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Noctua Edizioni

Ad fontes

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Alchimia e Armonia

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Asciurà Il Martirio del Sacro Mese di Muharram. - € 8,30

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Il Busto di Giano

- F.Ingravalle - R.Pallavidini - € 12,50

La Città del Sole

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Empresas Y Victorias

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L'Errore Democratico

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Sugli Errori del Modernismo (Documenti)

- Pio X - € 4,20

Evita Peron e la sua opera sociale (Documenti) - € 6,20

In Numero et Mensura

- M. de Paoli - € 10,30

Introduzione alla Filosofia Classica Tedesca.  (tre voll.)

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Islam e Modernità

- Giuseppe Franzo - € 11,40

Normali per forza

- Cesare Ferri - € 15,00

Sulla Nuova Democrazia (Documenti)

- Mao Tse-Tung - € 5,20

Le Otto Porte. Racconti

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La Politica Sociale del Fascismo (Documenti)

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Psicologia del Socialismo 

- Gustave Le Bon - € 11,50

Rivolta contro il mondialismo moderno

- C. Terracciano - € 15,00

La Ruota del destino  NOVITA'

- C. Terracciano - € 12,00

Socialfascismo (Documenti)

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Il Socialismo e la guerra

- Lenin - Zinoviev - € 11,00

Il Soggetto Eroico.

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Sulla Spiritualità e la Divinità della Montagna

- Julius Evola - € 1,00

Teatro

- C. Ferri - € 15,00

Viva la Vittoria della Guerra Popolare (Documenti)

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Memorie del Roero Genius Loci

- G. Cordero - € 8,00

San Michele Arcangelo ad Aprilia Genius Loci

- B. Allatta - € 6,00

Il Busto di Giano

Per una reinterpretazione critica della modernità

II edizione riveduta e aggiornata

 Francesco Ingravalle - Renato Pallavidini

pp. 160 - € 12,50

Se nell’ideologia la modernità ha realizzato pienamente l’etica cosmopolitica, nella realtà essa ha realizzato pienamente soltanto una vuota universalità: quella dei tre grandi mezzi assurti al rango di finalità: denaro, tecno-scienza, mediaticità. La dissoluzione delle particolarità, delle specificità in tale vuota universalità suona come assurda; il particolare, come realtà limitata, tangibile, scopo dell’appetizione, del desiderio, della brama, è meno assurdo dell’infinito tendere tipico dei comportamenti provocati dai mezzi che si sono finalizzati a se stessi. La limitatezza, almeno, non è vuota. Il soggetto pre-liberistico era l’uomo in lotta contro la natura, con la quale stipulava armistizi periodici; il soggetto liberistico, venditore, consumatore, produttore, speculatore, lotta contro una "seconda natura", il mercato, rispetto al quale soltanto le feste comandate rappresentano momenti di tregua. Il volto imperscrutabile della natura è diventato, ormai, il volto imperscrutabile della dinamica dei mercati: volti entrambi sfingei, dai quali è azzardato derivare previsioni. Nel regno delle merci non ci sono diversità che non siano radicate nel dare e nell’avere (e nei loro diretti o indiretti derivati sociali): chi sa produrre denaro dal denaro o dal lavoro altrui occupa, secondo la propria capacità, un posto di un certo livello nella gerarchia sociale. Il possessore di denaro, o dei mezzi di produzione realizza la finalità del prestigio, della grandezza come gradazioni di un piacere che sarebbe pura ottusità non definire "estetico"; come l’onore di ceto, di razza, esso è fine a se stesso. Il potere sociale che il denaro – o la proprietà dei mezzi di produzione – conferisce non può essere definito, tuttavia, meramente esteriore, perché giunge a mobilitare la totalità delle capacità umane di esperienza e di emozione. Nel regno del denaro la dimensione "altra" rispetto alla dimensione terrena si proietta in una lontananza indeterminabile e assume un valore che spicca sempre di più via via che la vita sociale cessa di possedere risvolti istituzionali, ufficiali, di sacralità. In molteplici forme – astrologia, spiritismo, satanismo – il mondo della globalizzazione è intimamente religioso; è quasi la religiosità, carica di timore e di sospetto nei confronti dell’"oltre", tipica del mondo latino delle origini; ciò accade nella misura in cui l’agnosticismo è stato istituzionalizzato ed è diventato un fenomeno puramente esteriore; nella misura in cui i "capricci" del mercato coinvolgono masse umane sempre più consistenti (il capitalismo di massa, soprattutto statunitense) e inducono a cercare il contatto con l’"oltre" per garantirsi privilegi e vantaggi "qui e ora" come nelle forme devozionali delle epoche in cui erano i "capricci" degli andamenti dei raccolti o delle pestilenze ad angosciare gli uomini. Di fronte al sembiante sfingeo del mercato i gesti e gli atteggiamenti scaramantici proliferano. L’uomo si affida non soltanto all’"oltre", ma anche all’"altro" a riconoscimento della propria impotenza e a dispetto dei progressi tecnologici. [dal testo]

 

 

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