Tumori del testicolo

Un giovane con un'età fra i 25 e i 35 anni che ha un ingrossamento di un testicolo non dovuto a traumi o a processi infettivi deve rivolgersi al medico nel sospetto di un tumore testicolare. In pratica tale tumefazione, che non sempre è dolente, può essere l'unico sintomo per un periodo anche molto lungo durante il quale l'intervento precoce di un medico risulta fondamentale. I tumori del testicolo originano quasi sempre dalle cellule sessuali che producono gli spermatozoi (cellule germinali) e sono più frequenti nei giovani che hanno avuto in età infantile un testicolo ritenuto nell'addome (criptorchidismo) o nei soggetti che sono stati sottoposti a radiazioni. Il medico per procedere alla diagnosi farà un'attenta valutazione del testicolo colpito; infatti la malattia più probabile in caso di tumefazione testicolare, soprattutto se a carico del testicolo sinistro, non è un tumore bensì un varicocele; il varicocele è una dilatazione benigna delle vene che circondano il testicolo ed è molto frequente nei giovani (fino al 5%). Un medico esperto riconoscerà facilmente il varicocele e consiglierà il paziente sul da farsi. Successivamente il medico potrà eseguire una manovra particolare che consiste nel porre al buio il paziente e controllare con una piccola fonte di illuminazione se il testicolo lascia passare la luce. Se questo avviene la malattia in questione è un idrocele, cioè una dilatazione delle sottili lamine di protezione del testicolo che si riempiono di liquido. In qualche caso un idrocele può essere il primo segno di un carcinoma testicolare fino a quel momento nascosto. A volte i primi sintomi di un carcinoma testicolare sono dei dolori di schiena (lombalgia) o dei dolori addominali dovuti all'interessamento delle ghiandole linfatiche di questi distretti. Raramente si manifesta per primo un ingrossamento delle mammelle (ginecomastia); questo fenomeno è dovuto al fatto che le cellule tumorali possono produrre degli ormoni femminili. Dopo aver effettuato una ecografia del testicolo per confermare la presenza di una massa sospetta, il successivo passo sarà l'asportazione del testicolo (orchiectomia) alla quale seguirà immediatamente l'esame con il microscopio delle cellule prelevate (esame istologico). Infatti se le cellule individuate sono di tipo germinale puro (30% di probabilità) ci si trova dinanzi a un seminoma, il quale reagisce molto bene alla radioterapia ed alla chemioterapia (terapia con farmaci). Dopo l'intervento chirurgico si inizierà così la radioterapia e le radiazioni verranno indirizzate al di dietro dell'addome (zona retroperitoneale) dove sono situate la gran parte delle ghiandole linfatiche responsabili dei testicoli. Successivamente si procederà anche alla chemioterapia. Terapia chirurgica, radioterapia e chemioterapia associate permettono di ottenere ottimi risultati sui seminomi e buoni risultati sui tumori germinali misti; il fattore più importante per aumentare le probabilità di successo, così come per tutti i tumori, è iniziare al più presto la terapia. Un'ultima annotazione: l'asportazione di un testicolo, se l'altro è indenne, non determina sterilità nè tantomeno problemi organici di tipo sessuale mentre a volte si rivela una menomazione psicologicamente pesante.

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