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Novembre 2000

Anno 1

numero 1 

 

   
   

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Inchieste

Percorsi di educazione alla legalità

                           di 

Alekos Bowman, Alessandro Zatta, Cinzia Granata, Cinzia  Scandurra, Davide Pintabona, Anna  Simonelli

  Primo consiglio scomodo contro il degrado sociale

 

Tu sei lo specchio della società…..ogni tua azione la influenza.

La società è la famiglia, è la scuola è….il mondo. 

 

Perché riflettere sulla legalità? Quale nesso c'è tra legalità e solidarietà? Quale tra solidarietà e democrazia? 

 

Può la scuola essere neutrale di fronte alle ingiustizie, ai soprusi, alle illegalità diffuse nella società o deve esprimersi e essere la Memoria di chi dimentica il passato, di chi non vede  il presente né il futuro?

 

Questi interrogativi ci siamo posti oggi nel….. primo viaggio, tenendo conto che si è sempre in viaggio: si fanno passi avanti, si può tornare indietro, non si riesce a comprendere tutto e forse non si arriva mai alla fine. Non importa, essenziale è viaggiare, osservare, riflettere, agire, comunicare,

fare ciò in cui si crede, credere in ciò che si fa……confrontarsi….

 

Spesso si sente dire: ”Io da solo non potrò cambiare nulla, la società va così, non c’è niente da fare….”

Allo stesso modo è un’abitudine di noi studenti lamentarci della scuola, dei nostri insegnanti, dell’organizzazione che non funziona…. Ma non facciamo niente, rimaniamo passivi forse  perché non sappiamo come muoverci, sappiamo ben poco di questa vita, non ci importa sapere, siamo del tutto indifferenti…

 

Il giudice Giovanni Falcone, assassinato il 23 maggio 1992 a Capaci dalla mafia siciliana Cosa Nostra mentre indagava sul commercio di droga tra Palermo e l’America, diceva:

 Possiamo  sempre fare  qualcosa.

 

Brecht diceva:

Non il fiume, non l’uragano

Hanno squarciato il grande tronco

Alle radici, ma

Le formiche, migliaia di formiche

Lavorando ogni giorno assieme…

 

Pensiamo che la passività sia un male …che mal risponde ad un male peggiore... 

Chi è passivo rimane indifferente o è rassegnato e in qualche misura ammette, giustifica, dà legittimazione, sotto sotto dà il consenso a chi è trasgressivo. E perché legittima l'illegalita' diffusa anziché il cosiddetto patto sociale? Quali modelli culturali e di vita, quali proposte, quali modi di essere e di esistere attraggono verso questo modello?

Un modello che propone l'inosservanza delle regole istituzionali, ponendo altre regole dure, severe che, (stupore!) vengono osservate  con ubbidienza e fedeltà. Perché queste ultime vengono seguite e le prime no?  Che cosa attrae  di tal modello? Forse la  rispolverata logica "clientelare"  dell’amico o l’altra, dura a morire,  del più furbo? Il tutto per  ottenere privilegi, dominare gli altri, prevaricare, appropriarsi delle cose altrui . L’arbitrio contro  le libertà.

Legalità significa abitudine al rispetto di tutte le leggi, anche di quelle che apparentemente non sono importanti. Rispettare le leggi per pretendere giustamente che anche gli altri facciano lo stesso.

 

 

Primo consiglio:

 

Impariamo

A fare fino in fondo

Il nostro dovere, impariamo

A rivendicare i nostri diritti

A non mendicarli come favori:

Impariamo a considerare nostri

I beni e i servizi pubblici,

dall’autobus al verde,

dalla strada al monumento:

solo così ne arresteremo

il degrado e li difenderemo

dall’incuria e dall’abuso violento.

Tratto da “A occhi aperti” Comitato dei Lenzuoli (Antimafia) – Palermo

 


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