Mezzi 1930-1945
Home Su La costruzione Le Manifestazioni Giubileo 2000 VV.F. Foto manifestazioni Rassegna Stampa L' Autore Non solo VV.F Links VVF Dal modello alla realtà Museo Valchiavenna Libro 11.9.2005 NYFD

 

 

Autopompa Fiat 618 carrozzata Bergomi. Anno 1930

 

 

 

 

Autopompa medio pesante Fiat Tamini 618 con motore a benzina da 1770 cm3 e 40 cv. Nella parte anteriore era sistemata una pompa centrifuga antincendio del modello Aspi-Tamini con portata acqua di 1000 lt/min. ad una pressione di 10 atm. Corredata di attrezzatura antincendio e da salvataggio composta da manichette di vario diametro, tubi aspiranti, funi in canapa, asce, estintori idrici ed a schiuma , attrezzi da muratore e da fabbro. Sui due lati era sistemata la scala italiana mentre sul tetto la scala a ganci all'americana ed il rampone.Data la diffusione dell'energia elettrica nelle abitazioni, i casi di folgorazione erano frequenti, quindi per il recupero  e il salvataggio delle persone, l'autopompa era dotata di una tenaglia con chiusura comandabile a distanza da una fune con un manico di legno e con anelli isolanti di porcellana, che dava la possibilità al soccorritore al momento del recupero di isolarsi da terra in modo soddisfacente. Le prime autopompe portavano delle pedane sulle quali prendevano posto i pompieri. Dopo questo tipo molto semplice ed economico, si ebbe la carrozzeria con sedili longitudinali. La carrozzeria era sempre aperta e ridotta al minimo: oltre a questo criterio economico era generale convinzione , che al pompiere non dovessero venir concesse delle comodità e che questi dovesse recarsi sull'incendio sfidando le intemperie. Nel passar degli anni a questo criterio si è sostituito quello più pratico di dare al pompiere le maggior comodità possibili, in modo che questi possa giungere sull'incendio fresco e riposato, in grado cioè di dare subito il massimo rendimento. Questo automezzo venne costruito presso le officine pompieri di Torino, e fu uno dei primo esemplari di automezzi a carrozzeria semichiusa.  

 

 

 

Autopompa medio-pesante FIAT SPA 30. Anno 1930

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Motore benzina a 4 cilindri da 4983 cm3 con potenza di 40 CV.
Anteriormente era collocata una pompa centrifuga antincendio  modello Tamini con una portata di 800 lt/min. ad una pressione di 8 atm/min. Corredato di attrezzatura antincendi e da soccorso composta da manichette di vario diametro, tubi aspiranti, lance, raccorderia, colonnina antincendi stradale, funi in canapa, scala italiana e scala a ganci.
Tipico di questo allestimento, è il colore della carrozzeria e le manichette  riposte  “all’americana” sotto le panche posteriori, già collegate tra di loro e piegate su se stesse, al contrario della dotazione tipica arrotolata
Anno di prima costruzione 1930
 

 

 

 

 

Autocarro leggero Fiat 514 con rimorchio

 

 

Autocarro leggero corredato con impianto ad anidride carbonica e naspo con tubo in gomma il che permetteva di effettuare lo spegnimento degli incendi di apparecchiature in tensione anche a distanze di oltre 20 metri. dall'automezzo. Il rimorchio era corredato di quattro bombole di anidride carbonica con naspo in gomma da 20 metri.

 

 

Autocarro leggero Fiat 514 con rimorchi e motopompa

 

 

 

Autocarro leggero corredato con serbatoio da 500 lt. contenente miscela acqua-liquido schiumogeno al 3% che veniva trasformata in schiuma al momento dell'estinzione dell'incendio di liquidi infiammabili. Disposte sui lati del cassone due bombole di aria compressa caricate a 200 atm. che servivano come propellente alla miscela estinguente. Al traini un carrello con motopompa da incendio modello Fiat Tamini con portata d'acqua di 1000 lt/min. ad una pressione di 8 atm. con un corredo di manichette e lance da incendio a schiuma. Talvolta le motopompe rimorchiabili erano provviste di impianto elettrico di illuminazione per favorire le fasi di collegamento delle tubazioni di  aspirazione. La maggior parte delle motopompe rimorchiabili erano scarrabili in modo da poter essere trasportate come le barellabili.

 

 

 

Autobotte Fiat SPA 38. Anno 1936

 

 

 

 

Questa autobotte montava un motore a benzina a 4 cilindri da cc 2053 eroganti una potenza di 55 cv. Era dotata di una pompa antincendio da 1200 l/min a 8 atm.  Dotata di serbatoio antincendio in ferro chiodato dalla capacità di 2500 lt. e corredata di manichette di diverso diametro, tubi aspiranti, era utilizzata come supporto idrico sugli incendi alle autopompe in località con carenza idrica.

