| |
Newsgroup: it.economia.e-commerce
Subject: Re: Re: Metodologia progettuale
From: "cb" <cbearzotti@galactica.it>
Newsgroup: it.economia.e-commerce
Date: giovedì 20 luglio 2000 20.34
Ho visto più di un sito creato nel seguente modo:
-partendo dalla welcome.html o index.html (ovvero dalla home page) si creano
al massimo tre livelli gerarchici per le pagine html che compongono il sito
(per la la serie ...più il cliente deve cliccare per trovare una
informazione e maggiori probabilità ha di stancarsi o di perdersi e quindi
di andarsene altrove a cercare quello che vuole)
-suddividere il sito in sezioni tematiche
per ogni sezione creare delle cartelle:
una per le immagini
una per i file html
una per gli allegati (i documenti a scarico da inserire nelle pagine)
-fare in modo che la mappa sia il più lineare possibile (mi è capitato di
usare Dreamweaver , che consente una visualizzazione della mappa del sito e
di gestire la gerarchia direttamente da lì...)
Subject: Re: programmi per e-commerce????
From: Interpl@net Service <interplanet@onenet.it>
Newsgroup: it.economia.e-commerce
Date: mercoledì 10 maggio 2000 0.49
> mi potreste consigliare qualche programma per la costruzione di siti
> e-commerce
> che facciano in automatico dei carrelli per la spesa o cose del genere!
> grazie ciao
un programmino non malaccio e facilino può essere cold fusion, ma
sinceramente io preferisco l'ASP (www.academyofwine.com , www.peck.it)
Subject: Re: Per non farsi raggirare...
From: Free.9 <mille9cento@tamtamitalia.com>
Newsgroup: it.economia.e-commerce
Date: martedì 25 luglio 2000 11.38
> una telefonata o Email di conferma non fanno male (anche pretestuosa, Es:
> Stiamo facendo un'indagine presso i nostri Cliente, perchè ha scelto di
> comprare da noi?.... insomma, inventati una balla, perchè non è bello
> dire: ma è davvero LEI che ha ordinato?)
E' necessario pero' ricordarsi che l'informativa sulla privacy ai clienti
deve consentire le chiamate di cortesia mentre quelle dirette al
perfezionamento dell'ordine sono gia' previste dall'ordine stesso.
Subject: Re: Per non farsi raggirare...
From: Rocambo srl - Paolo Rossi <paolo@rocambo.com>
Newsgroup: it.economia.e-commerce
Date: martedì 25 luglio 2000 10.45
Ciao Francesco e grazie per la Tua Email.
Come giustamente hai detto, nella modalità disgiunta la preautorizzazione
viene effettuata 'direttamente' dal Cliente compilando il modulo con i dati
della sua carta di credito.
Se la carta viene autorizzata, la Banca ti invia una Email di avvenuta
autorizzazione, e tutto finisce qui.
A merce spedita, vai sul backoffice di Banca Sella (
https://ecomm.sella.it/autoriz.asp ...ma devi essere un esercente!) e
decidi tu manualmente se confermare la TX (e quindi prendere i soldi al
Cliente) o cancellarla.
Ci sono anche degli automatismi disponibili nella modalità disgiunta, cioè
puoi decidere se confermare o cancellare la TX automaticamente trascorsi x
giorni dalla preautorizzazione.
Il tempo massimo di 'stazionamento' di una TX preautorizzata è di 25 giorni,
dopo di che verrà automaticamente (a scelta...) confermata o cancellata.
Tornando ai 'raggiri'... nella modalità disgiunta hai fino a 25 giorni di
tempo per controllare tutto ciò che vuoi, ma il Tuo Cliente avrà voglia di
attendere la consegna del suo ordine per tutto quel tempo? Se Tu hai il
prodotto a magazzino, potresti spedirlo in 24 ore, facendo così una bella
figura con il Cliente.
