Tumori della tiroide

La tiroide è una ghiandola che produce e rilascia nel sangue sostanze biologicamente attive (ormoni) ed è situata nel collo davanti alla laringe ed alla trachea; è un organo molto piccolo che in condizioni normali non è facile individuare. Nell'ambito della tiroide possono insorgere tumori benigni e maligni la cui principale manifestazione è la presenza di una tumefazione (nodulo) nella regione anteriore del collo. I noduli tiroidei a loro volta possono essere distinti in noduli caldi e noduli freddi. Il nodulo caldo è una tumefazione in genere benigna che produce ormone tiroideo e determina spesso dei sintomi provocati dalla presenza di questo ormone nell'organismo (aumento della frequenza cardiaca, irritabilità, diminuzione di peso, sudorazione). Viceversa il nodulo freddo è una tumefazione che non produce ormoni e che quindi non dà segni sistemici. Il nodulo freddo a sua volta può essere cavo (cisti tiroidea) o pieno (nodulo freddo propriamente detto). La distinzione fra cisti e nodulo freddo vero e proprio viene fatta mediante l'ecografia della tiroide, esame semplice, poco costoso, innocuo, realizzato attraverso l'invio di ultrasuoni sull'organo che poi vengono raccolti da una sonda. Tutti i noduli tiroidei, se molto grandi, possono dare dei disturbi degli organi del collo, i più frequenti dei quali sono dolore o difficoltà alla deglutizione (disfagia) e senso di soffocamento. I tumori maligni della tiroide in genere si presentano come noduli freddi veri e propri anche se non sono rari dei tumori maligni insorti su noduli caldi o su cisti tiroidee. Nella tiroide inoltre sono presenti cellule diverse che hanno differenti funzioni; ognuno di questi tipi cellulari può dare luogo a tumori che hanno caratteristiche cliniche ben diverse. In particolare si riconoscono questi diversi tipi di tumore maligno tiroideo: carcinoma papillifero (50-70% dei casi); carcinoma follicolare (10-15%); carcinoma midollare (5-10%); carcinoma anaplastico o indifferenziato (5%). I carcinomi papillifero e follicolare si presentano in genere senza sintomi mentre il carcinoma midollare può manifestarsi in molti casi con alcuni segni di alterata produzione ormonale. Il carcinoma indifferenziato viene occasionalmente riscontrato in seguito ad esami effettuati per l'ingrossamento di una ghiandola linfatica del collo ed è sicuramente il più pericoloso. Tutti i tumori tiroidei possono d'altro canto determinare l'aumento di volume delle ghiandole del collo. La diagnosi di tumore della tiroide viene effettuata attraverso l'asportazione del nodulo o attraverso la sua aspirazione se trattasi di cisti. Successivamente le cellule asportate vengono analizzate al microscopio (esame istologico). L'asportazione chirurgica parziale o quasi totale della tiroide (tiroidectomia) è il provvedimento terapeutico più importante al quale può seguire, in caso di tumore papillifero o follicolare, una terapia con Iodio radioattivo che va a distruggere eventuali cellule maligne rimaste. Quando la tiroidectomia è estesa è necessario somministrare anche ormone tiroideo sostitutivo. Nei tumori indifferenziati è opportuno procedere anche ad irradiazione del collo dopo l'asportazione della tiroide. L'unico provvedimento di prevenzione primaria per i tumori della tiroide è l'evitare in età infantile inutili radiografie della testa e del collo. La diagnosi precoce è fondamentale anche in considerazione dei buoni successi della terapia.

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