Non più compagni di
banco, magari trepidanti per l'interrogazione imminente, ma
colleghi di lavoro che discutono sul budget o sulle vendite
previste. Non più professori in cattedra che agitano nell'aria
minacce di brutti voti o profezie di debiti formativi, ma
dirigenti che consigliano i propri dipendenti sulle strategie da
seguire in azienda. Questa è la scuola che si respira e si vive
nella sezione staccata di Melegnano dell'Istituto Piero della
Francesca durante le ore dedicate al progetto di simulazione
aziendale o, per dirla in sigla, IFS.
" Per sei ore alla settimana noi ci trasformiamo da studenti in impiegati della Uniforms' Planet (
Il pianeta delle divise), l'azienda creata qui tra i banchi di
scuola sei anni fa dalle professoresse Deborah Oldoni e Patrizia
Cofferati - racconta sorridendo compiaciuta Anna Giaquinta di
VA.- E il nostro laboratorio di informatica, un po' come la
zucca di Cenerentola, diventa magicamente una fabbrica di divise
da lavoro con il suo ufficio marketing, la sezione vendite e
tutto ciò che esiste in una ditta reale."
E se si dà una sbirciatina al catalogo a
colori della Uniforms' Planet, con tutti i modelli ben
allineati, numerati, prezzati e descritti con grande
generosità di dettagli tecnici, si fa davvero fatica a credere
che si tratti di un'impresa soltanto simulata.
" Spesso si accusa la scuola di non preparare
al mondo del lavoro, di essere staccata dalla realtà: ecco qui
una risposta concreta che getta finalmente un ponte tra teoria e
pratica e ci prepara ad affrontare il nostro futuro
professionale - spiega Paola Ferrari di VA. - Abbiamo come
"tutor", la Frainzoli di Milano, un'azienda che
produce veramente divise da lavoro e che quindi ci può aiutare
a risolvere alcuni problemi tecnici. Inoltre spesso ci
incontriamo con esperti ( direttori del personale, esperti
marketing, eccetera) che consultiamo su questioni
particolari."
Ecco infatti che è arrivato a scuola l'avvocato,
prodigo di consigli, quando la Uniforms' Planet si è trovata in
una grave situazione di perdita economica, a causa di un
contratto d'affitto troppo salato per un capannone industriale
scelto dalla gestione precedente ( cioè la classe che ha
partecipato al progetto prima dell'attuale VA).
" Grazie all'avvocato stiamo riuscendo a
risanare il nostro bilancio - racconta ancora Anna Giaquinta.-
Abbiamo infatti attivato diverse strategie in tal senso:
innanzitutto abbiamo preso in affitto ( ovviamente
"simulato") un capannone più piccolo per ridurre le
spese, poi abbiamo cercato nuovi clienti, fornendo nuove divise
all'Alitalia."
E non bisogna dimenticare che, Alitalia a parte, i
clienti di questa "azienda di classe" non sono
inventati e che gli ordini arrivano davvero. C'è, ad esempio la
Lattebusche, una ditta di alimentari con sede a Belluno, poi c'è
la Etli viaggi, o la Tourist coop. Si tratta in ogni caso di
altre scuole italiane che aderiscono al progetto IFS e che
quindi si scambiano ordini, fatture, e-mail, lettere
commerciali. Sempre per "imparare" mettendo in pratica
ciò che di solito è soltanto argomento di studio.
" La nostra impresa è divisa in varie
funzioni - spiega ancora Paola Ferrari - c'è la funzione
marketing, poi ci sono gli acquisti, le vendite, il magazzino,
la funzione-personale e la parte amministrativa. Ogni settore è
gestito da quattro ragazzi che dopo tre mesi ruotano su un'altra
sezione. Così alla fine dell'anno scolastico abbiamo acquisito
competenze in tutti gli ambiti della gestione aziendale. Noi del
marketing, ad esempio, ci stiamo occupando di incrementare le
vendite attraverso la pubblicità, i saldi di fine stagione e,
perchè no, anche coccolando un po' i nostri clienti. A Natale,
infatti, mandiamo a tutti via Internet i nostri migliori auguri
di buone feste." |