Come si concilia questo con la necessità di attuare qualche controllo? Noi
di solito consigliamo ai ns Clienti di usare il 'buon senso'.
Questo significa che, prima di spedire, bisogna esaminare i dati dell'ordine
con occhio critico. Ecco alcuni esempi di 'campanelli d'allarme':
1) L'indirizzo di consegna non coincide con quello di fatturazione
2) Il nome del Cliente suona troppo comune (es: John Smith oppure.... Paolo
Rossi!)
3) L'ordine riguarda un quantitativo inusuale di merce (es: 10 cravatte)
4) L'indirizzo di Email del Cliente non porta da nessuna parte (Una mail di
'ringraziamento' per l'ordine non fa mai male.....)
Se si verificano questi eventi oppure hai il sospetto che l'ordine non sia
veritiero (sembra una stupidaggine, ma abbandona l'entusiasmo al ricevimento
dell'ordine e fai posto all'intuito....) una telefonata o Email di conferma
non fanno male (anche pretestuosa, Es: Stiamo facendo un'indagine presso i
nostri Cliente, perchè ha scelto di comprare da noi?.... insomma, inventati
una balla, perchè non è bello dire: ma è davvero LEI che ha ordinato?)
Subject: Re: Per non farsi raggirare...
From: Orsodado <orsodado@tiscalinet.it>
Newsgroup: it.economia.e-commerce
Date: martedì 25 luglio 2000 9.27
perfetto tutto molto chiaro, ma vorrei da parte tua ancora qualche
delucidazione sulla tipologia "disgiunta". Mi spiego tra la
preautorizzazione che immagino si attivi con l'invio del form da parte del
cliente dell'ordine definitivo e la movimentazione io esercente quali
strumenti ho in mano per eventualmente bloccare o confermare l'ordine in
maniera definitiva(alla B.Sella), cioè vorrei sapere , sia
nel primo caso e cioè quello di "bloccare l'ordine" che nel secondo
"confermare l'ordine", come materialmente agisco nei confronti di Banca
Sella? (esempio: gli mando una e-mail quando sono certo che è tutto a posto;
mi posso prendere tutto il tempo che volgio per fare dei controlli o ho un
tempo stabilito per poter agire...)
Grazie Francesco.
"Rocambo srl - Paolo Rossi" <paolo@rocambo.com> ha scritto nel messaggio
news:_UXe5.28917$sE5.372330@news.infostrada.it...
> > [omissis] ...O ancora meglio può esistere una
> > situazione intermedia tra l'ordine del cliente ed il perfezionamento di
> > questo, effettuato da B.Sella, che ti permetta di fermare l'ordine
dandone
> > comunicazione alla Banca stessa prima che questa accrediti l'importo sul
> tuo
> > conto, anche se vi sono apparentemente da parte del cliente tutti i
> > requisiti richiesti giusti ?
>
> Ciao Francesco,
> visto che ho partecipato allo sviluppo del payment gateway di Banca Sella
> (quando lavoravo per loro...), posso risponderti con precisione.
> La transazione è divisa in due parti, la Preautorizzazione e la
> Movimentazione contabile.
> Esse possono essere contestuali o disgiunte, a scelta dell'esercente. Nel
> caso di commercio di beni fisici, normalmente le due fasi sono disgiunte.
> Ciò significa che alla ricezione dell'ordine la carta di credito viene
> controllata (inviando un apposito messaggio a Londra per Visa o a
Bruxelles
> per MasterCard/Europay) e l'importo viene prenotato.
> Quando la merce viene spedita, tramite il Web di backoffice di Banca Sella
> si effettua manualmente l'operazione di movimentazione contabile.
> Questo permette di non addebitare il Cliente se non quando la merce non è
> fisicamente pronta per la spedizione.
> Nel caso di beni immateriali (es. software che si scarica dal web), le
> operazioni sono normalmente contestuali.
