TESTO DELLA CONFERENZA SU “EYES WIDE SHUT” Tenuta a Forlì il 22/3/2000 Di Francesco Patrizi
La Filmografia
1951
Day of the Fight (doc.) - corto
Flying Padre (doc.) - corto
1953
The Seafarers (doc.) - corto
Fear and Desire [inedito in Italia]
1955
IL BACIO DELL'ASSASSINO (Killer's Kiss)
noir vigoroso, stringato ed elegante nell'enunciazione, ancora scolastico nell'approccio
al genere
1956
RAPINA A MANO ARMATA (The Killing)
meccanismo narrativo incalzante, tra scomposizione e ricomposizione di cronologia e
caratteri
1957
ORIZZONTI DI GLORIA (Paths of Glory)
esemplare pagina antimilitarista di esercizio critico sulla spietata disillusione di
fronte all'assurdità (morale e rituale) della guerra
1960
SPARTACUS
esplorazione nel genere epico-storico tra spettacolo e avventura (sociale)
1962
LOLITA
esibizione sottile di sarcasmo e ambiguità: una commedia esistenziale divertita ma di
un'acre amarezza, una rilettura mimetica e pseudocalligrafica del romanzo Nabokov
1964
IL DOTTOR STRANAMORE, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare
la bomba (Dr. Strangelove, or How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb)
.pamphlet grottesco sull'insania (della bomba) e sull'egocentrismo del potere
1968
2001: ODISSEA NELLO SPAZIO (2001: A Space Odyssey)
manifesto anticipativo (e conclusivo) di una dimensione "spaziale" del cinema -
saggio fanta(tecno)teologico sull'essenza spirituale dell'uomo e del cosmo
1971
ARANCIA MECCANICA (A Clockwork Orange)
meditazione (contenutisticamente e figurativamente esasperata) sulla pulsioni violente
dell'individuo e sul rigore cinico delle istituzioni
1975
BARRY LINDON
ironica (e amara) illustrazione letterario-pittorica delle convenzioni e delle
trasgressioni (private e sociali) del XVIII secolo
1980
SHINING (The Shining)
escursione nella potenzialità allegorica (e orrifica) dell'alienazione della psiche,
della tortuosità degli spazi (fisici e mentali), delle allucinazioni e dell'ipersensibilità
1987
FULL METAL JACKET
spirale introspettiva, in continua esplosione (figurativa ed etica), all'interno della
devastante brutalità (sui corpi e sulle coscienze) della macchina bellica
1999 Eyes Wide Shut
l'ultimo pensiero di Kubrick.
Dagli amici del web:
Kubrick il film come oggetto d’arte da rivedere di Emanuele Scataglini
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