Interviste |

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I
TETTI CAMBIANO
MA
IL "PIERO DELLA FRANCESCA" RESTA
di
Patrizia Tamarozzi
La
Provincia ha già presentato al Comune di Melegnano un progetto
per la completa ristrutturazione dell'edificio scolastico in via
Cavour. Due miliardi di spesa previsti in bilancio, ma i tempi
sono ancora incerti.
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La
nebbia è quella di un dicembre che inizia subito a regalare ai
campi abbandonati e agli alberi spogli un ricamo di brina. La
piazza è quella, solida e squadrata di Melegnano, dove, proprio
di fronte alla chiesa, in un palazzo austero e ben piantato, ci
attende il sindaco Pietro Mezzi per parlare di scuola, ma non
solo.
Il primo pensiero corre al destino dell'Istituto
Piero della Francesca (ex Oriani) che lo scorso anno ha vissuto
alterne e deprimenti vicissitudini di tetti crollati e aule
inagibili.
" La vicenda, per la verità intricata e
complessa, della ristrutturazione dell'edificio che ospita il
Piero della Francesca e il liceo scientifico è sulla strada di
una risoluzione - racconta Mezzi, molto diplomatico nella sua
giacca a coste di velluto verdognolo. - Per il momento
l'immobile è ancora di proprietà del Comune, ma è destinato,
in base alla legge 23 del '96, a passare in breve tempo alla
Provincia. E ci sono buone prospettive, visto che nel bilancio
provinciale sono già previsti due miliardi di spesa per
rimettere in sesto l'edificio scolastico. Proprio in questi
giorni i tecnici della Provincia ci hanno inviato un pregetto
preliminare di intervento e abbiamo giudicato positivamente tale
proposta, anche se abbiamo chiesto il coinvolgimento dei
dirigenti scolastici per un'approvazione definitiva. "
In parole povere: i soldi ci sono, il
progetto è pronto, ma i tempi di intervento non sono ancora
stati stabiliti, così come incerta pare la sistemazione
provvisoria degli studenti durante i lavori di ristrutturazione.
La buona notizia è comunque che il Piero della Francesca resterà
a Melegnano, perchè il progetto provinciale prevede il
mantenimento dei due istituti attualmente ospitati in via
Cavour.
E mentre oltre i vetri un po' appannati le
bancarelle del mercato macchiano di colori e voci la piazza, il
sindaco Mezzi continua a parlare e il discorso si allarga alla
scuola in generale e ai momenti che sta vivendo:
" Mi dispiace che strumenti come quello
dell'autogestione vengano spesso sfruttati in modo poco proficuo
dagli studenti: mi sembra infattti che questa specie di
sospensione dell'attività didattica sia diventata una cadenza
rituale un po' vuota di contenuto, mentre potrebbe essere
l'occasione buona per parlare di questioni importanti per gli
studenti, come la revisione dei libri di storia, pericolosamente
pretesa da qualcuno, o l'altrettanto discutibile vicenda dei
buoni scuola."
Pietro Mezzi viene da Parma. E della sua
terra porta la concretezza, la cultura di sinistra e l'idea di
una scuola impegnata e aperta al "sociale".
" Autonomia scolastica? Competitività tra i
vari istituti? Tutto ciò è positivo, a patto però che non
sfoci in una semplice corsa all'immagine, in una serie di
scuole-vetrina, orientate soltanto verso la rincorsa agli alunni
- continua Mezzi. - La concorrenza dovrebbe invece favorire la
crescita di scuole basate sulla qualità, in grado di adeguarsi
agli standard europei e sempre più capaci di interagire con la
società."
La nebbia, là fuori, inizia a diradarsi e forse
anche il freddo ha allentato un po' la morsa gelida delle prime
ore del mattino. Il sindaco Mezzi continua a sorridere
tranquillo, anche quando chiediamo a lui, verde, di raccontarci
qualcosa sulla qualità di un'aria che, si sa, risente molto
della vicinanza della grande e trafficata metropoli.
" Rispetto al comune di Milano la nostra
situazione è decisamente migliore - spiega confortante - anche
se abbiamo alcuni punti critici sulla via Emilia e sulla
provinciale per Sant'Angelo. Qualche problema viene anche dal
fatto che Melegnano è un importante nodo di traffico, con
una linea autostradale nazionale, due linee ferroviarie e, non
ultimo, il fiume Lambro. Già da tempo stiamo comunque cercando
di riqualificare le aree verdi e abbiamo rilanciato zone come il
parco del castello, alcuni giardini cittadini, nonchè le
nostre due oasi naturali, una, lungo il fiume, con l'aiuto del
WWF. E continueremo a lavorare in questo senso"
Un timido cenno di sole bussa alle finestre.
Domande sospese nell'aria ce ne sarebbero ancora molte, ma
impiegati bisognosi di firme e risposte si affacciano dietro a
pacchi di carte. E' tempo di andare. Buon lavoro, signor
sindaco.
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