> Sono a tua disposizione per ulteriori chiarimenti...
>
Subject: Re: Per non farsi raggirare...
From: Rocambo srl - Paolo Rossi <paolo@rocambo.com>
Newsgroup: it.economia.e-commerce
Date: lunedì 24 luglio 2000 15.55
> [omissis] ...O ancora meglio può esistere una
> situazione intermedia tra l'ordine del cliente ed il perfezionamento di
> questo, effettuato da B.Sella, che ti permetta di fermare l'ordine dandone
> comunicazione alla Banca stessa prima che questa accrediti l'importo sul
tuo
> conto, anche se vi sono apparentemente da parte del cliente tutti i
> requisiti richiesti giusti ?
Ciao Francesco,
visto che ho partecipato allo sviluppo del payment gateway di Banca Sella
(quando lavoravo per loro...), posso risponderti con precisione.
La transazione è divisa in due parti, la Preautorizzazione e la
Movimentazione contabile.
Esse possono essere contestuali o disgiunte, a scelta dell'esercente. Nel
caso di commercio di beni fisici, normalmente le due fasi sono disgiunte.
Ciò significa che alla ricezione dell'ordine la carta di credito viene
controllata (inviando un apposito messaggio a Londra per Visa o a Bruxelles
per MasterCard/Europay) e l'importo viene prenotato.
Quando la merce viene spedita, tramite il Web di backoffice di Banca Sella
si effettua manualmente l'operazione di movimentazione contabile.
Questo permette di non addebitare il Cliente se non quando la merce non è
fisicamente pronta per la spedizione.
Nel caso di beni immateriali (es. software che si scarica dal web), le
operazioni sono normalmente contestuali.
Sono a tua disposizione per ulteriori chiarimenti...
Subject: Re: Per non farsi raggirare...
From: Andrea Rimicci <abuse@aritaly.com>
Newsgroup: it.economia.e-commerce
Date: lunedì 24 luglio 2000 14.49
Il primo metodo, ed e' quello che ti permette di evitare almeno i due
terzi delle truffe, e' di controllare l'indirizzo di spedizione della
merce, che deve essere uguale a quello indicato in carta; se e'
diverso, allora puoi incominciare ad insospettirti.
Alcune aziende rifiutano di spedire ad indirizzi diversi, proprio per
evitare simili problemi.
Subject: Lista dei contrinuti per e-commerce (comunitari, italiani...)
[LUNGHISSIMO]
From: "chiara bearzotti" <cbearzotti@galactica.it>
Newsgroup: it.economia.e-commerce
Date: sabato 15 luglio 2000 13.09
Questa è una lista di contributi per il commercio elettronico. I documenti
sono tratti da due fonti:
-amici della CCIAA Udine: le info sono state ricontrollatee sono qui in
anteprima!!!
-una panoramica informativa presente fino a poco tempo fa su biztob.com (non
ho ricontrollato l'esattezza delle info e dei link riportati, causa poco
tempo)
Buona "caccia al finanziamento"!
