte.
Inoltre,
attraverso alcune prove iniziali, viene valutata la possibilità di
lavorare il materiale completamente in digitale o di effettuare un
passaggio attraverso processori analogici.
VISIBILITÀ:
questo concetto riguarda la conclusione del processo, ma viene preso
in considerazione fin dall'inizio della sessione di mastering: si
tratta di dare cura al dettaglio, ma anche di avere sempre sotto controllo
una visione globale del progetto e del punto di arrivo.
Quando si
lavora su album o compilation, grande cura viene data alla
successione dei brani e delle pause, per dare una giusta fluidità
all'intero progetto.