Nonostante i
nuovi decreti entrati in vigore da
questa stagione, gli atti violenti tra
alcune frange di tifosi non accennano a
smettere. Sono diminuiti in buona parte
ma ne succedono ancora di gravi come il
razzo lanciato dagli spalti al S. Paolo
di Napoli in occasione del derby campano
Napoli- Salernitana, verso un altro
settore occupato sempre da tifosi
napoletani.
Da
ricordare anche i tafferugli verso il
fine gara di Inter – Parma, al Meazza
infatti i tifosi parmigiani, si sono
scagliati contro le forze dell’ordine
per poter uscire anticipatamente ,
contro il regolamento che impone ai
tifosi ospiti di abbandonare
l’impianto solo dopo le operazioni di
deflusso dei sostenitori della squadra
di casa.
Questo
fa riflettere, su come per fortuna siano
calati gli scontri fra ultrà, ma come
siano aumentati le liti fra tifosi e
forze dell’ordine.
Contro
atti di violenza sono state disposte
anche nuove norme contro i fenomeni di
razzismo e all’offesa personale. Molte
ammende sono state inflitte alle società
per cori offensivi, esposizione di
striscioni e qualunque provocazione che
induca violenza.
Nonostante
le Questure sappiano quali siano le
partite più a rischio, non organizzano
in modo adeguato ed efficiente
schieramenti anti-sommossa, iniziando
con la poca collaborazione fra i tifosi
che vogliono seguire la propria squadra
in trasferta. Infatti risultano
interminabili i disguidi tra ferrovie,
questure e società per il movimento dei
supporters.
A
dimostrazione di questo, da anni
osserviamo con assoluta tranquillità le
botte che si scambiano i tifosi
bresciani con quelli atalantini,
nonostante sia massiccia la presenza di
polizia, e di enti competenti.
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