saluti,
cb
-----------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------
FINANZIAMENTI ITALIANI
Legge 598/1994 (GU del 29.10.1994, n.284)
e relative norme: Legge 34/1995 (art.3)
legge 23.12.1999 n.488
DM Industria 11.07.1995
Dm Industria 30 aprile 1998 (GU del 27 maggio 1998, n.121)
Circolare Mediocredito centralen.162
Circolare Mediocredito Centrale n.172
Contattare: Mediocredito Centrale, Servizio Agevolazioni Interno, Ufficio
Fondi di Garanzia. tel 06/4791386-333
Legge 488/1992 e relativi DM Industria 20 ottobre 1995 n.525 (pubblicato su
GU del 15.12.1995 n.292) e DM Industria 2 marzo 2000 (GU del 20.04.2000,
n.93)
Contattare: Mediocredito Centrale, Servizio Agevolazioni Interno, tel
06/4791386-333
Legge 317/1991 per PMI (consorzi di servizi, società consortili miste,
consorzi per la garanzia collettiva dei fidi) pubblicata sul supplemento
ordinario n.60 alla Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 1991, n.237)
Contattare: Mediocredito Centrale, Servizio Agevolazioni Interno, tel
06/4791386-333
FONDI COMUNITARI
Ten-telcom (trans European Telecommunications network) valido per il
1998-2000
contattare:
DG Società dell'Informazione/F3
TEN Telecom Secretariat
29, Avenue de Beaulieu
B-1160 Bruxellles
Email: tentelecom@cec.eu.int
Sito: http://www2.echo.lu/tentelecom
TSI- tecnologie per la società dell'informazione
contattare:
IST Information Desk
Direzione Generale Società dell'Informazione
Rue de la Loi 200
B-1049 Bruxelles
e-mail: ist@cec.eu.int
Sito web ufficiale : www.cordis.lu/ist
ISIS -progetti di normalizzazione per la società dell'informazione
Contattare:
Direzione Generale "Industria"
B3-Aspetti industriali del commercio elettronico
Segretariato ISIS
Rue de la Loi, 2000
B-1049 Bruxelles
email: isis@cec.eu.int
sito web: www.ispo.cec.be/isis
PROGRAMMA PER LA PROMOZIONE E LA TUTELA DEGLI INTERESSI DEI CONSUMATORI
EUROPEI
contattare:
Commissione Europea
DG Salute e Tutela dei consumatori B232 5/63
rue de la Loi 200
B-1049 Bruxellles
Sito: www.europa.eu.int/comm/dg24/library/tenders/call08-09-intro_en.html
fonte: Punto Nuova Impresa, CCIAA Udine
La normativa attualmente in vigore
La legge Sabatini (1329/65) era fino a poco tempo fa l'unica legge italiana
utilizzabile in materia di commercio elettronico. Essa è rivolta alle
piccole e medie imprese industriali, commerciali, di servizi, artigiane o
agricole interessate all'acquisto oppure all'affitto di macchine utensili o
di produzione. Le agevolazioni sono concesse sotto forma di operazioni di
sconto effettuate dalle banche per consentire alle aziende di stipulare
contratti di compravendita o di leasing dei macchinari. In aggiunta al
contributo in conto interessi è previsto un secondo in conto capitale
corrispondente al 72,1% del contributo in conto interessi concesso dallo
Stato italiano e non superiore ai 200 milioni di lire per ogni impresa. Il
contratto di compravendita prevede una dilazione di pagamento compresa tra
un minimo di 12 mesi ed un massimo di cinque anni, per un importo
complessivo di tre miliardi di lire. L'entità del contributo varia a seconda
della localizzazione delle aziende. Il Paese è suddiviso in diverse aree. Le
aziende situate nell'area dell'obiettivo 1 godono di un tasso d'interesse
zero.
