Tumori della prostata

Il cancro della prostata è una malattia che si manifesta negli uomini al di sopra dei 50 anni; è, dopo i tumori del polmone, la forma di neoplasia più frequente nel maschio. Il tumore della prostata deriva dalle cellule ghiandolari di questo piccolo organo che è situato, nel maschio, fra la vescica ed il pene ed è anch'esso un tumore di origine epiteliale (carcinoma). L'ingrossamento benigno della prostata (ipertrofia prostatica), malattia che colpisce quasi la metà degli uomini sopra i 60 anni, non deve essere confuso con il cancro né tantomeno sembra essere una lesione che lo precede. Tuttavia i sintomi frequentemente sono simili. Il paziente con carcinoma della prostata può essere all'inizio senza disturbi; a volte la neoplasia viene scoperta occasionalmente nel corso di esplorazioni rettali eseguite per altri motivi. Comunque i primi disturbi accusati sono in genere dovuti all'ostruzione che la neoformazione provoca sul canale di deflusso dell'urina dalla vescica (uretra). Avremo quindi difficoltà ad urinare con bisogno urgente e frequente di farlo, a volte sanguinamento con l'urina (ematuria) o infezioni delle vie urinarie con febbre e brivido. Un uomo anziano che si presenti dal medico con questi sintomi deve essere visitato accuratamente e sottoposto ad esplorazione rettale: il medico introduce un dito coperto da un guanto e lubrificato da vaselina nell'ano del malato e va a palpare la prostata e le altre strutture vicine rilevando eventuali alterazioni di forma o di volume. Nel dubbio il medico può sottoporre il paziente ad esami del sangue andando a ricercare la presenza di un enzima (fosfatasi acida) che spesso è aumentata in questi malati, soprattutto se in fase avanzata. Esami strumentali più complessi (radiografie, scintigrafie, ecc.) insieme all'esame microsopico di una porzione di prostata prelevata in anestesia (biopsia) possono essere eseguiti nel sospetto di diffusione del tumore ad altri organi (metastasi) e per stabilire lo stadio di evoluzione della malattia. L'approccio terapeutico dipenderà da molti fattori: lo stadio e il tipo di tumore, l'età del malato e le sue condizioni generali di salute. Infatti per il cancro della prostata sono disponibili diverse armi:

  • la terapia ormonale; è accertato che il carcinoma della prostata è sensibile ad una riduzione degli ormoni maschili (androgeni). Pertanto si somministreranno farmaci anti- androgeni e si asporteranno i testicoli (orchiectomia);

  • la radioterapia, associata spesso alle altre terapie;

  • la chirurgia, con l'asportazione completa della prostata che a volte può determinare incontinenza urinaria e impotenza.

    Le possibilità di trattare con successo un malato di cancro della prostata sono molte purché si agisca in tempo e secondo criteri di razionalità; spesso nei tumori in fase iniziale non è necessaria la terapia chirurgica ed il trattamento prescelto permette di avere un decorso poco doloroso. La prevenzione primaria dei tumori della prostata è sconosciuta, la prevenzione secondaria si attua attraverso una corretta diagnosi precoce.
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