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Il beato padre Luigi Scrosoppi non volle mai lasciarsi fotografare, perché, nella sua umiltà, desiderava essere dimenticato da tutti: “Solo a Dio l’onore e la gloria” ripeteva.
Le suore invece, che desideravano conservare la sua effigie, dopo la sua morte, chiamarono un pittore, Antonio Milanopulo, per trarne i lineamenti del volto; e ne presero anche la maschera.
Il 5 maggio1884, in edizione speciale, il “Cittadino Italiano riproduceva  a tutta pagina l’effigie di padre Luigi Scrosoppi, copia di un’incisione del pittore Antonio Milanopulo (1848 – 1898) di Udine.
 

Furono realizzate in seguito rappresentazioni di vario genere.

I dipinti più noti: 

 

 

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Olio su tela, cm 120 x 85, raffigurante padre Luigi in piedi, con la destra benedicente e il Rosario nella sinistra.

E' stato realizzato dal pittore Antonio Milanopulo nel 1885, partendo dal calco in gesso effettuato, per volere delle suore della Provvidenza, subito dopo la morte di p. Luigi (1884).

 

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Olio su tela, cm 100 X 75, della pittrice di Gorizia Emma Galli (raffigurante Padre Luigi più giovane, con la destra benedicente e il breviario nella sinistra). Realizzato negli anni 1960 da una elaborazione del dipinto di Antonio Milanopulo del 1885. La stessa pittrice eseguì anche 13 dipinti ad olio raffiguranti episodi della vita del Servo di Dio.

 

 

Olio su tela, cm 120 x 85, del pittore Mario Stefanutti. Realizzato nel 2001 in occasione della canonizzazione di p. Luigi.

Esso ritrae p. Luigi, all’età di circa 50 anni, nella posizione del dipinto di Antonio Milanopulo riprendendo, in parte, l’indirizzo espressivo della pittrice Emma Galli. Lo sfondo e l’aureola evidenziano la sua Santità e le sue radici udinesi.

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Nella Casa delle Suore di Cormons esiste un altro quadro ad olio. E’ posteriore al precedente, e forse fu dipinto dopo l’approvazione delle Regole delle Suore, poiché la mano sinistra, invece di reggere la corona, poggia sopra un cartiglio con la scritta “Fare, patire, tacere” e accanto vi è il volume delle Regole.

Questa raffigurazione è notevole per dimostrare come padre Luigi fosse ritenuto un santo. Oltre alla mano benedicente, il volto è illuminato da un raggio di luce che scende dall’alto e gli circonfonde il capo quasi come una diffusa aureola.

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Nel 1941 un pittore, Conti Giambattista di Roma (via Ulpiano, 29) dipinse, forse ad olio, un quadro raffigurante padre Luigi alla cerca, tra persone buone che gli portano pane ed altro, mentre un uomo gli aizza il cane contro. Rimane del quadro solo una copia fotografica.

 

 

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Arazzo, cm 400 x 250, dipinto ad olio su tela dal pittore Luigi Salomone di Roma; fu esposto da un balcone in piazza S. Pietro in occasione della beatificazione di padre Luigi avvenuta nel 1981. Padre Luigi è al centro, in piedi con le braccia aperte in segno di accoglienza. Il capo è circonfuso di luce.

Alla sinistra si trovano una suora con una bambina ordinata e pulita, con le braccia incrociate sul petto, e una donna del popolo che presenta la sua bambina, stracciata e scalza. Sulla destra una suora sostiene un ammalato. Sullo sfondo la Casa delle Derelitte e il Duomo di Udine.

 

Olio su tela, cm 80 x 60, dipinto da Arrigo Poz, in occasione della canonizzazione di san Luigi Scrosoppi, avvenuta  in piazza San Pietro a Roma, il 10 giugno 2001. Fu consegnato al papa Giovanni Paolo II dal pittore stesso, nell'udienza concessa ai pellegrini il giorno successivo. L’immagine simbolica rappresenta p. Luigi molto giovane a fianco di Cristo da cui attinse la forza della sua santità. A destra c'è una suora che rappresenta la congregazione da lui fondata, e dal cuore di san Luigi sembrano uscire le “bambine derelitte”, oggetto principale del  suo servizio ai poveri.

 

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Del 1984 il pittore E. Lamagna di Roma dipinge ad olio una grande tela: Padre Luigi accoglie delle mamme che gli presentano i loro bambini.

 

 

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Olio su tela , cm 115 x 260, del Pittore Luigi Nerozzi. Fu dipinto nel 1888 e posto sull'altare laterale di destra nel santuario di Rosa Mistica a Cormons. Padre Luigi benedice due bambine. Madre Cecilia Piacentini, cormonese, che dopo sua la sua morte, guidò la Congregazione delle Suore della Provvidenza, è alla sua destra. Sullo sfondo il paesaggio collinare cormonese.

 


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Tempera su foglia d’oro, cm 180 x 100. Il trittico è stato realizzato dal pittore Oreste Capparoni di Mestre (1914-1985) nel 1985. E' opera di notevole valore artistico. Al centro: padre Luigi con due orfane; ai lati episodi della sua vita.

Anche i due quadri laterali raffigurano episodi della sua vita. Al centro di ciascuno la figura del Beato: nel primo gioca con le orfane, nel secondo lava i piedi ad un ammalato.

 

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