Incentivi a Piccole Medie Imprese per progetti innovativi nel campo delle
tecnologie
La legge 236/93 sull'imprenditoria giovanile prevede una serie di
agevolazioni, estese al settore dell'innovazione tecnologica con la legge
8/8/95, n. 341: l'art 1bis della legge offre sostegno alle nuove imprese
giovanili di servizi nei territori ammessi ai fondi strutturali europei (tra
questi rientra l'area dell'obiettivo 1 che si propone lo sviluppo, il
sostegno, la valorizzazione e l'adeguamento strutturale del Mezzogiorno). E'
possibile accedere a un fondo di garanzia per finanziamenti a tassi
agevolati, contributi a fondo perduto e servizi reali quali l'assistenza
tecnica e la formazione imprenditoriale. Il contributo previsto per le aree
rientranti nell'obiettivo 1 va dal 50 al 70% delle spese sostenute. I
finanziamenti non sono cumulabili con altri fondi. L'art. 9 della stessa
legge offre invece sostegni alle imprese, in modo prioritario le PMI, sia
singolarmente che in cooperazione con altre aziende, per azioni formative
aziendali "sperimentali" ed "esemplari", azioni idonee alla
trasformazione e
ristrutturazione delle imprese e azioni rivolte alle funzioni "qualità",
"sicurezza" ed "innovazione tecnologica". E' previsto per tali
progetti un
contributo a fondo perduto pari all'80% dei costi ammissibili. Il tetto
massimo per i progetti aziendali è di 50 milioni, mentre per quelli
interaziendali è di 200 milioni di lire. I soggetti destinatari dell'azione
formativa sono individuabili nei lavoratori delle aziende che partecipano,
per almeno il 20% del costo globale, alla realizzazione del progetto di
formazione continua aziendale. Possono essere coinvolti sia i lavoratori di
una singola impresa (progetti aziendali) sia quelli di più imprese (progetti
pluriaziendali).
www.mi.camcom.it/finanziamenti/l236-93.htm
Agevolazioni fiscali per le imprese che sostengono l'innovazione
La legge 140/97 prevede una serie di agevolazioni, sotto forma di credito d'
imposta, per le imprese industriali che svolgano attività di Ricerca e
Sviluppo, finalizzate all'acquisizione e realizzazione pratica di nuove
conoscenze in ambito di prodotti, processi o servizi nonché di loro
modifiche che comportino miglioramenti alle tecnologie esistenti. A
decorrere dal 1° luglio 2000 sono riaperti i termini per presentare le
domande di ammissione. L'importo dell'agevolazione varia in funzione della
dimensione dell'azienda e dell'ubicazione dell'unità in cui è effettuata
l'attività di R&S (quest'anno il limite massimo per ogni impresa è di 1,75
miliardi).
www.mi.camcom.it/finanziamenti/l140-97.htm
Agevolazioni a favore delle attività produttive nelle aree depresse
La legge 488/92 prevede l'erogazione di contributi in conto capitale per le
imprese, anche di nuova costituzione, che intendano effettuare investimenti
nelle aree depresse del Paese (obiettivi 1, 2, 5b dei fondi strutturali dell
'Unione europea e territori ammessi alla deroga prevista dall'art. 92.3 del
Trattato di Roma) e operanti nel settore della fornitura di servizi alle
imprese (informatica, trasferimento tecnologico, consulenza
tecnico-economica). Possono essere oggetto delle agevolazioni: la
costruzione, l'ampliamento o l'ammodernamento di impianti produttivi, la
ristrutturazione dell'impresa, la riconversione degli impianti esistenti, il
trasferimento d'impianti produttivi da una località all'altra. Il Ministero
dell'industria commercio e artigianato ha istituito un bando straordinario
per le imprese operanti in Veneto, Liguria, Marche, Emilia Romagna e Umbria
che devono presentare domanda entro il 30 giugno.
www.minindustria.it/DGCII/legge_488/pagine
Incentivi per l'innovazione tecnologica
Tramite la legge 46/82 (art.14-18) le Piccole e Medie Imprese possono
beneficiare, senza vincoli settoriali, di finanziamenti a tasso agevolato e
di contributi in conto interessi per la realizzazione di progetti volti a
incentivare l'innovazione tecnologica. Il finanziamento può coprire fino al
55% delle spese ammissibili se il progetto è valutato come altamente
innovativo. La durata del finanziamento non può essere superiore ai 15 anni:
per i primi 5 anni (periodo di preammortamento) è previsto un tasso
agevolato pari al 15% del tasso di riferimento; negli anni successivi
(periodo di ammortamento) il tasso agevolato è del 25% per le PMI rientranti
nell'obiettivo 1, 2 e 5b dei fondi strutturali dell'UE, mentre si eleva al
50% per le altre aree.
