Nome scientifico:
Mustela nivalis
La donnola è un animale cui
la tradizione popolare ha spesso assegnato un ruolo di protagonista in riti e leggende. La
sua fama di insaziabile cacciatore e di devastatore di pollai ha fatto sì
che in certe zone fosse addirittura proibito pronunciarne il nome pena terribili sciagure.
La donnola ha una lunghezza variabile tra i 20 e i 35 centimetri, con un peso che oscilla
tra i 40 e i 130 grammi negli esemplari più grossi. Il corpo è esile ed elegante in modo
da permettergli di essere agile e scattante soprattutto quando è a caccia di prede. I
piedi sono dotati di cinque dita provviste di unghie corte e robuste, la testa è
schiacciata con un muso corto che contrasta con il collo lungo, gli occhi piccoli
conferiscono un'espressione furba e vivace e le orecchie, arrotondate, sono poste molto
all'indietro. La pelliccia, morbida e fitta, è di colore bruno rossastro sul dorso e
bianca sul ventre e all'interno degli arti. Si tratta di un animale prevalentemente
carnivoro che si nutre di roditori, uccelli, anche di taglia notevole, rettili e pesci. Le
sue doti spiccate di velocità . e agilità gli permettono di sorprendere le prede senza
che queste abbiano nemmeno il tempo di accorgersi di quanto succede. Grazie a queste
caratteristiche si è guadagnata, nel corso dei secoli, la fama di implacabile cacciatrice
che, se minacciata, arriva persino ad attaccare l'uomo.
La donnola si accoppia in primavera e le femmine partoriscono fino a 8 cuccioli che
rimangono con la madre per molto tempo.
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