|
|
TERREMOTI |
L'intensità dei terremoti è valutata secondo la scala Richter (Charles
Francis Richter 26/04/1900 - 30/09/1985) o la scala Mercalli (Giuseppe
Mercalli 21/05/1850 - 19/03/1914) modificata.
La prima fornisce una valutazione obiettiva (magnitudo) della
quantità di energia liberata, mentre la seconda assegna un grado agli
effetti generati sull'ambiente.
Nel 1902 Mercalli propose la prima scala composta da 10 gradi, in
seguito gli americani H.O. Wood e F. Neumann la modificarono
aggiungendo 2 gradi al fine di adattarla alle consuetudini costruttive
vigenti in California. Con il medesimo intento in Europa occidentale è
in uso la scala MCS (Mercalli, Cancani, Sieberg), mentre in
Europa orientale si utilizza la scala MKS (Medvedv, Karnik,
Sponheuer). Quindi per un confronto reale dell'intensità dei
terremoti, e non solo degli effetti, è stata introdotta la scala della
magnitudo o Richter. Da notare che già il Cancani (1856-1904), aveva
introdotto una gradazione non empirica, assegnando al 1° della omonima
scala il valore di 2.5 mm/s2, ed al 12° il valore di 10000
mm/s2.
|
SCALA RICHTER |
Tale scala non ha divisioni in gradi, limiti inferiori, (se non
strumentali) e superiori. La valutazione dell'energia liberata da un
sisma è associata ad un indice, detto magnitudo, che si ottiene
rapportando il logaritmo decimale dell'ampiezza massima di una scossa
e il logaritmo di una scossa campione. Lo zero della scala
equivale ad una energia liberata pari a 105 Joule. Il
massimo valore registrato, è stato di magnitudo 8.6 equivalente
all'energia di 1018 J. |
SCALA MERCALLI |
Grado |
Scossa |
Descrizione |
I |
strumentale |
non avvertito
|
II |
leggerissima
|
avvertito solo da poche persone in quiete, gli oggetti sospesi
esilmente possono oscillare
|
III |
leggera |
avvertito notevolmente da persone al chiuso, specie ai piani alti
degli edifici; automobili ferme possono oscillare lievemente
|
IV |
mediocre |
avvertito da molti all'interno di un edificio in ore diurne,
all'aperto da pochi; di notte alcuni vengono destati; automobili ferme
oscillano notevolmente
|
V |
forte |
avvertito praticamente da tutti, molti destati nel sonno; crepe nei
rivestimenti, oggetti rovesciati; a volte scuotimento di alberi e pali
|
VI |
molto forte |
avvertito da tutti, moltispaventati corrono all'aperto; spostamento di
mobili pesanti, caduta di intonaco e danni ai comignoli; danni lievi
|
VII |
fortissima |
tutti fuggono all'aperto; danni trascurabili a edifici di buona
progettazione e costruzione, da lievi a moderati per strutture
ordinarie ben costruite; avvertito da persone alla guida di automobili
|
VIII |
rovinosa |
danni lievi a strutture antisismiche; crolli parziali in edifici
ordinari; caduta di ciminiere, monumenti, colonne; ribaltamento di
mobili pesanti; variazioni dell'acqua dei pozzi
|
IX |
disastrosa |
danni a strutture antisismiche; perdita di verticalità a strutture
portanti ben progettate; edifici spostati rispetto alle fondazioni;
fessurazione del suolo; rottura di cavi sotterranei
|
X |
disastrosissima |
distruzione della maggior parte delle strutture in muratura; notevole
fessurazione del suolo; rotaie piegate; frane notevoli in argini
fluviali o ripidi pendii
|
XI |
catastrofica |
poche strutture in muratura rimangono in piedi; distruzione di ponti;
ampie fessure nel terreno; condutture sotterranee fuori uso;
sprofondamenti e slittamenti del terreno in suoli molli
|
XII |
grande catastrofe |
danneggiamento totale; onde sulla superfice del suolo; distorsione
delle linee di vista e di livello; oggetti lanciati in aria
|
|
|
CONFRONTO SCALE SISMICHE
|
Magnitudo
Richter
|
Energia
(joule)
|
Mercalli
|
< 3.5
|
< 1.6 E+7
|
I
|
3.5
|
1.6 E+7
|
II
|
4.2
|
7.5 E+8
|
III
|
4.5
|
4 E+9
|
IV
|
4.8
|
2.1 E+10
|
V
|
5.4
|
5.7 E+11
|
VI
|
6.1
|
2.8 E+13
|
VII
|
6.5
|
2.5 E+14
|
VIII
|
6.9
|
2.3 E+15
|
IX
|
7.3
|
2.1 E+16
|
X
|
8.1
|
> 1.7 E+18
|
XI
|
> 8.1
|
.
|
XII
|
|
|
EFFETTI DEI TERREMOTI |
|
|
|
Generalmente non sentita, ma
registrata
|
|
Spesso sentita, ma raramente causa dei danni
|
|
Al massimo lievi danni a solidi
edifici. Causa danni maggiori su edifici non in c.a. edificati
in piccole regioni
|
|
Può arrivare ad essere distruttiva in aree di quasi 100 km,
attraversando anche zone abitate
|
|
Terremoto maggiore. Causa seri
danni su grandi aree
|
|
Grande terremoto. Può causare seri danni su vaste aree di
svariate centinaia km
|
|
|
|
|
|
|