www.mi.camcom.it/finanziamenti/46-82b.htm
Agevolazioni fiscali per le imprese che forniscono servizi a contenuto
tecnologico
La legge 341/95 (art.1) consente alle imprese fornitrici di sevizi di
informatica, trasferimento tecnologico e intermediazione dell'informazione
di accedere, in maniera veloce e con procedure semplificate, ad alcune
agevolazioni sotto forma di "bonus" fiscali. Sono ammessi alle agevolazioni
gli investimenti finalizzati a realizzare nuovi stabilimenti, ampliamenti,
ristrutturazioni, razionalizzazione dei fattori produttivi e
modernizzazione.
www.ilsole24ore.it/economiaimpresa/finimp/d
Incentivi per PMI e nuove tecnologie nel bilancio dell'Unione europea per il
2001
Come ha sottolineato la Risoluzione del Parlamento europeo 70/2000,
approvata il 30 marzo scorso, una delle priorità del bilancio dell'Unione
europea per il 2001 è data dal sostegno alle PMI e alla diffusione delle
nuove tecnologie: un invito esplicito è rivolto alla Commissione al fine di
concentrare nuove iniziative su interventi volti a integrare ulteriormente
le piccole e medie imprese nella società dell'informazione onde rafforzarne
la competitività sul piano internazionale. Lo stesso documento finale di
Lisbona ha posto tra i suoi punti programmatici il sostegno alle imprese ad
alta tecnologia e alle microimprese tramite gli strumenti finanziari messi a
disposizione da BEI (Banca europea per gli investimenti) e FEI (Fondo
europeo per gli investimenti).
www.repubblica.it/europa.lex/politica/polit
www.repubblica.it/europa.lex/politica/polit
L'alta tecnologia viaggia su Eurotech Capital
Si chiama Eurotech Capital l'azione comunitaria che finanzia i progetti ad
alto contenuto tecnologico. L'obiettivo principale è quello di facilitare le
iniziative transnazionali di piccole e medie imprese nel settore delle nuove
tecnologie, tramite un contributo dell'Unione europea pari a 1/25 dei fondi
riservati dall'ente finanziario ammesso al finanziamento del progetto
transnazionale. E' la Commissione europea a rilasciare il marchio "Eurotech
Capital" agli enti finanziari dotati dei requisiti richiesti. Il contributo
non può essere superiore a 1 milione di euro. Le imprese finanziate devono
essere impegnate nello sviluppo di un progetto ad alta tecnologia ed avere
sede sociale e principale campo di attività nel territorio comunitario.
www.comeur.it/program/imprese/eurotech.htm
Le agevolazioni comunitarie in materia di commercio elettronico
A livello comunitario, oltre alle agevolazioni previste dai fondi
strutturali, dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) e dal FEI (Fondo
Europeo per gli Investimenti), tre sono i principali programmi a sostegno
dello sviluppo del commercio elettronico: Tentelecom, il V° Programma quadro
di ricerca e sviluppo tecnologico e il Regolamento Ce/Euratom n. 99/2000 del
18.01.2000. L'obiettivo di Tentelecom è in particolare quello di favorire lo
sviluppo delle reti transeuropee di telecomunicazione e di migliorare la
competitività delle aziende europee. Beneficiari delle agevolazioni sono gli
enti pubblici e le imprese pubbliche o private che operano nel settore delle
telecomunicazioni. Sono previste due forme di agevolazioni: il
cofinanziamento per la ricerca e gli studi, con un contributo non superiore
al 50% dei costi totali del progetto; il cofinanziamento per lo sviluppo di
progetti di pubblico interesse, con un contributo alle spese per ottenere i
prestiti o un bonifico degli interessi sui prestiti oppure un sussidio
diretto. L'ammontare totale del contributo comunitario non può superare il
10% del costo complessivo dell'investimento. Il V° Programma quadro di
ricerca e sviluppo tecnologico è un progetto volto a favorire lo sviluppo
del commercio elettronico nel mercato comunitario. L'Azione 2 intitolata
"Nuovi metodi di lavoro e commercio elettronico" si propone di sviluppare le
nuove tecnologie per consentire alle imprese, in particolare le PMI, ed ai
lavoratori europei di migliorare la loro competitività nel mercato europeo.
