Tumori del fegato e delle vie biliari

 

I tumori del fegato e delle vie biliari originano dalle cellule epatiche (epatociti) o dalle cellule di rivestimento delle vie biliari e della cistifellea (anche detta colecisti); sono abbastanza rari e quasi sempre si tratta di carcinomi (tumori di derivazione epiteliale).
I tumori del fegato presentano caratteristiche differenti dai tumori delle vie biliari soprattutto per quanto riguarda i sintomi e le possibilità terapeutiche e perciò li esamineremo separatamente.

I carcinomi del fegato colpiscono frequentemente i portatori di epatite cronica (HBsAg positivi) ed i soggetti affetti da cirrosi. Purtroppo i sintomi di tumore del fegato compaiono quando la malattia è ormai avanzata oppure si confondono con l'evoluzione di una malattia epatica precedente.

Il riscontro del tumore avviene generalmente in pazienti che da tempo lamentano dolore dell'addome, diminuzione di peso e presenza di una massa addominale. Il medico potrà rilevare un aumento di volume del fegato (epatomegalia), dolorabilità dell'area epatica e ittero (colorazione giallastra della pelle).

L'esecuzione di esami di laboratorio in questa fase potrà rivelare una aumento della bilirubina e degli enzimi epatici che sono normalmente contenuti all'interno delle cellule del fegato e vengono rilasciati nel sangue con il loro danneggiamento.

La diagnosi definitiva di tumore del fegato può essere fatta solamente attraverso l'asportazione chirurgica di una piccola parte di tessuto epatico (biopsia) ed il successivo esame al microsopio (esame istologico).

La cura del tumore del fegato consiste nella rimozione della porzione malata (lobectomia) o di tutto l'organo (epatectomia) seguita da trapianto di fegato.

I sintomi di carcinoma della cistifellea sono in genere più precoci di quelli dei tumori del fegato in quanto la cistifellea è un organo più piccolo la cui funzione viene danneggiata prima dalla presenza di una malattia; i sintomi consistono inizialmente in dolore addominale sotto l'arco costale destro, nausea, vomito e a volte anche ittero. Tali disturbi si possono confondere sovente con quelli determinati dalla presenza di calcoli nell'organo ed è quindi importante eseguire alcuni accertamenti di laboratorio e strumentali allo scopo di stabilire una diagnosi di probabilità.

Anche in questo caso però, per una sicura conferma, è necessario procedere all'esame istologico che verrà effettuato dopo l'asportazione dell'intera cistifellea (colecistectomia). Tale operazione è necessaria anche in molti casi di calcolosi e non provoca un danno funzionale grave. Inoltre tale drastico provvedimento è giustificato anche dal fatto che nel 90% dei casi il carcinoma della colecisti è associato ad una calcolosi la quale sembra sia predisponente nei confronti del tumore.

La prevenzione dei tumori del fegato e delle vie biliari è molto importante data la gravità di queste malattie.

La prevenzione dei tumori del fegato consiste nella lotta alle malattie croniche di quest'organo, in particolare della cirrosi e dell'epatite virale.La prevenzione più semplice ed efficace della cirrosi consiste nell'evitare l'abuso dell'alcool mentre l'epatite virale cronica si combatte attraverso la vaccinazione anti epatite B nei soggetti a rischio e in tutti i bambini.

La prevenzione dei tumori della colecisti si realizza attraverso una seria valutazione della malattia calcolotica ed un suo corretto trattamento.

 

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