Non si perde
occasione di sottolineare l’utilità degli strumenti
informatici nella didattica. Soprattutto, sembra ormai scontato
che la formazione fornita dagli istituti
tecnici debba prevedere la conoscenza dei software richiesti dal
mondo del lavoro e necessari per l’approfondimento delle
materie d’indirizzo.
Ma la realtà
è sempre così? Sembra proprio di no, almeno nel nostro
istituto, e, temiamo o forse speriamo, non solo nel nostro.
Da
ormai tre anni la classe V Ag, inserita nel Progetto
5, dovrebbe usare il programma AUTOCAD,
un pacchetto applicativo per il disegno e la progettazione
adottato da tutti gli studi di ingegneria e architettura. Da tre
anni, invece, AUTOCAD resta inutilizzato nel laboratorio
appositamente creato per i geometri, dove si è ormai essiccato anche
l’inchiostro
del plotter (costo 8 milioni), lasciato lì a raccogliere polvere.
Per
colmare le lacune che si sono accumulate da troppo tempo, alcuni
professori hanno proposto agli alunni di V tre ore settimanali
di studio pomeridiano. Sicuramente tutto ciò è legittimo e non
ci resta che approvare la proposta degli insegnanti. Ma durante
i tre anni trascorsi perché, pur essendoci le strutture, non si
è affrontato e risolto il problema?
Perché dei ragazzi che sosterranno l’esame di Stato hanno così
gravi lacune da doversi sobbarcare un sovraccarico di lavoro
pomeridiano?
Ciò non potrebbe influire negativamente sul rendimento generale e
sulla preparazione complessiva dell'intera classe? Ci potranno
dare molte spiegazioni, però rimane il fatto che questa è
stata una grave mancanza.
Sicuramente
non è questa la scuola che vogliamo. Perciò, mentre diciamo
grazie ai professori che si impegnano anche al pomeriggio per la
nostra formazione, vorremmo che un problema del genere non si
ripetesse più.
Sara Bertolli e Daniela Dal Bò
1. AUTOCAD
Questa Presidenza ha la sola colpa di aver tentato di dare una risposta
concreta a un problema che si trascinava, irrisolto, da anni. La proposta
del corso pomeridiano può essere criticabile; mi sembra comunque meno
criticabile della pretesa di risolvere il problema con l'occupazione
dell'istituto.
Saluti
Marco Parma
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