Possono beneficiare di queste agevolazioni le imprese commerciali ed
industriali, le università, i centri di ricerca, il Centro comune di ricerca
europeo, tutte le persone fisiche e giuridiche che risiedono in uno dei
Paesi partecipanti. Possono parteciparvi inoltre enti ed istituti situati in
Paesi terzi quali Stati dell'est Europa, Paesi in via di sviluppo o ad
economia avanzata. La loro adesione al programma è regolata da appositi
accordi in materia. Al fine di ottenere le agevolazioni è necessario che
questi Paesi presentino progetti che coinvolgano direttamente la Comunità
europea. Le agevolazioni sono fornite sotto forma di contributi in conto
capitale per un ammontare che oscilla tra il 35% e il 100% del costo totale
del progetto. Per l'anno in corso la data di scadenza per la presentazione
dei progetti è il 15 giugno 2000
Regolamento CE/EURATOM
Il Regolamento CE/EURATOM n. 99/2000 è un programma d'azione rivolto alle
PMI che operano in Europa oppure in Paesi terzi. I candidati devono
presentare un progetto sullo sviluppo del commercio elettronico. Questo tipo
di finanziamento ricopre i costi connessi all'informazione, all'attuazione,
al monitoraggio, alla verifica ed alla valutazione del programma.
L'ammontare del finanziamento non può essere superiore al 10% del bilancio
complessivo del programma per il 1° anno, con un massimo del 5% per gli anni
successivi al primo. Nel periodo 2000-2006 saranno stanziati 3138 miliardi
di Euro. Le operazioni finanziabili sono le seguenti: trasferimento delle
conoscenze e know-how; cooperazione industriale e partenariato (al fine di
creare una maggiore collaborazione tra le istituzioni pubbliche e private
nell'Unione europea); investimenti ed attività correlate (promozione delle
PMI, infrastrutture ambientali, sviluppo delle reti). I progetti presentati
dovranno essere suddivisi in più fasi ed i finanziamenti delle fasi
successive saranno subordinati all'esito di quelle precedenti. I criteri
adottati dalla Comunità per l'erogazione dei finanziamenti saranno: effetto
moltiplicatore, addizionalità e agevolazione dei settori d'interesse
strategico (promozione delle PMI, sviluppo di reti ecc.).
Incentivi per il commercio elettronico (business to business)
Nei prossimi mesi gli strumenti a disposizione delle PMI per finanziare
iniziative nel campo del commercio elettronico si amplieranno notevolmente.
Sono in arrivo, infatti, agevolazioni specifiche per l'e-commerce.
Particolarmente attesa è l'approvazione di un Disegno di legge (6560 C)
collegato alla finanziaria. L' art. 17 prevede la concessione di
agevolazioni alle piccole e medie imprese per lo sviluppo del commercio
elettronico. Vengono stanziati 110 miliardi di lire per ciascuno degli anni
2000, 2001, 2002. Probabilmente gli stanziamenti cresceranno nelle prossime
Leggi Finanziarie.
Il Ministero dell'Industria sta già lavorando ad un decreto di attuazione.
Gli incentivi consisteranno in un credito d'imposta e sono assoggettati alla
regola del "de minimis". L'incentivazione vuole contribuire all'innovazione
delle metodologie operative delle pmi . Saranno quindi valutati proposte
progettuali di riferimento che associno le aziende sia per filiera che per
area geografica (distretti). Ciò al fine di garantire la "visibilità" sulla
rete che difficilmente può essere conseguita con singole e/o sporadiche
iniziative.