 

 

 

Autopompa Fiat SPA 38 RA. Anno 1940

 

 

 

 

Autopompa medio pesante con motore benzina da 4053 cm3 con potenza di 55 cv. Capacità serbatoio antincendio 1000 lt. Nella parte anteriore interna del cofano motore, era sistemata la pompa centrifuga antincendio modello Bergomi con portata acqua di 1200 lt/min. ad una pressione di 10 atm. Nella parte posteriore era allogiata una motopompa Fiat-Bergomi del tipo barellabile con portata acqua di 1200 lt/min. ad una pressione di 10 atm. La possibilità di sistemarle facilmente a bordo dell'autopompa ha giovato ad aumentare la diffusione facendole spesso preferire alle rimorchiabili, per quanto queste ultime si prestino meglio all'utilizzazione in serie con le autopompe. All'interno della furgonatura era sistemata la scala italiana, mentre negli sportelli laterali vi erano le manichette di vario diametro, corde e cordini di salvataggio in canapa, scuri di sfondamento, estintori idrici e a schiuma meccanica, attrezzi da muratore e da fabbro, Negli sportelli sotto i predellini laterali erano alloggiati i tubi aspiranti per la motopompa e la pompa del mezzo.

 

 

Autocarro Fiat 666. Anno1942.

 

 

Autocarro soccorso e crolli Fiat 666 N con motore diesel a sei cilindri con potenza di 95 cv. Provvisto di falcone applicato posteriormente e disposto in modo da consentire il sollevamento del carico mediante una presa di forza dal motore stesso dell'autocarro, a  ciò viene provveduto mediante un apposito argano di trazione della fune munita di gancio. Sotto il pianale è stato ricavato un vano per il ricovero dell'ambulanza per il recupero di autocarri incidentati, spesso si presentava il del loro rimorchio in condizioni che escludono l'utilizzazione di uno dei vari assi, anteriore o posteriore perché incidentato. Apposite catene servono per fissare con maggiore sicurezza l'automezzo sulla forcella di traino imperniata sul centro del carrello.  L'intervento di questo autocarro era richiesto sovente per il verificarsi di incidenti stradali, in occasioni di crolli di strutture edilizie o nel caso di esplosioni. Trasportava sul luogo del sinistro puntelli di varie sezioni, martinetti a vite, sollevatori a cremagliera, leve, un gruppo elettrogeno per l'illuminazione e numerosi attrezzi da muratore e da fabbro. Completava il caricamento un gruppo portatile da taglio a fiamma ossiacetilenica, attrezzatura particolarmente utile  nelle operazioni di soccorso in occasioni di scontri stradali e ferroviari dove occorre con sollecitudine rimuovere metalli tra loro aggrovigliati per liberare i feriti , recidere tondini costituenti l'armatura di strutture di calcestruzzo armato che ostacolano le operazioni di salvataggio.

 

 

 

Motocarro Guzzi Ercole. Anno 1943

 

 

 

 

Equipaggiato con un motore a benzina ad un cilindro da 17,8 CV a trazione posteriore e due ruote motrici, trasmissione a quattro marce in avanti, carico utile 1000 Kg.. Questo motociclo era adibito al trasporto di materiale ed attrezzatura antincendio e dislocato in tutti i comandi provinciali ed in diversi distaccamenti dei vigili del fuoco.

 

 

Autocarro Fiat 508. Anno 1943

 

 

 

 

 

Autocarro leggero con motore a benzina da 1089 cc e 28 CV , veicolo basato sull'autovettura "Balilla" aveva un carico utile di 350 kg. Adibito al trasporto di personale ed attrezzatura antincendio con al traino un carrello con motopompa del tipo barellabile leggero con motore Fiat 1100 e pompa centrifuga antincendio modello Tamini con portata acqua di 1200 lt/min. ad una pressione di 8 atm. La motopompa, mediante due guide metalliche montate sul telaio del carrello ne permettevano lo scarramento ed il successivo trasporto con il sistema barella in località dove non era consentito l'impiego dell'automezzo.

 

 

 

Autocarro Fiat 508. Anno 1943

 

 

 

 

 

Autocarro leggero con motore a benzina da 1089 cc e 28 CV , veicolo basato sull'autovettura "Balilla" aveva un carico utile di 350 kg. Adibito al trasporto di attrezzatura da incendio ed in particolare di soccorso. Questo automezzo era usato per intervenire efficacemente in soccorso in ogni tipo di sciagura ed idoneo quando le macerie prodotte dai bombardamenti impedivano la circolazione agli automezzi di soccorso di notevole ingombro.

 

 

 

Autovettura leggera anfibia volkswagen 1942

 

 

 

 

Quattro ruote motrici, motore benzina a 4 cilindri, potenza 25 cv., trasmissione a 5 marce. Vennero costruiti 14265 esemplari dal 1942 al 1944 con il nome di Shwimmwagen oppure Kradschutzen-Ersatzwagen, ed in uso in vari comandi provinciali  dal 1946 al 1965: Il gruppo motore con l'elica a tre pale era ribaltabile verso l'alto e la velocità in acqua era di circa 10 Km/h, su terra raggiungeva gli 80 Km/h. Questi piccoli anfibi furono impiegati con successo nell'alluvione del 1951 nel Polesine e usati non solo isolatamente, ma come rimorchiatori di lunghe carovane di imbarcazioni quali canotti pneumatici e barche in legno con a bordo persone rimaste isolate che avevano trovato scampo sui tetti delle case più alte o su galleggianti di fortuna.