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Gennaio 2002

Febbraio 2002

Anno 2

numero 7-8

 

   

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Editoriale 

Dove è finita l'arte delle donne?
 di Paolo Latella 
 

In questi ultimi anni, per noi poveri maschi latini, in via di estinzione, la situazione sembra essere precipitata.

Non riusciamo più a comprendere quale sia il bisogno primario di quella stirpe “aliena” che ha occupato la terra, mi pare si chiami “donna”, “femmina”; quali siano le loro aspirazioni più recondite nessuno lo sa.

Definite anche “sesso debole” pare abbiano deciso di accomodarsi sulle sedie più comode, di governare il mondo, di decidere per gli altri abitanti di questo pianeta chiamati “uomini”, “maschi” cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Diciamola una volta per tutte la verità: la vera rivoluzione culturale e sociale è questa!  La donna con i soldi in mano ha vinto! Non ci sono storie; gli uomini non sono abituati ad avere una moglie Manager, una donna dalle mille risorse; questo però non vuol dire che non ne andiamo fieri.

Il problema è storico, culturale e generazionale. In tutti questi secoli l’uomo è stato il cacciatore e la donna la preda, oggi l’uomo è un povero stressato e la donna è una femmina graffiante che sceglie e disfa!

Signore belle, così non può andare, e no, e come dire ad un abitante di Vulcano (pianeta della serie Star Trek) di essere irrazionale, ad un personal computer di pensare, ad un uomo di fare il “mammo”.

Smettiamola con l’essere diplomatici a tutti i costi, se non si va d’accordo bisogna litigare e basta; perché dire di si e accettare passivamente “i comandamenti” dell’uno e dell’altro partner alla fine logora il rapporto.

 Nella mente delle donne, soprattutto negli ultimi venti anni, convive la “sensazione” che l’uomo le stia “legando, costringendo”, a non fare nulla; quel nulla che all’uomo “porta”  il potere, il comandare, il decidere.

E’ un falso problema, tutto si può fare, senza però dimenticare il proprio ruolo in quel dato momento.

Non si può pretendere che l’uomo sia perfetto, visto che neanche la donna lo è!

Non bisogna, secondo me, esasperare qualsiasi discussione altrimenti si corre il rischio di rovinare quel patto universale che lega questi due esseri umani così diversi e così uguali, gli elementi di questo patto sono il rispetto, l’amore  e la fiducia reciproca.

Il sentimento, altro elemento fondamentale per la sopravvivenza di questa specie, si alimenta con il confronto, la comunicazione, il parlare, il dirsi le cose, anche le più banali. La parola in un rapporto di coppia è come la bocca di un vulcano, bisogna “usarla”, parlare altrimenti si esplode creando più danni che benefici.

Credo che la migliore cura per rafforzare un rapporto tra “umani” sia quello di amare l’altro senza porsi limiti, ascoltare ed accettare le possibili differenze caratteriali.

C’è però, una razza primordiale, di cui sono diretto discendente,  in via di estinzione chiamata: gli istintivi, i passionali e gelosi,  che vivono la propria identità in modo fiero e sereno. Purtroppo nel nuovo mondo, quello fatto di diplomazia e falsa gentilezza, non consente loro di vivere tranquillamente, di accoppiarsi con umane che sono desiderose di dividere la propria esistenza in un ambiente caratterizzato da sicurezza, tranquillità e protezione, pur svolgendo le proprie attività lavorative e vivendo la propria entità femminile in piena libertà.

Forse l’essere istintivi, gelosi e passionali può sembrare anacronistico, vecchio e giurassico, invece non lo è affatto.

L’uomo della terra, detto terrone e non terrestre è nato con gli attributi, li sa usare e ne va fiero, e smettiamola una volta per tutte di vivere sotto mentite spoglie, o sotto il motto “occhio non vede e cuore non duole; facciamo quello che hanno sempre fatto i nostri avi, amiamo intensamente la propria donna e facciamola sentire sempre una regina, ad un patto però, che faccia la regina e non il re!

La sensazione è che l’uomo, oltre alla tremenda paura di essere “comandato“ da una donna, ha la sensazione di non essere più indispensabile, perché ormai anche la donna ha il suo reddito, la sua identità finanziaria e pertanto è libera di scegliere, il mondo le appartiene essendo parte della creazione della vita.

L’uomo istintivo, passionale e geloso chiede tre sole cose, per poter sopravvivere e non estinguersi: tempo per acclimatarsi ed adattarsi a queste nuove forme umane, assistere alla rinascita dell’arte della seduzione nelle donne, forma di comunicazione bellissima,  stupenda, ricca di piccoli accorgimenti, di sguardi, di sorrisi, di profumi che da molto tempo non si usa più, non è “di moda”; l’utilizzo da parte delle donne, di un termine che è sempre stato usato dagli uomini, la parola “scusa”.

 


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