Il sostegno alle PMI è previsto sia nell'avvio di iniziative di commercio
elettronico sia nell'evoluzione delle proprie attività tramite l'uso delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le spese agevolate
spaziano dagli aspetti più strettamente tecnologici a quelli normativi, di
marketing e formativi del personale.
Finanziamenti per ricerca e multimediale
E' attualmente in corso un progetto europeo di finanziamento, legato al
settore della ricerca in campo tecnologico (2000/C 88/09). Esso riguarda l'
iniziativa Eumedis, la società dell'informazione nell'area euromediterranea,
ed è finalizzato il finanziamento di progetti di cooperazione regionale
relativi alle reti sanitarie, al commercio elettronico, all'accesso
multimediale, alle risorse turistiche ed al patrimonio culturale, alla
ricerca per l'industria, il commercio e l'innovazione, all'istruzione.
Possono presentare proposte di progetti i consorzi composti da almeno due
organizzazioni di Stati UE e da organizzazioni senza scopo di lucro dell'
area mediterranea. I finanziamenti sono complessivamente di 35 milioni di
euro, circa 7 milioni per progetto, risorse attinte dal bilancio del
programma MEDA, relativo alla programmazione indicativa regionale. Le
domande di partecipazione devono essere inviate entro il 7 settembre 2000.
www.repubblica.it/europa.lex/finanziamenti/
Dall'Unione europea arrivano agevolazioni alle PMI pronte a investire sulla
rete
La recente comunicazione della Commissione europea (COM 2000/256) sottolinea
ancora una volta che il futuro dell'economia europea è nelle piccole e medie
imprese e nella loro capacità di conquistare il mercato di Internet: nella
COM sono indicate le linee guida del quinto programma di sostegno alle PMI,
per il quinquennio 2001-2005. Il nucleo centrale del programma pluriennale
riguarda una serie di agevolazioni per le piccole imprese nonché un concreto
sostegno alla costituzione di fondi per il capitale di rischio, che permetta
agli "start-up" (ovvero le compagnie che sviluppano quasi interamente le
loro attività in rete) di avere sufficienti risorse finanziarie per
lanciarsi sul mercato e concorrere specie con le imprese americane,
considerata la loro "posizione dominante" su Internet. Tra gli obiettivi
principali del programma: promuovere lo spirito imprenditoriale, sulla base
di un orientamento alla clientela e di una più forte cultura del servizio;
incoraggiare un contesto normativo e imprenditoriale che tenga conto dello
sviluppo sostenibile e in cui possano prosperare la ricerca, l'innovazione e
lo spirito imprenditoriale; migliorare il contesto finanziario in cui
operano le PMI; rafforzare la competitività delle PMI nel quadro di
un'economia fondata sulla conoscenza; garantire la disponibilità e il
coordinamento di reti di supporto e di servizi per le imprese. Gli
investimenti previsti sono di circa 700 miliardi di lire. Oltre a concedere
finanziamenti, la Ue sarà soprattutto impegnata a favorire le condizioni di
sviluppo delle imprese, a migliorare il contesto finanziario in cui operano
e ad assicurare il reperimento dei capitali di avviamento, anche tramite
assistenza del Fondo europeo per gli investimenti (FEI)
www.repubblica.it/europa.lex/finanziamenti/
COMMISSIONE EUROPEA: 80 MILIONI DI EURO PER LA RICERCA SCIENTIFICA SU
INTERNET.
La commissione Europea, stanzia 80 milioni di euro a favore dei centri
nazionali di ricerca e di insegnamento degli Stati membri. L'obiettivo è
quello di rendere la ricerca più agevole, attraverso l'aumento di velocità
di trasmissione dei dati. Il 40% dei costi sostenuti per questi
miglioramenti, sarà coperto dai fondi europei.
www.ansa.it/europa/tlcsocieta/20000518194031561522
fonte: biztob.com
|