Testi e Musiche: A. Partridge - C. Moulding
Label: Cooking
vinyl (Sony)
Sito quasi-ufficiale: www.chalkhills.org
Sito italiano: 10
feet tall
A pochissimo tempo dal tanto atteso Apple
Venus vol. 1 è arrivato il previsto seguito, ovvero
il secondo volume del capitolo Apple Venus titolato Wasp
Star. E, come previsto, cambia tutto e tutto torna com'era
prima. Abbandonati quasi del tutto gli archi ed i fiati il duo
più geniale del pop inglese dell'ultimo ventennio imbraccia
nuovamente le chitarre elettriche ed i suoni diventano quelli
tesi e metallici dei loro anni '80, The
big express e Black
sea, per citarne due tra gli altri.
Accordi e strutture ritmiche essenziali, ritornelli da memorizzazione
immediata, "farcitura" minimale in tema di arrangiamenti. Questo
non significa che gli XTC abbiano realizzato un prodotto poco
raffinato, anzi!
Wasp star, con la sua freschezza ed immediatezza, si dimostra
incredibilmente geniale, ricchissimo di spunti melodici e di citazioni
del passato della band di Swindon. Non è difficile individuare
echi dei primi lavori, sia come melodie che come sonorità,
sembra un ritorno al passato. Ma non un qualsiasi ritorno alle
origini dovuto alla scarsità di idee (nuovo disco degli
U2, per fare un esempio) quanto un riscoprirsi giovani ed elettrici
come agli esordi. Con idee nuove, almeno. Che Wasp star
mi sia piaciuto moltissimo forse è a questo punto inutile
sottolinearlo.
È un disco maledettamente intrigante, che invita al riascolto
in maniera quasi indecente. E colpisce quasi subito, non c'è
neppure bisogno di metabolizzare troppo, come talvolta accadde
con altri dischi del bizzarro duo.
Canticchiare Playground dopo il primo ritornello è
un gesto automatico così come lo è dopo le prime
strofe di Standing in for Joe, canzoncina piacevolissima
a firma Moulding che, per l'occasione, si ricorda di citare MOLTO
DA VICINO una melodia già sentita molti anni prima dagli
Steely Dan (brano Barrytown, album Pretzel logic,
confrontate e fatemi sapere, ma la somiglianza è imbarazzante
:-)).
E sempre Moulding, meno prolifico del compare Partridge, firma
altri 2 brani (tutto il resto è di zio Andy), a mio parere
tra i più belli di tutto il lavoro. In particolare l'acustica
e struggente Boarded up che ricorda un paio di episodi
malinconici di Skylarking.
L'altro brano è In another life.
Partridge, dicevo, si assume come al solito i maggiori oneri compositivi
e proclama il rinnovato amore per la sua chitarra elettrica in
My brown guitar (forse dedicata alla sua chitarra...e forse
a qualcos'altro...) e non dimentica nei credits di ringraziare
Denis Fano "for making such beautiful guitars for us".
Ma le disavventure amorose di Andy Partridge, inclusi i problemi
di salute, riaffiorano spesso nei malinconici testi di Wasp
star come ad esempio nel brano The man who murdered love
o in You and the clouds will still be beautiful.
Ma non dimentica la sua incosciente spensieratezza in Stupidly
happy, brano giocato su pochi accordi essenziali ed un ritornello
così facile che sembra di conoscerlo da sempre, sensazione
abbastanza tipica quando si ascoltano gli XTC.
La sapiente produzione e registrazione (Nick Davis), snella, raffinata
ma che punta al sodo, aiuta nel compito, visto che il tutto è
sfrondato da inutili orpelli e la struttura melodica esce di prepotenza
da ogni brano. Il mastering, affidato al grande Bob Ludwig, completa
l'opera con suoni puliti, essenziali ed immediati.
Infine la copertina, più enigmatica del solito, parrebbe
ricordare un ingrandimento di una inseminazione artificiale. Ma
è un po' come le macchie di inchiostro dallo psicoanalista,
potrebbe essere tutto, ad esempio una mela dentro l'altra (Apple
Venus 2, appunto) o, come al solito, una X, una T ed una C.
In conclusione, se amate gli XTC probabilmente il disco l'avete
acquistato non appena uscito nei negozi. Se non l'avete ancora
fatto, è meglio correre subito. Per tutti gli altri, anche
questo Apple Venus vol. 2 (Wasp Star) si propone come "accesso
facilitato" all'universo sonoro degli XTC, insuperati maestri
del pop di questi ultimi venti anni.
Wasp
star contiene 12 canzoni:
-
Playground
-
Stupidly happy
-
In another life
-
My brown guitar
-
Boarded up
-
I'm the man who murdered love
-
Wère all light
-
Standing in for Joe
-
Wounded horse
-
You and the clouds will still be beautiful
-
Church of women
-
The wheel and the maypole