Tu
sei lo specchio della società…..ogni tua azione la influenza.
La
società è la famiglia, è la scuola è….il mondo.
Perché
riflettere sulla legalità? Quale nesso c'è tra
legalità e solidarietà? Quale tra solidarietà e democrazia?
Può
la scuola essere neutrale di fronte alle ingiustizie, ai soprusi,
alle illegalità diffuse nella società o deve esprimersi e
essere la Memoria di chi dimentica il passato, di chi non vede il presente né il futuro?
Questi
interrogativi ci siamo posti oggi nel….. primo viaggio,
tenendo conto che si è sempre in viaggio: si fanno passi
avanti, si può tornare indietro, non si riesce a comprendere
tutto e forse non si arriva mai alla fine. Non importa,
essenziale è viaggiare, osservare, riflettere, agire,
comunicare,
fare
ciò in cui si crede, credere in ciò che si
fa……confrontarsi….
Spesso
si sente dire: ”Io da solo non potrò cambiare nulla, la società
va così, non c’è niente da fare….”
Allo
stesso modo è un’abitudine di noi studenti lamentarci della
scuola, dei nostri insegnanti, dell’organizzazione che non funziona…. Ma
non facciamo niente, rimaniamo passivi forse
perché non sappiamo come muoverci, sappiamo ben poco di
questa vita, non ci importa sapere, siamo del tutto
indifferenti…
Il
giudice Giovanni Falcone, assassinato il 23 maggio 1992 a Capaci
dalla mafia siciliana Cosa Nostra mentre indagava sul commercio
di droga tra Palermo e l’America, diceva:
“Possiamo
sempre fare qualcosa.”
Brecht
diceva:
“Non
il fiume, non l’uragano
Hanno
squarciato il grande tronco
Alle
radici, ma
Le
formiche, migliaia di formiche
Lavorando
ogni giorno assieme…”
Pensiamo
che la passività sia un male …che mal risponde ad un
male peggiore...
Chi è
passivo rimane indifferente o è rassegnato e in qualche misura
ammette, giustifica, dà legittimazione, sotto sotto dà il
consenso a chi è trasgressivo. E perché legittima l'illegalita' diffusa anziché il cosiddetto patto sociale? Quali
modelli culturali e di vita, quali proposte, quali modi di
essere e di esistere attraggono verso questo modello?
Un
modello che propone l'inosservanza delle regole istituzionali,
ponendo altre regole dure, severe che, (stupore!) vengono
osservate con
ubbidienza e fedeltà. Perché queste ultime vengono seguite e
le prime no? Che cosa attrae di
tal modello? Forse la rispolverata
logica "clientelare"
dell’amico
o l’altra, dura a morire,
del
più furbo? Il tutto per ottenere privilegi, dominare gli altri, prevaricare,
appropriarsi delle cose altrui . L’arbitrio contro
le libertà.
Legalità
significa abitudine al rispetto di tutte le leggi, anche di
quelle che apparentemente non sono importanti. Rispettare le
leggi per pretendere giustamente che anche gli altri facciano lo
stesso.
Primo
consiglio:
Impariamo
A
fare fino in fondo
Il
nostro dovere, impariamo
A
rivendicare i nostri diritti
A
non mendicarli come favori:
Impariamo
a considerare nostri
I
beni e i servizi pubblici,
dall’autobus
al verde,
dalla
strada al monumento:
solo
così ne arresteremo
il
degrado e li difenderemo
dall’incuria
e dall’abuso violento.
Tratto da “A occhi
aperti” Comitato dei Lenzuoli (Antimafia) – Palermo |