In
questi ultimi anni, per noi poveri maschi latini, in via
di estinzione, la situazione sembra essere precipitata.
Non
riusciamo più a comprendere quale sia il bisogno
primario di quella stirpe “aliena” che ha occupato
la terra, mi pare si chiami “donna”, “femmina”;
quali siano le loro aspirazioni più recondite nessuno
lo sa.
Definite
anche “sesso debole” pare abbiano deciso di
accomodarsi sulle sedie più comode, di governare il
mondo, di decidere per gli altri abitanti di questo
pianeta chiamati “uomini”, “maschi” cosa è
giusto e cosa è sbagliato.
Diciamola
una volta per tutte la verità: la vera rivoluzione
culturale e sociale è questa!
La donna con i soldi in mano ha vinto! Non ci
sono storie; gli uomini non sono abituati ad avere una
moglie Manager, una donna dalle mille risorse; questo
però non vuol dire che non ne andiamo fieri.
Il
problema è storico, culturale e generazionale. In tutti
questi secoli l’uomo è stato il cacciatore e la donna
la preda, oggi l’uomo è un povero stressato e la
donna è una femmina graffiante che sceglie e disfa!
Signore
belle, così non può andare, e no, e come dire ad un
abitante di Vulcano (pianeta della serie Star Trek) di
essere irrazionale, ad un personal computer di pensare,
ad un uomo di fare il “mammo”.
Smettiamola
con l’essere diplomatici a tutti i costi, se non si va
d’accordo bisogna litigare e basta; perché dire di si
e accettare passivamente “i comandamenti” dell’uno
e dell’altro partner alla fine logora il rapporto.
Nella
mente delle donne, soprattutto negli ultimi venti anni,
convive la “sensazione” che l’uomo le stia
“legando, costringendo”, a non fare nulla; quel
nulla che all’uomo “porta”
il potere, il comandare, il decidere.
E’
un falso problema, tutto si può fare, senza però
dimenticare il proprio ruolo in quel dato momento.
Non
si può pretendere che l’uomo sia perfetto, visto che
neanche la donna lo è!
Non
bisogna, secondo me, esasperare qualsiasi discussione
altrimenti si corre il rischio di rovinare quel patto
universale che lega questi due esseri umani così
diversi e così uguali, gli elementi di questo patto
sono il rispetto, l’amore
e la fiducia reciproca.
Il
sentimento, altro elemento fondamentale per la
sopravvivenza di questa specie, si alimenta con il
confronto, la comunicazione, il parlare, il dirsi le
cose, anche le più banali. La parola in un rapporto di
coppia è come la bocca di un vulcano, bisogna
“usarla”, parlare altrimenti si esplode creando più
danni che benefici.
Credo
che la migliore cura per rafforzare un rapporto tra
“umani” sia quello di amare l’altro senza porsi
limiti, ascoltare ed accettare le possibili differenze
caratteriali.
C’è
però, una razza primordiale, di cui sono diretto
discendente, in
via di estinzione chiamata: gli istintivi, i passionali
e gelosi, che
vivono la propria identità in modo fiero e sereno.
Purtroppo nel nuovo mondo, quello fatto di diplomazia e
falsa gentilezza, non consente loro di vivere
tranquillamente, di accoppiarsi con umane che sono
desiderose di dividere la propria esistenza in un
ambiente caratterizzato da sicurezza, tranquillità e
protezione, pur svolgendo le proprie attività
lavorative e vivendo la propria entità femminile in
piena libertà.
Forse
l’essere istintivi, gelosi e passionali può sembrare
anacronistico, vecchio e giurassico, invece non lo è
affatto.
L’uomo
della terra, detto terrone e non terrestre è nato con
gli attributi, li sa usare e ne va fiero, e smettiamola
una volta per tutte di vivere sotto mentite spoglie, o
sotto il motto “occhio non vede e cuore non duole;
facciamo quello che hanno sempre fatto i nostri avi,
amiamo intensamente la propria donna e facciamola
sentire sempre una regina, ad un patto però, che faccia
la regina e non il re!
La
sensazione è che l’uomo, oltre alla tremenda paura di
essere “comandato“ da una donna, ha la sensazione di
non essere più indispensabile, perché ormai anche la
donna ha il suo reddito, la sua identità finanziaria e
pertanto è libera di scegliere, il mondo le appartiene
essendo parte della creazione della vita.
L’uomo
istintivo, passionale e geloso chiede tre sole cose, per
poter sopravvivere e non estinguersi: tempo per
acclimatarsi ed adattarsi a queste nuove forme umane,
assistere alla rinascita dell’arte della seduzione
nelle donne, forma di comunicazione bellissima,
stupenda, ricca di piccoli accorgimenti, di
sguardi, di sorrisi, di profumi che da molto tempo non
si usa più, non è “di moda”; l’utilizzo da parte
delle donne, di un termine che è sempre stato usato
dagli uomini, la parola “scusa”.
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